domenica 31 luglio 2011

Rivincita United: Barça ko. Decidono reti Nani e Owen


ROMA, 31 luglio - Rivincita del Manchester United sul Barcellona a poco più di due mesi dalla sconfitta nella finale di Champions League. In un'amichevole giocata a Landover (Stati Uniti) davanti a 81 mila spettatori la squadra di Ferguson ha la meglio sui catalani battuti 2-1 (1-0) ma orfani di Messi, Xavi e Sanchez. Red Devils in vantaggio al 22' con Nani, pareggio dei campioni di Spagna e d'Europa al 70' con Thiago Alcantara, gol della vittoria dello United con Michael Owen.

Notizia riportata da: corrieredellosport.it

Lega:Unicredit paga stipendi Roma? Folle

(ANSA) - ROMA - "Vorrei capire perché Unicredit sta pagando debiti e stipendi dei giocatori della Roma. Se la squadra non ha acquirenti è giusto che fallisca così come è già avvenuto in passato per altri club". Lo dichiara il deputato della Lega Nord, Davide Cavallotto. "Una società di calcio, quotata in borsa, nelle mani di un importante istituto bancario che da mesi parla di un acquirente, che lo stesso capitano della Roma, Totti, dice di non avere mai visto, è una vicenda su cui è necessario fare chiarezza".

Notizia riportata da: corriere.it

Ronaldinho trascina il Flamengo


Ronaldinho porta al secondo posto il Flamengo, ad un solo punto di distacco dal Corinthians.
Nella sfida con il Gremio, il Gaucho segna una rete approfittando dell’errore del portiere Victor e lancia in porta Thiago Neves, confezionandogli un assist.
Nella stessa giornata giocati altri due anticipi, con il Botafogo che segna una rete vincendo contro il Cruzeiro, e la sfida ricca di gol tra Palmeiras e Atletico Mineiro, finita 3-2.

Notizia riportata da: calcionews24

Calcio: morto Andrea Pazzagli, il cordoglio dell'Ascoli

(ANSA) - ANCONA, 31 LUG - Il presidente dell'Ascoli Calcio Roberto Benigni, la dirigenza, i calciatori e tutto lo staff, esprimono ''il piu' sincero e sentito cordoglio'' per la morte improvvisa di Andrea Pazzagli, l'ex portiere del Milan stroncato oggi da un malore a 51 anni. Sul sito della societa' marchigiana campeggia un nastro nero in segno di lutto. Pazzagli aveva difeso la porta bianconera negli anni 1986, '87 e '88 in serie A prima di approdare al Milan. Dal dal 2001 era il preparatore dei portieri delle Nazionali giovanili azzurre. (ANSA)

Notizia riportata da: ansa.it

Amichevoli - Mancini ne fa 3 alla sua vecchia Inter


Arriva alla sesta uscita stagionale la prima sconfitta per l’Inter di Gian Piero Gasperini. Dopo i successi contro la Rappresentativa del Trentino, quella contro il Mezzocorona, la Cremonese e il Celtic, oltre al pareggio contro il Galatasaray, la nuova Inter del Gasp cade nel giorno in cui si conclude l’avvicinamento alla prima sfida ufficiale della nuova stagione: la Supercoppa italiana di sabato prossimo a Pechino contro il Milan. E le indicazioni che arrivano da Dublino, nella gara che decideva la Dublin Super Cup contro il Manchester City del vecchio amico Roberto Mancini, non sono particolarmente positive.
Va detto che i Citizens arrivavano a questa partita con più giorni di preparazione nelle gambe, che Gasperini ha fatto giocare tre ragazzi della Primavera dall'inizio (Crisetig, Caldirola e Bianchetti) e che la Premier League inizia due settimane prima della Serie A, ma l’Inter - che comunque disputerà la prima gara ufficiale sabato prossimo – è parsa onestamente una squadra parecchio indietro. In tutti i sensi. Pronti via e il City si vede annullare un gol per via di un fuorigioco di Balotelli sulla conclusione di Silva dalla sinistra: Julio Cesar, alla prima da titolare, è battuto, ma l’ex interista era al di là di tutta la linea difensiva al momento del tiro-cross dello spagnolo. Eto’o prova a svegliare la sua squadra, ma il suo sinistro da posizione defilata trova solo l’esterno della rete. Al 18esimo, altro gol annullato al City, con Dzeko che mette dentro con il piattone il cross dalla sinistra di Kolarov: tutto inutile però, la bandierina del guardalinee si alza e la rete del bosniaco viene annullata. Il City continua ad attaccare, sfiora il gol in un paio di occasioni con Silva e Balotelli, poi nel finale del primo tempo lo trova grazie a Balotelli, che evidentemente alla prima partita contro i suoi vecchi compagni teneva parecchio. Sugli sviluppi di un angolo messo dentro da Kolarov è proprio di Super-Mario la zuccata vincente che lascia di sasso Julio Cesar e che manda le squadre a riposo.
Nemmeno due giri di orologio dall’inizio della ripresa e il City trova anche il gol del raddoppio: l’assist – magico – è di Silva (votato miglior giocatore in campo a fine partita), il destro angolato a tu per tu con Julio Cesar di Edin Dzeko, che al 46esimo di fatto chiude i giochi per il successo finale. L’Inter cerca di tornare in partita con un paio di conclusioni di Snejider e Stankovic, ma Hart non corre mai grandi rischi. Alvarez praticamente non si vede, Eto’o gioca larghissimo e si accentra raramente: l’occasione più importante della partita dell’Inter capita a Pazzini, che pochi minuti dopo il suo ingresso in campo corregge di testa un cross di Mariga dalla trequarti. Hart è però ben posizionato e fa sua la sfera con sicurezza. Gasperini, che aveva provato a organizzare la difesa prima di ogni altra cosa, nel finale fa ruotare i suoi uomini, ma non riceve nel complesso le risposte che si aspettava. Nel finale arriva anche il gol del 3-0 dei Citizens grazie alla combinazione di due nuovi entrati: assist dalla sinistra di Wright Phillips per l’appoggio comodo comodo di Johnson a porta sguarnita. Finisce così, con il City che vince il trofeo e l’Inter che chiude terza superata anche dal Celtic. In vista della Supercoppa italiana le indicazioni non sono incoraggianti, ma manca ancora una settimana. Già, ma una settimana ha solo sette giorni: basteranno per arrivare a Pechino con una condizione migliore di quella mostrata a Dublino?

sabato 30 luglio 2011

Liverpool: Gerrard,stop fino a settembre


(ANSA) - ROMA - Steve Gerrard, centrocampista del Liverpool e dell'Inghilterra, sara' fuori gioco fino a settembre. E' stato ricoverato in ospedale a causa di un'infezione che si e' aggiunta a precedenti problemi muscolari agli adduttori. Il giocatore, 31 anni, si dovra' sottoporre ad un ciclo di antibiotici prima di poter riprendere gli allenamenti. Lo scorso marzo Gerrard e' stato operato e da allora non e' ancora tornato in campo. Saltera' almeno le prime tre di campionato contro Sunderland, Arsenal e Bolton.

