sabato 7 maggio 2011

Milan, voglia di festa Roma prova il dispetto


ROMA, 7 maggio 2011 – La Frecciarossa che vola (è il caso di dirlo) da Milano a Roma porta con sé discrete bandiere rossonere di tifosi in attesa da sette anni. Partono i supporter milanisti perché vogliono chiudere in fretta la pratica. Non si sa mai. Lo scudetto è lì a un punto; il match point è a portata di mano. Dimenticando per un attimo il ritorno di semifinale di Coppa Italia contro il Palermo, il Milan si getta a capofitto nella sfida che potrebbe essere quella decisiva. Di fronte c’è la Roma di Vincenzo Montella, altrettanto motivata, perché c’è da scavalcare la Lazio per conquistare il quarto posto che vale il preliminare di Champions.

QUANTE SFIDE — Allegri contro Montella è un inedito affascinante. Il tecnico vicino alla meta contro il campione che vuole vincere anche in panchina. “Ora chiudiamo il conto” dice il rossonero; “Noi ci proviamo” replica con umiltà l’ex “aeroplanino”. Ma la sfida dell’Olimpico è soprattutto il duello fra Ibrahimovic e Totti. Lo svedese è reduce dalla lunga squalifica e, parola di Allegri, ha voglia di spaccare il mondo. Anche per riprendersi lo scettro di leader: per sferrare la stoccata finale e vincente. Poi c’è il capitano. L’highlander della Roma. In forma come non mai, in doppia cifra nella classifica dei cannonieri: 14 reti proprio come Ibra. Ma, gol a parte, impressionano di più del totem giallorosso, la sua forma, il suo fisico asciutto e la voglia di correre. Di questo Allegri dovrà tener conto. Dalla sua c’è la difesa più forte del campionato, guarda caso contro una delle più battute (23 gol subiti i rossoneri, addirittura 49 la squadra di Montella).

SCACCHI — Con Abbiati fra i pali, quindi, scende in campo la linea Maginot composta da Abate, Nesta, Thiago Silva e Zambrotta, che può però contare sui raddoppi di mastini come Gattuso o Flamini (uno dei dubbi di questa sera con “Ringhio” favorito), Van Bommel e Boateng. Ovvio il possibile turnover in vista del Barbera, ed è per questo che il ghanese potrebbe rifiatare, lasciando spazio a Seedorf come trequartista con Pirlo esterno sinistro del centrocampo. Tattiche private che solo in prossimità dell’incontro saranno svelate. Resta semmai da capire come Montella utilizzare il Capitano. Trequartista o punta solitaria? L’idea di vederlo schierato alle spalle di Borriello e Vucinic non è da scartare, anche se resta in piedi l’ipotesi con il montenegrino e Simplicio a supporto dell’Imperatore romano. Allegri dal canto suo confida in Ibra; nella sua orgogliosa fame atavica. Il tecnico aspetta il suo “signore dello scudetto”. Attende al varco la zampata decisiva. Il guizzo, il colpo d’autore che può valere il titolo. Da festeggiare dopo la partita all’hotel Parco dei Principi, nel cuore di Roma, in gran segreto. Ma come direbbe Galliani, solo un’ipotesi.

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