Notizia riportata da: corriere.it

DiBenedetto-Unicredit, è fatta La squadra passa al tycoon americano


Ora si può dire: la Roma è passata agli americani. DiBenedetto e Unicredit hanno trovato ieri l'accordo definitivo, stringendo un'intesa su cifre e date del closing. Le firme verranno messe dopo Ferragosto (17 o 18), ma le parti arriveranno a una definizione certa della trattativa entro il 3 agosto, giorno in cui è in programma il Cda di Unicredit. Il dado è tratto, indietro non si può più tornare, la Roma a questo punto è davvero passata alla cordata a stelle e strisce, anche se l'iter burocratico non è del tutto terminato.

Decisivo l'arrivo di DiBenedetto, sbarcato ieri nella capitale e subito al lavoro nello studio Tonucci (presente anche Fenucci e collegato in videoconferenza Fiorentino) per trovare un accordo sulla data. Perché l'intesa sulle cifre (due ricapitalizzazioni diverse, per un totale superiore ai 70milioni) era stata già raggiunta nella notte tra mercoledì e giovedì, quando si è sfiorata la rottura dell'intera operazione, ripresa in extremis grazie al buonsenso di entrambe le parti. La giornata di ieri è stata quindi fondamentale soprattutto per trovare l'accordo sulla data della chiusura, con Unicredit da subito irremovibile sul 3 agosto e gli americani che avrebbero invece preferito maggiore flessibilità. Si è trovata una via di mezzo, che non richieda la necessità di comunicare un ulteriore slittamento alla Consob.

Il 3 agosto è in agenda il Cda di Unicredit, con la banca che potrà ratificare l'avvenuta "quasi" cessione. Ma la firma di DiBenedetto e quella di Fiorentino sull'intesa di massima, ha ieri sancito l'inizio ufficiale della nuova Roma a stelle e strisce, con il tycoon statunitense che oggi potrà rilassarsi, seguendo, ai campi dell'Acqua Acetosa, la partita del figlio, Thomas Jr, tesserato con la squadra di baseball di Reggio Emilia. DiBenedetto ripartirà poi per Boston la prossima settimana, probabilmente giovedì 4, proprio dopo la chiusura dell'intera vicenda, mentre la squadra sarà reduce dall'amichevole di Budapest, in programma mercoledì sera, contro il Vasas. I giallorossi giocheranno poi il 12 agosto a Valencia, prima di immergersi nella vigilia dell'Europa League. Il primo turno della competizione europea è in programma il 18agosto. Intanto i manager statunitensi, Sean Barror e Mark Pannes, del Raptor Evolution Fund, hanno incontrato in questi giorni i rappresentanti degli sponsor tecnici della Roma. Prima la Kappa, poi la Wind, con l'obbiettivo di consolidare la strategia di diffusione internazionale del marchio.

Notizia riportata da: roma.repubblica.it

Mondiali Under 20, gol di Lamela Argentina-Messico 1-0


ROMA - L'Argentina ha iniziato con una vittoria il cammino nel mondiale Under 20 in corso in Colombia, battendo il Messico 1-0 grazie a una rete messa a segno al 25' della ripresa da Erik Lamela, il giovane talento acquistato dalla Roma questa estate.

Notizia riportata da: ilmessaggero.it

Juve, dopo Vucinic caccia all'esterno sinistro


TORINO, 30 luglio - Vucinic e Lugano. Poi, forse, l'esterno sinistro tanto ambito: Vargas, Bastos, Perotti, Elia, i nomi che affollano la lista di Beppe Marotta. La Juventus di Antonio Conte comincia a definire la propria identità ed a rendere più chiara la propria cifra tecnica. L'improvvisa e decisiva accelerazione di mercato di ieri, dopo lunghe settimane di caccia infruttuosa a giocatori inarrivabili (Aguero) o tatticamente poco comprensibili (Giuseppe Rossi), ha riportato i bianconeri in copertina e ora la squadra di Conte può pretendere una collocazione di vertice nella griglia di partenza del prossimo campionato, quello del riscatto atteso da quattordici milioni di tifosi della Signora.

L'IDEA - Il tecnico aspetta ancora l'ultimo colpo, quello appunto dell'esterno, per sapere se il suo 4-2-4 sarà praticabile: di qui si capirà se l'ex romanista sarà la seconda punta 'larga' da affiancare a Matri con Quagliarella o Krasic nel ruolo analogo sull'altra fascia, formando così un 4-3-3; oppure se il montenegrino farà l'esterno alto di centrocampo, omologo a Krasic, con due punte d'area vere, Quagliarella e Matri. Stesso discorso vale per il terzino sinistro: con il 4-2-4 Conte lo vuole più bloccato indietro e quindi rispunta l'ipotesi Chiellini (visto oltretutto che c'è abbondanza di centrali con l'arrivo dell'uruguagio), più difensore di Ziegler. Se invece arriva un esterno capace di ripiegare a tutto campo (Bastos, ma sta per rinnovare con il Lione), può convivere con lo svizzero. Il 4-3-3 avrebbe il vantaggio di consentire l'inserimento nel suo ruolo naturale a Marchisio, giocatore prezioso ma penalizzato dal 4-2-4: potrebbe lavorare al fianco di Pirlo, con Vidal dalla parte opposta. Ma non è un mistero che Conte prediliga il centrocampo con due centrali, per produrre una quantità industriale di cross per le punte.

FRONTE CESSIONI - Una mano per l'acquisto dell'esterno può arrivare dagli esuberi, se accetteranno altre destinazioni e se, soprattutto, qualcuno li chiederà: Amauri piace al Genoa, ma Preziosi lo vorrebbe praticamente gratis, perchè con un anno del suo ingaggio (3,8 milioni) il presidente rossoblù comprerebbe un giocatore; Motta è stato riscattato per essere venduto, ma al momento non si vedono acquirenti all'orizzonte; stesso discorso per Grosso e Grygera, mentre Ekdal, Pasquato, Manninger e Almiron hanno discrete chance di mercato; il caso più difficile riguarda comunque Iaquinta, difficile da piazzare perchè ha un ingaggio alto (oltre 2,5 mln), si infortuna spessissimo e finora ha sempre rifiutato ogni destinazione. Al massimo, per quest'ultimo, si profila un prestito gratuito, con parte dell'ingaggio pagato dalla Juventus.

Inter: subito Castaignos Il City scopre Scapuzzi

n vista della Supercoppa a Pechino, che sarà il primo derby col Milan e il primo trofeo stagionale da provare a conquistare, l'Inter di Gasperini scalda i motori. E lo fa nella Dublin Super Cup, un quadrangolare che la oppone a due squadre prestigiose: al via del torneo, infatti, oltre agli irlandesi ll'Airtricity XI ci sono Manchester City e Celtic. Proprio i biancoverdi di Glasgow sono i primi avversari dei nerazzurri: match iniziato alle 17.30 e vicecampioni d'Italia subito in vantaggio al 7' con il giovane olandese Castaignos. La brutta notizia è l'infortunio a una spalla occorso a Nagatomo, costretto a lasciare il posto a Faraoni. Rosso per doppia ammonizione a Thiago Motta poco prima dell'intervallo, ma una dormita degli scozzesi propizia il raddoppio nerazzurro: Chivu lancia, Pazzini tocca in anticipo sull'uscita di Zaluska e fa 2-0 a metà gara.


ITALIAN CITY — Intanto, la prima partita se la aggiudica il Manchester City, che domani alle 17.30 sfiderà l'Inter. La squadra di Roberto Mancini supera per 3-0 l'Airtricity XI grazie ai gol di Wright-Phillips, Johnson (scelto quale miglior giocatore della gara) e del giovane Luca Scapuzzi, attaccante italiano classe '91 cresciuto nelle giovanili del Milan e in prova a Manchester. L'ex punta del Portogruaro è fredda a mettere dentro su prezioso assist filtrante di Johnson, sfruttando al meglio i minuti di utilizzo concessi da Mancini.

LA FORMULA — Per favorire lo spettacolo, il regolamento prevede che oltre ai punti normalmente assegnati (3 per la vittoria, 1 per il pareggio, 0 per la sconfitta) si premi con un punto aggiuntivo ogni gol segnato. Niente supplementari e rigori, in caso di parità la coppa andrà a chi avrà tirato di più in porta. Sei le sostituzioni possibili. Il Manchester City ha dunque già 6 punti dopo la prima giornata, l'Airtricity XI è fermo a zero.

Gasport

Notizia riportata da: gazzetta.it

giovedì 28 luglio 2011

Napoli, Pieluigi Pardo: 'Calendario non sia un alibi'

A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Pierluigi Pardo, giornalista Mediaset
“De Laurentiis ha voluto mettere in scena un momento cinematografico quando è fuggito in motorino dopo il suo sfogo. Si può anche essere d’accordo ad aiutare le squadre che sono impegnate in Europa ma sono cose che devono essere decise prima e devono essere uguali per tutti. Non mi pare però che ci sia un disegno contro il Napoli perché anche Milan ed Inter hanno tante partite una a ridosso dell’altra e intrecciate con match di Champions League. Visto il momento non brillantissimo del calcio credo sia utile mettere dei paletti, ma se questi paletti non ci sono è inutile lamentarsi. Le proposte vanno fatte prima, il presidente azzurro forse avrebbe dovuto parlare prima del sorteggio.
Nonostante tutto penso che il Napoli possa farcela, non vorrei che il calendario potesse essere un alibi per non impegnarsi al massimo. Il Napoli ha tutte le carte in regola per fare bene e non deve lasciarsi distrarre da nulla.
La cosa importante è che il principio su cui si è appigliato De Laurentiis è un principio giusto, quindi in futuro se ne dovrebbe tenere conto.
Il Napoli deve scendere in campo senza fare troppi calcoli. L’anno scorso la squadra azzurra ha dimostrato di essere competitiva nonostante Mazzarri non avesse fatto il turnover”.

Notizia riportata da: calciomercato.com

Lazio, prove tecniche d'attacco Klose e Cissè osservati speciali


FIUGGI - I tifosi hanno voglia di Lazio e nemmeno la pioggia battente riesce a frenarne l’entusiasmo. Voglia di vedere in campo i nuovi, di applaudire Cissè e Klose, di osannare Zarate ed Hernanes, di vivere emozioni forti, di ammirare le loro giocate, di sognare una grande stagione. Fiuggi si è colorata di biancoceleste: allo stadio, come in centro, nelle strade e nei negozi e c’è sempre tanta gente ad assistere agli allenamenti. Sono centinaia quelli che, al termine delle sedute, si accostano alla rete metallica in paziente attesa per avere l’autografo e anche da parte dei calciatori c’è massima disponibilità verso il pubblico. Un’atmosfera di festa e di grande curiosità.

Nell’allenamento tattico di ieri pomeriggio Reja, confermando il modulo tattico annunciato (4-3-1-2), ha schierato quella che dovrebbe essere la formazione iniziale contro l’Osasuna. Con 2 novità sull’assetto previsto: Matuzalem al posto di Ledesma, come centrale di centrocampo, e Scaloni sostituto dell’infortunato Konko sulla fascia destra.

Nell’amichevole, in programma questo pomeriggio alle ore 17, fari puntati soprattutto su Klose e Cissè. Due attaccanti centrali che dovranno imparare a coesistere, con il sacrificio del francese chiamato a svariare parecchio sulla fascia destra a cercare spazi dove far valere la sua velocità. Le prime prove tattiche hanno dato risposte incoraggianti però, questa volta, il test è decisamente più probante, per lo spessore degli avversari. La difesa della squadra spagnola, infatti, rappresenterà un banco di prova molto più solido, rispetto alle amichevoli precedenti, e si potrà capire qualcosa di più sulla capacità di Klose e Cissè di cercarsi e trovarsi nel cuore dell’area di rigore.

La coppia d’attacco, che tanto piace al popolo laziale, sta imparando a conoscere i nuovi compagni di centrocampo, con particolare riferimento a Hernanes che dovrà garantire loro i suggerimenti necessari per arrivare al gol. Reja, almeno per il momento, ha segnato le gerarchie: Klose e Cissè titolari, con Zarate e Rocchi alternative di lusso. Tandem d’attacco tutto nuovo sul quale si appuntano grandi speranze. Da loro ci si attendono quei gol che sono mancati nell’ultimo campionato quando la Lazio ha spesso pagato le carenze offensive. L’allenatore friulano, effettuate le prime scelte tattiche e tecniche, adesso vuole vedere progressi nella manovra e concretezza nel reparto avanzato. Mancano appena 3 settimane all’esordio nell’Europa League e la Lazio dovrà avvicinarsi a grandi passi a questo appuntamento che segnerà già la prima parte della stagione biancoceleste. Per l’amichevole contro l’Osasuna l’impianto di Fiuggi, omologato per 3.500 posti, dovrebbe registrare l’esaurito. Dalla Lazio ci si attende gol e spettacolo.

Notizia riportata da: ilmessaggero.it

Branca allontana Tevez "Solo un incontro fortuito"


All'Inter è il giorno di Jonathan, ma anche di un mini punto di mercato di Marco Branca, direttore tecnico che tira fuori i nerazzurri dalla corsa a Tevez, ma anche da quella per i brasiliani Casemiro e Lucas. E Viviano comincia la lunga corsa verso il recupero.

IL MERCATO DI BRANCA — Carlos Tevez è il nome caldo del mercato. L'argentino del City qualche settimana fa ha incontrato Marco Branca su una spiaggia in Sardegna. Ma non era programmato, assicura il d.t. nerazzurro: "Di incontro ce n'è stato solo uno - spiega Branca dopo la conferenza stampa di presentazione di Jonathan -, assolutamente fortuito e assolutamente piacevole. È capitato su una spiaggia, ma io sono tornato già da un pezzo e non avrà seguito". Poi si passa a Casemiro e Lucas: "L'Inter non ha avanzato nessuna offerta ufficiale per nessuno dei due giocatori. Sono dei grandi talenti, hanno qualità importanti e sono giovani. Credo che non piacciano solo all'Inter, ma noi non abbiamo intavolato nessuna trattativa". Ieri Branca ha incontrato il d.s. del Genoa Stefano Capozucca: "Non abbiamo parlato né di Thiago Motta né di Palacio, ma di qualcos'altro. È stato l'ennesimo incontro piacevole di mercato, fatto per vedere se vengono in mente delle idee insieme con il direttore sportivo Capozucca. Se c'è l'idea di portare avanti degli acquisti insieme, sulla falsa riga del rossonero Boateng? Può darsi. Non abbiamo studiato contropartite, meglio pensare a un giocatore che possa essere utile sia al Genoa che all'Inter nel futuro. Per il resto parlare dei dettagli non è il momento. Siamo molto concentrati sulla Supercoppa".

IL SOGNO DI JONATHAN — Maglia numero 42 ("Era un numero libero e siccome nel Cruzeiro ho fatto bene con il numero 2 e nel Santos con il numero 4..., ecco fatto, li ho combinati!"), terzino destro, 25 anni e un contratto fino al 2015. E' Jonathan, il terzino destro che l'Inter ha prelevato dal Santos: "Sono molto felice di essere qui, sono stato accolto benissimo - racconta il brasiliano durante la sua presentazione ufficiale -. E' davvero un sogno per me e spero di poter rispondere al meglio alle aspettative, farò di tutto per far sì che ciò accada. La mia condizione fisica è già buona, anche se non sono ancora al livello della squadra. Supercoppa? È meglio aspettare, per arrivare a una condizione ancor più ottimale: meglio essere al 100% e per la Supercoppa non lo sarei. Maicon ha scritto la sua storia nell'Inter e io voglio scrivere la mia, lui è uno dei migliori giocatori nella sua posizione, io cercherò però di fare il mio. Ho scelto l'Inter perché è uno dei club migliori al mondo, tutti i giocatori sognano di giocare in questa squadra, che cerca sempre di vincere i titoli per cui è in competizione. Come gioco? Nel Santos ho giocato con una difesa a quattro, mentre nel Cruzeiro anche con la difesa a tre. Non ci saranno quindi problemi ad adeguarmi".

VIVIANO TRANQUILLO — Un altro volto nuovo dell'Inter, Emiliano Viviano, non sta vivendo il suo momento migliore dopo l'infortunio al legamento del ginocchio sinistro che gli costerà un lungo stop. Ma il portiere pensa solo a tornare: "Nessuna paura di perdere l'Europeo - spiega a Sky Sport 24 - . Se starò bene penso di potercela fare. Ho sentito Prandelli, ma non ho bisogno di rassicurazioni. Sarò sempre grato a lui per avermi chiamato e fatto esordire in Nazionale. Penso che se ci sono stato finora non sarà un piccolo legamento ad impedirmelo in futuro. È andata così, ho piena fiducia nell'Inter e nella sua dirigenza: sono nella società più importante del mondo a farmi curare, vedremo durante la stagione".

Notizia ripostata da: gazzetta.it

http://www.sportmediaset.mediaset.it/news/2011/07/28/6535118.shtml

La Lega calcio di Serie A ha definito e ufficializzato gli orari per la stagione 2011-2012. Sabato ore 18 (un anticipo), sabato ore 20.45 (un anticipo), domenica ore 12.30 (un anticipo), domenica ore 15 (sei gare), domenica ore 20.45 (un posticipo). I turni infrasettimanali si disputano mercoledì con inizio alle ore 20.45 (8 o 9 gare), con un posticipo giovedì alle ore 20.45 e, ove consentito dal calendario, un anticipo martedì alle ore 20.45.

La prima giornata di andata si disputa domenica 28 agosto 2011 con inizio alle ore 20.45 (sette gare), con due anticipi sabato alle ore 18.00 (Siena-Fiorentina) e alle ore 20.45 (Cagliari-Milan), e un anticipo domenica alle ore 18.00 (Napoli-Genoa).

Notizia risporta da: sportmediaset.mediaset.it

Juve-Lugano, si tratta: l'agente sbarca a Milano


TORINO, 28 luglio - Si fa più concreta l'ipotesi che vede Diego Lugano alla Juve. A Milano, infatti, è arrivato Juan Figer agente del difensore, che incontrerà i dirigenti bianconeri Marotta e Paratici per cominciare a intavolare la trattativa per il trasferimento a Torino del centrale dell'Uruguay e del Fenerbahce. La clausola rescissoria sul contratto di Lugano è di 3.5 milioni di euro.

mercoledì 27 luglio 2011

Amichevoli: Conte chiede un esterno per la Juve


La seconda amichevole della tournèe estiva della Juventus ha dato alcuni segnali incoraggianti ad Antonio Conte, ma anche la consapevolezza che la rosa non è al completo e che si deve intervenire sul mercato il prima possibile per alcuni ruoli delicati. La partita contro il Club America non certo avversario irresistibile, ma sicuramente più avanti come preparazione fisica, è finita 1-0 per i bianconeri con il gol della giovane promessa Pasquato.
Oltre all’autore del gol, migliore in campo, promossa a pieni voti anche la fascia destra formata da Krasic e Lichtsteiner, con il secondo in evidenza sia nella fase difensiva che in quella propositiva. A centrocampo torna nel suo ruolo naturale Marchisio e svolge bene il compito affianco del compagno Pirlo, leggermente sottotono ma sempre illuminante con la palla tra i piedi. Tra le note non positive nella gara di ieri troviamo il tandem d’attacco Matri-Del Piero che non è riuscito ad esprimersi al meglio, e De Ceglie che ha l’attenuante di non giocare una partita ufficiale dal brutto infortunio di Novembre scorso. Nella seconda parte le dichiarazioni del tecnico bianconero a fine gara.

Nel dopo partita, le dichiarazioni di Conte sono state positive riguardo il match, ma è stato evidenziato come manchino ancora tasselli importanti alla squadra, primo tra tutti l’esterno sinistro che non può essere coperto da Pasquato per tutta la stagione:
Abbiamo incontrato un’ottima squadra, la più titolata in Messico, che ha sulle gambe un buon ritmo, avendo già iniziato il proprio campionato. Per noi è dunque stato un validissimo test. Per essere competitivi la squadra ha bisogno di diversi rinforzi, la società ne è consapevole e saprà come e dove operare sul mercato. Siamo venuti a questo torneo completando la rosa con cinque giocatori della Primavera. Pasquato è un ragazzo che ha specificità di ruolo e me lo voglio tenere ben stretto. Ho necessità sugli esterni, dove tuttora siamo carenti.

Sfumato Aguero e probabilmente anche Rossi, la caccia al top player si sposta dall’attaccante verso un ala sinistra, spetterà a Beppe Marotta trovare un giocatore di spessore internazionale che voglia sposare il progetto Juve e far fare un salto di qualità alla squadra. Compito non facile, ma il tempo delle dichiarazioni è finito ed ora i tifosi vogliono un acquisto di alto livello, per far tornare la squadra ai fasti di un tempo.

Classifica Fifa, Italia ottava

ROMA - L'Italia perde due posizioni nella classifica mondiale delle nazionali stilata dalla Fifa, che vede sempre in vetta la Spagna seguita da Olanda e Germania. La squadra di Prandelli scende dal sesto all'ottavo posto anche a causa dell'ingresso, al quinto posto della top ten, dell'Uruguay, fresco vincitore della Coppa America.

La classifica, aggiornata oggi, è importante in vista dei sorteggi per la qualificazione ai Mondiali 2014, che si svolgeranno sabato a Rio de Janeiro. Gli azzurri faranno comunque parte delle nove teste di serie dell'area Europa, elenco da cui è esclusa la Francia (15/a nel ranking Fifa e decima tra le Europee). I galletti diventano così la 'mina vagante' delle qualifiche del Vecchio Continente

Alle qualificazioni per Mondiali 2014 partecipano 53 nazionali europee, divise in nove gironi, e 13 avranno l'accesso alla fase finale in Brasile.

Tratto da: ansa.it

Arriva il calendario Il Milan parte fuori


ROMA - Stasera, a partire dalle ore 20, verrà reso noto il calendario della serie A per la stagione 2011-2012. Il Milan campione d'Italia esordirà con il tricolore sul petto lontano dal Meazza. Prima fuori casa anche per la nuova Roma targata USA, poiché per le squadre romane e milanesi vige la regola dell'alternanza della prima casa/fuori rispetto alla stagione precedente. Giocheranno l'ultima di andata in casa Inter, Juventus, Roma, Palermo, Udinese, Bologna, Genoa, Lecce, Cagliari visto che lo scorso anno hanno giocato l'ultima in trasferta.

I CRITERI PER LA COMPILAZIONE DEL CALENDARIO - Nelle ultime quattro giornate, per le sequenze di incontri in casa e in trasferta, le gare sono perfettamente alternate; non vi possono essere più di due coppie di incontri consecutivi in casa e/o in trasferta per girone; in caso ci siano due coppie di incontri consecutivi in casa e/o in trasferta, una coppia di incontri deve essere in casa e l'altra in trasferta. Inoltre, è prevista alternanza assoluta degli incontri in casa ed in trasferta per le seguenti coppie di società: Bologna/Cesena, Inter/Milan e Lazio/Roma. Nessun incontro può essere ripetuto (stessa partita alla stessa giornata) rispetto al calendario 2010/2011. Nella prima o nell'ultima giornata non possono incontrarsi tra loro, indipendentemente dall'ordine casa/trasferta, società che si sono già incontrate nella prima o nell'ultima giornata dei campionati 2009/2010 o 2010/2011.

DERBY IN GIORNATE DIVERSE - I derby di Milano e Roma si effettuano in giornate diverse tra loro e non sono possibili nè alla prima nè all'ultima giornata. Per gli abbinamenti al fine di determinare i singoli incontri nei turni infrasettimanali non sono possibili incontri tra Inter, Juventus, Milan, Napoli e Roma, nè il derby romano. Salvo queste ultime eccezioni, tutte le squadre possono incontrarsi anche alla prima o all'ultima giornata.
Infine, per quanto riguarda i club che partecipano alla Champions League (Milan, Inter, Napoli e Udinese) non potranno incontrare i club partecipanti all'Europa League (Lazio, Roma e Palermo), nelle giornate poste tra un turno di Europa League che prevede gare al giovedì e un turno successivo di Champions League (5/a, 8/a, 11/a, 14/a e 15/a giornata).

IL RISCHIO DELL'ATALANTA - I deferimenti della procura Figc sono arrivati alla vigilia dei calendari della Serie A. Diciotto i club e ventisei i tesserati chiamati a giudizio, con 'reati' sportivi che vanno dall'associazione finalizzata all'illecito alla responsabilità diretta di un paio di società. Teoricamente l'Atalanta rischia persino la promozione in A appena conquistata, l'ipotesi più probabile è però quella di una forte penalizzazione.

SERIE BWIN IL 2 AGOSTO - Per il calendario del prossimo campionato di serie Bwin bisognerà invece attendere ancora qualche giorno: il sorteggio è in programma martedì 2 agosto alle ore 12.00 presso la sede della Lega in via Rosellini a Milano.

tratto da: repubblica.it

Coppa Italia: sorteggiato il tabellone

(ANSA) - ROMA - Sorteggiato nella sede della Lega calcio a Milano il tabellone della Coppa Italia alla quale parteciperanno 20 squadre di Serie A, 22 di B, 27 di Lega Pro e 9 di Lega dilettanti. Ai quarti potrebbero esserci queste sfide: Juventus-Roma, Milan-Lazio, Palermo-Udinese, Napoli-Inter. Il torneo iniziera' il 7 agosto e prevede quattro turni eliminatori prima degli ottavi. Tutti i turni sono con gara secca ad esclusione delle semifinali (andata l'8 febbraio, ritorno il 21 marzo). Il 20 maggio la finale.

tratto da: corriere.it

Sirigu al Psg: è fatta. Al Palermo 3,5 milioni


ROMA, 27 luglio - Dopo aver acquistato Jeremy Menez dalla Roma, il Psg ha preso anche Sirigu dal Palermo e ora prepara la mega offerta per Pastore: almeno 40 milioni di euro. Il club francese è scatenato sul mercato con Leonardo in prima fila nel ruolo di Dg. L'ormai ex portiere rosanero è atteso domani a Parigi per le visite mediche e la firma sul contratto. Al Palermo andranno 3,5 milioni di euro.

LEONARDO - Oggi, parlando a Parigi, Leonardo si è soprattutto rallegrato per l'arrivo del serbo del Valenciennes Milan Bisevac - presentato questo pomeriggio alla stampa - e ne ha anche approfittato per fare il punto sul mercato del Psg. "Con i giovani che sono arrivati (Gameiro, Menez, Matuidi), la firma di Douchez e Bisevac - ha detto - abbiamo reclutato cinque giocatori, e questo è già importante. Ma oggi ci manca è un portiere. È diventato la nostra priorità".

PASTORE - Già da giorni, la stampa parla anche di un possibile trasferimento al Psg dell'argentino del Palermo Javier Pastore, corteggiato anche dal Chelsea. Una possibilità che Leonardo si è limitato a commentare così: "È vero che ho un gran bel rapporto con il presidente del Palermo... Ma come sapete, Sanchez, Ganso, Pastore, Hazard, Neymar sono dei giocatori che tutti vogliono. Studiamo le possibilità, ma vogliamo soprattutto far venire i calciatori che credono nel progetto. A Parigi, vogliamo creare la gioia, l'emozione. Sto qui da 10 giorni, ma ho già l'impressione che siamo sulla strada giusta".

MERCATO - "Insomma, conclude L'Equipe, il Psg - che da circa un mese è stato acquistato dall'ambizioso e ricchissimo emiro del Qatar, le cui possibilità finanziarie sono praticamente illimitate - non ha ancora finito di scuotere il mercato".

PIOLI - Il tecnico del Palermo Pioli, però, evita l'argomento Sirigu e preferisce concentrarsi sulla gara di Europa League contro il Thun. "Sono convinto che nel ritiro la squadra è cresciuta - ha detto in conferenza stampa -, sia fisicamente che tatticamente, domani saremo competitivi. Loro avranno sicuramente una condizione migliore perchè sono già al quinto impegno stagionale".

tratto da corrieredellosport.it

domenica 17 luglio 2011

Genoa: iniziato il ritiro in Austria


GENOVA, 17 LUG - Dopo il raduno di ieri a Genova e la presentazione del nuovo allenatore Alberto Malesani, il Genoa e' partito in aereo per l'Austria, per il ritiro a Neustift fino al 30/7. Non c'e' il portiere Eduardo, destinato al Benfica.

Possibile sostituto Viviano. Presente Robert Acquafresca, in partenza per Bologna o Cagliari. Il Genoa giochera' il 23 un'amichevole con lo Stubaital mentre al ritorno giochera' col Padova (30/7). Il 13/8 confermata la sfida con lo Sporting Gijon per il Trofeo Villa de Gijon.

Notizia riportata da: ansa.it

Cissè senza paura ''Lazio da scudetto''


AURONZO DI CADORE - Molti nemici, molto onore? Macché, anche Lotito si è ricreduto. La sua ottima campagna acquisti gli ha ridato qualche consenso in seno al popolo biancoceleste. Ora il presidente gongola: "I tifosi sono importanti per raggiungere i traguardi. Vogliamo che ora siano il dodicesimo in campo e attraverso gli acquisti di Klose e Cissè abbiamo risvegliato il loro entusiasmo".

CISSE': "LO SCUDETTO? PERCHE' NO" - Il "leone nero", in particolare, ha suscitato un'euforia che non si vedeva da diversi anni. Non è stato facile portarlo alla Lazio, assicura Lotito: "E' stata una battaglia col Panathinaikos con problematiche varie che nascevano di giorno in giorno. Devo ringraziare il giocatore per l'impegno profuso nella trattativa e per la volontà che ha mostrato di venire qui. Ha telefonato al club greco di sua spontanea volontà per metterlo al corrente che lui voleva solo la Lazio". Djibril è stato persuaso dal progetto, ha voglia di rilanciarsi ad alti livelli e di vincere: "Lo scudetto? Perché no", tuona il francese, senza nessuna paura. Questa mattina alle 12 è stato ufficialmente presentato ad Auronzo, insieme agli altri 6 nuovi acquisti biancocelesti: "Sono felice di essere arrivato in un club importante con tanti campioni, ora voglio impegnarmi per far diventare ancora più grande questa Lazio. Ma questa squadra non ha nulla da invidiare alle altre, può anche puntare al titolo". I tifosi già sognano, Cissé intanto li ringrazia: "E' stata stupenda l'accoglienza all'aeroporto di Fiumicino, cercherò di ripagarli. La cresta biancoceleste? La tingerò quando avrò fatto qualcosa di concreto sul campo".

KLOSE: "TONI MI HA SPINTO ALLA LAZIO" - In realtà, la carriera di Djibril parla da sola. Canta addirittura quella di Miroslav Klose. Sessantuno gol con la maglia della Germania, nessuno meglio di lui, solo Gerd Muller ha gli stessi numeri. Eppure il panzer arrossisce al paragone: "Muller è una leggenda, solo il campo dirà se riuscirò a fare meglio". Miro conferma l'umiltà del grande campione, che tanto è stata apprezzata dalla squadra in questa prima settimana di ritiro. La stessa che ha colpito persino Lotito: "E' un giocatore serio, può dare forza e credibilità anche in termini di condotta a questa squadra. Ci farà fare il salto di qualità e renderà ancor più temibile il nostro attacco". Klose ha fatto una scelta di vita: "Ringrazio il calcio tedesco per tutto quello che mi ha dato, ma con la mia famiglia abbiamo deciso che era il momento di provare una nuova esperienza. La scelta è ricaduta sull'Italia, paese stupendo, e sulla Serie A, un campionato davvero stimolante. La Lazio poi è davvero un grande club con un'ottima tradizione". Come anticipato qualche mese fa, decisivo il consiglio di Luca Toni, suo ex compagno ai tempi del Bayern: "Mi ha parlato molto bene della Lazio e del calcio italiano, ma mi ha anche avvertito sulle enormi difficoltà".

CANA: "PUNTIAMO A VINCERE LE 3 COMPETIZIONI" - Dovrà adattarsi anche il "guerriero" Lorik Cana: "Ho scelto la Lazio perché gioca nel migliore campionato del mondo. La Serie A è speciale e la mia scelta è stata facile". Il 27enne mediano albanese è parecchio ambizioso: "La Lazio deve puntare a vincere in tutte e tre le competizioni. Abbiamo qualità e io e qualche altro nuovo acquisto cercheremo di portare esperienza per poter crescere tutti insieme. Io sono un duro, ma qui ci sono altri leader, io darò solo il mio contributo". Sarà lo stesso per il "jolly" Stankevicius, che ha compiuto ieri 30 anni: "La Lazio è una svolta per la mia carriera e sono davvero felice. Il ruolo? Sono stato acquistato come centrale, così ho giocato nell'ultimo anno a Valencia, ma posso agire ovunque, se necessario, dalla difesa alla linea mediana". In particolare potrebbe essere un perfetto ricambio per Konko sulla destra: "Gli infortuni patiti al Siviglia, ormai sono alle spalle", assicura il terzino francese. Sulla fascia sinistra è pronto Senad Lulic: "Ho parlato con il mister del mio ruolo. In nazionale gioco terzino sinistro, mentre nello Young Boys giostravo in una posizione più avanzata. Per me non c'è una grande differenza. Comunque la preparazione è ancora lunga e vedremo dove Reja preferirà utilizzarmi. Oggi nell'amichevole magari potrebbe esserci un primo assaggio". Alle 17.30 appuntamento contro la Union Ripa, per la seconda amichevole stagionale.

MARCHETTI: "MI ISPIRO A MARCHEGIANI" - Vedendo le strepitose parate con le quali ha trascinato ieri l'Uruguay in semifinale, qualcuno avrà forse rimpianto Muslera. Eppure la voglia di rivalsa del nuovo portiere Federico Marchetti è già una garanzia: "Sono davvero entusiasta d'essere arrivato qui, ho grandi stimoli e il presidente Lotito mi ha convinto subito ad accettare questa nuova sfida con un progetto ambizioso. Non vedo l'ora d'iniziare. Non mi sono dimenticato affatto come si para. Fisicamente sto meglio in confronto a quando non giocavo, ma determinate sicurezze può dartele solo il campo". Tramite la Lazio, Federico sogna di riprendersi la maglia azzurra: "La voglia di rientrare nell'Italia di Prandelli è tanta, tutti i giocatori ambiscono alla propria nazionale. Ora però voglio fare bene qui e se poi arriverà la chiamata, sarò felice". Difendere i pali della porta biancoceleste significa raccogliere l'eredità di portieri di livello internazionale come Marchegiani e Peruzzi, che hanno fatto la storia della società capitolina: "E' vero, ci sono stati grandi portieri alla Lazio - ammette - ma io per caratteristiche mi ispiro a Marchegiani. Usciva molto e aiutava la difesa. Spero di ripercorrere il suo stesso iter in biancoceleste".

PREZIOSI: "FLOCCARI? E' IL MOMENTO DI AIUTARE LOTITO" - Intanto si muove forse qualcosa in uscita. Il presidente biancoceleste ha raggiunto ieri, insieme al ds Tare, Auronzo di Cadore proprio per accelerare il fronte delle cessioni. Lotito ha cenato in hotel con il gruppo e parlato con i giocatori sul piede di partenza. In particolare con Floccari. L'attaccante calabrese ha ricevuto una telefonata da Malesani, neoallenatore del Genoa, per tornare sotto la lanterna. L'ex tecnico del Bologna lo stima parecchio e lo sta convincendo. Non è un caso che il presidente Preziosi abbia aperto al clamoroso ritorno: "Floccari mi piace molto, è un centravanti di manovra. Vorrei aiutare la Lazio, che compra sempre da noi. E' il momento di dare la nostra disponibilità a Lotito, se ce ne sarà la possibilità". Il Parma e tutte le altre pretendenti, che speravano di strappare in extremis un prestito secco, rischiano di rimanere a bocca asciutta.

Notizia riporta da: repubblica.it

L'Argentina esce dalla Coppa America battutta dall'Uruguay 6-5


RIO DE JANEIRO - L’Uruguay elimina dalla Coppa America l’Argentina, squadra di casa. Finisce 6-5 ai rigori, dopo 120 minuti molto combattuti, nella miglior partita del torneo vista fin qui. Varrebbe una finale lo storico «derby» del Rio de la Plata tra i due Paesi che hanno vinto questo torneo quattordici volte ciascuno, ma è solo un quarto. Nell’altro incontro della giornata il Perù ha battuto a sorpresa la Colombia per 2 a 0 nei supplementari. La prima semifinale sarà quindi tra Uruguay e Perù, mentre stasera torna in campo il Brasile contro il Paraguay.
CALCI PIAZZATI - Partita accesa, ricca di colpi di scena nonostante i tempi regolamentari si chiudano con appena un gol a testa. L’Argentina conferma la formazione della buona prestazione contro il Costarica, con la coppia d’attacco Aguero-Higuain e Messi e Di Maria alle loro spalle. Il tecnico uruguayano Oscar Tabarez è costretto a rinunciare a Cavani, punta tutto su una difesa arcigna e un centrocampo folto, avanzando Forlan a fianco di Suarez. Il gioco è equilibrato, ma fanno la differenza lo strepitoso portiere Muslera e la miglior organizzazione di gioco della Celeste. L’Uruguay è più preparato sui calci piazzati, dove Forlan crea sempre difficoltà alla difesa argentina, carente nel gioco aereo, e nelle ripartenze. L’Argentina ha forse più talenti in campo, macina più palloni ma il suo gioco appare improvvisato. L’Uruguay, inoltre, è costretto a giocare per 50 minuti con un uomo in meno, il che aumenta i suoi meriti. E’ il difensore Perez, poi espulso per doppia ammonizione, a portare in vantaggio gli ospiti. Punizione di Forlan, il portiere argentino Romero riesce a schiaffeggiare il pallone ma Perez è pronto a ribadire da pochi metri. L’Argentina reagisce bene, Messi brilla nel primo tempo con serpentine e lanci filtranti. Al 17esimo, è su un suo cross perfetto per la testa di Higuain che l’Argentina trova il pareggio. I padroni di casa spingono ma non approfittano della superiorità numerica: all’inizio l’Uruguay si limita a giocare di rimessa, poi nel secondo tempo cresce e prende il controllo del centrocampo. Decine di palloni passano per i piedi di Forlan mentre Suarez crea il panico nella difesa avversaria. Sul fronte opposto si spegne Lionel Messi, provato anche per i molti falli ricevuti.


ENTRA PASTORE - L’Argentina gioca un po’ meglio dopo l’uscita dell’inconsistente Di Maria e l’entrata di Pastore, ma due interventi formidabili di Muslera spengono le speranze dei padroni di casa. Allo scadere dei tempi regolamentari l’espulsione di Mascherano rimette in parità le due formazioni. Un paio di occasioni per entrambe le squadre nei supplementari e si va ai rigori. Sbaglia solo Carlitos Tevez, entrato nel secondo tempo, e finisce 6 a 5 per l’Uruguay. Amaro destino per il giocatore più amato nel suo Paese e spesso snobbato dal c.t. Batista, sul quale adesso si abbatteranno i fulmini dei tifosi argentini. Una sola partita decente su quattro, in questa Coppa America; e come per il suo predecessore Diego Maradona, la colpa di non saper sfruttare il talento di Lionel Messi, oggi il più forte calciatore del mondo.

Notizia riportata da: corriere.it

Juve, ancora Matri Altra tripletta in amichevole


Tutto come venerdì, o quasi. Esattamente come due giorni fa, prima amichevole dell’era Conte, la Juventus passa in svantaggio, ma poi batte il Lucento grazie a una tripletta di Matri. E proprio come 48 ore fa il primo tempo finisce 5-1 per i bianconeri che si spengono dopo l’uscita di Pirlo, vero e proprio faro del centrocampo. L’unica differenza l’ha fatta la pioggia, caduta copiosa sin dalle prime ore del mattino, in un clima autunnale.

I GOL — La Vecchia Signora ha avuto la meglio sulla formazione militante nel campionato di Eccellenza torinese. Primo tempo scoppiettante, invece dopo l’uscita dell’ex milanista, ancora una volta protagonista con i suoi assist illuminanti e i suoi lanci di 30 metri sul piede, s’è spenta la luce. Finisce 6-1 per i bianconeri. Vantaggio ospite firmato Pavani, pareggio di Pirlo con gran botta dal limite, raddoppio di Matri su assist di Quagliarella che poi restituisce il favore al compagno di reparto offrendogli un comodo piattone da due passi per il 3-1. Spettacolare il quarto gol firmato ancora una volta dall’ex attaccante napoletano: splendida sforbiciata volante su cross di Lichtsteiner. Poi la doppietta finale di Matri (seconda tripletta in questo ritiro a Bardonecchia) fissa il risultato sul 6-1. Un po’ sottotono Marchisio, ancora una volta schierato a sinistra. Non hanno preso parte alla sfida, per sovraccarico muscolare, Toni, Del Piero, Martinez e De Ceglie. Diverse camionette della polizia hanno presidiato per tutto il giorno il Summer Village e la cittadina valsusina per scongiurare il secondo round tra diverse fazioni del tifo juventino dopo l’accoltellamento di due giorni fa.

I NUMERI DEL RITIRO — L’obiettivo era raggiungere almeno quota 27.000 biglietti venduti in questi undici giorni di ritiro, dopo aver sperato di replicare i numeri di Pinzolo (90.000). Ed invece la pioggia ha rovinato i piani dell’organizzazione. 2.500 tifosi hanno seguito la squadra oggi, per un totale di 22.500 persone dal 7 luglio. Ora tutti (o quasi) in America, dopo un giorno di riposo concesso da Conte.

Notizia riportata da: gazzetta.it

martedì 5 luglio 2011

Calciomercato - Colpo del Real: arriva Fabio Coentrao


MOU ACCONTENTATO, ECCO COENTRAO - Dopo Sahin, Altintop e il baby francese Varane il Real Madrid piazza un altro colpo, fino ad ora il più oneroso della campagna acquisti dei blancos, ufficializzando l'acquisto del terzino portoghese Fabio Coentrao (foto fonte realmadrid.com). Florentino Perez ha così accontentato per l'ennesima volta Josè Mourinho, che aveva richiesto espressamente il terzino portoghese corteggiato anche dal Chelsea di Villas Boas.
TANTI SOLDI E IL CARTELLINO DI GARAY - Nello sprint a due tra Real e Chelsea è però pesata la volontà del 23enne lusitano, che si era promesso da tempo allo Special One e al Real. Trattativa complicata, e lunga, che ha obbligato Perez a strappare un assegno da ben 30 milioni di euro. Coentrao, invece, si è legato col club di Madrid per sei stagioni, mentre nella trattativa col Benfica il Real cercherà di ammortizzare leggermente la spesa grazie alla cessione del difensore Garay (valutato circa 10 milioni di euro).
MAICON IL PROSSIMO COLPO? - Il mercato del Real Madrid rischia però di regalare altri colpi ad effetto, visto che Mourinho attende ancora di piazzare Kakà (PSG?) per portare l'assalto decisivo al Kun Aguero. Ma il portoghese coltiva sempre il desiderio di portare a Madrid anche Maicon, colosso brasiliano dell'Inter che andrebbe a puntellare la fascia destra con Sergio Ramos spostato al centro. Anche perché Villas Boas starebbe cercando di convincere Pepe (al pari di un altro nerazzurro, Lucio) a seguirlo nell'avventura londinese col Chelsea.
MARCELO FINIRA' NEI SALDI DI FINE ESTATE? - L'arrivo di Coentrao apre però altri scenari in casa Merengues. Il portoghese infatti andrebbe a rubare il posto al brasiliano Marcelo, che a questo punto potrebbe liberarsi a una cifra accessibile magari negli ultimi giorni di mercato o diventare merce di scambio per i prossimi colpi mourinhiani. Ad esempio, il laterale sinistro potrebbe essere utilizzato da Mou per arrivare proprio a Maicon: Marcelo, infatti, potrebbe interessare a Gasperini visto che si sposerebbe alla perfezione col 3-4-3 del tecnico piemontese.

«Tra Neymar e il Real si è inserito il Barcellona»


MADRID, 5 luglio - L'intoppo vero tra Real Madrid e Neymar è il Barcellona. E' quanto rivela As, quotidiano vicino agli ambienti madridisti, secondo il quale il presidente del Barcellona Sandro Rosell avrebbe incontrato in gran segreto il numero uno del Santos, Luis Álvaro de Oliveira, al quale avrebbe mostrato l'interesse blaugrana per il giocatore. Inoltre Rosell avrebbe garantito di pareggiare qualsiasi offerta che sarebbe pervenuta al club per il giocatore, inclusa quella del Real Madrid.

ROSELL, AMICO FRATERNO DI TEIXEIRA - Il numero uno della società blaugrana ha forti agganci in Brasile, dove ha gestito il contratto della Nike con la Seleçao lavorando per la multinazionale nel 1996. A quel tempo strinse un legame importante con il presidente della Cbf, Ricardo Texeira, e con lo storico presidente della Fifa Joao Havelange. Amicizia importante al punto che, continua As, una delle prime telefonate di Teixeira dopo l'assegnazione dei Mondiali 2014 al Brasile fu proprio a Rosell, per invitarlo a far parte del comitato organizzatore, offerta che venne gentilmente rifiutata per impegnarsi a fondo nella gestione del club Culè.

ROSELL COL BRASILE IN COPPA AMERICA - Ulteriore testimonianza del legame tra il presidente del club catalano e la federazione brasiliana è la sua presenza insieme ai massimi dirigenti verdeoro alla partita d'esordio del Brasile nell'attuale Coppa America. Neymar è stato comunque blindato dal Santos, con parole importanti di Oliveira ("Gli offriremo il massimo per farlo restare al Santos, lo faremo felice, è incedibile per motivi economici e mediatici"), ma se le cose dovessero cambiare di sicuro il Real Madrid avrebbe un duro avversario, forse il più difficile da battere. Sul campo come sul mercato.

Serie A - Gasperini "Se Sneijder parte ci rafforziamo"


Il solito sorriso era sempre quello. Spontaneo, sincero. Uno di quelli che viene dal cuore. Ma il posto era ben diverso dal solito. Il primo giorno di Gian Piero Gasperini alla Pinetina è iniziato con lo stile inconfondibile del nuovo tecnico interista. Un allenatore che non sarà mai un guru come qualche suo predecessore, ma che di classe ne ha comunque da vendere. E di entusiasmo, a giudicare dalle sue prime parole da nerazzurro.
NESSUNA IMPOSIZIONE TRANNE IL DIVERTIMENTO – Con semplicità, Gasperini ha presentato la sua Inter nella prima conferenza stampa ad Appiano Gentile. L’ex genoano è uno che ama il gioco, la tattica. Ma non ha intenzione di fare crociate: “Non mi fossilizzo sui numeri, cercheremo di cambiare assetto spesso anche nel corso della partita. Qui ci sono grandi giocatori, quindi la rosa non avrà problemi a cambiare modulo. Tutti sanno giocare in uno o due posizioni. Lo stesso Sneijder l’anno scorso ha giocato in ruoli diversi. L’importante è che ci siano giocatori importanti. L’importante è la mentalità, la voglia di fare risultato. Voglio riproporre la difesa a tre, ma non sono i numeri che contano. Contano i grandi giocatori e noi ne abbiamo parecchi. La difesa a tre non sarà un’imposizione. Con me si gioca a 100 all’ora? Non credo che i miei ex giocatori fossero super-atleti. Qui ci sono giocatori che non hanno nulla da invidiare a quelli che ho già allenato. Quella di giocare in velocità è soltanto una sensazione. Quando una squadra sta bene dà quella impressione perché mantiene certe distanze facendo meno fatica. Non sono preoccupato. Io voglio soltanto iniziare a lavorare per togliere tutti questi pensieri sul mio conto. Con le mie squadre abbiamo sempre messo davanti il risultato ma anche l’idea di allenarci e creare un ambiente positivo. Vogliamo divertirci giocando a calcio. Con lo stesso spirito affronto quest’avventura”.
TUTTI CONFERMATI TRANNE SNEIJDER – Impossibile non toccare l’argomento mercato. Gasperini parte piano e non alza i toni, ma qualche messaggio lo lancia eccome. Partendo dall’affare ormai concluso per Ricky Alvarez e Palacio: “Non parlo dei giocatori che non sono ancora stati ufficializzati, però Alvarez è forte. Ma quello che conta è che la squadra così com'è è già forte. Non è ancora partito nessuno e ci sarà voglia di rivalsa per come è andata la scorsa stagione. Abbiamo bisogno di esprimerci al meglio. Palacio piace a me e piace all’Inter, ma per sapere quante possibilità ci sono di vederlo qui dovete chiedere a Branca”. Diverso il fronte-cessioni. Occhio però a una frase su Sneijder: “E’ un grande giocatore, ma quello che accadrà da qui ai prossimi cinquanta giorni è difficile da prevedere. È tutta intenzione della squadra uscire dal mercato ancora più forte di prima. Penso a quello che è successo due anni fa, quando andò via Ibrahimovic e la squadra fu rafforzata. La questione non mi preoccupa”. Dunque, Sneijder come Ibrahimovic? Può essere, dubbi comunque anche su Thiago Motta: “Oggi è un giocatore dell’Inter, ma quello che dice il mercato è difficile da prevedere e non soltanto per noi. Kharja? Adesso è un giocatore del Genoa, è stato solo in prestito qui. L’ho allenato, ma si è fatto male spesso”. Freddino.

LA STIMA PER MOURINHO – Le preoccupazioni a cui alludeva Gasperini erano basate sul post-Mourinho, un periodo nel quale anche un grande come Rafa Benitez ha faticato. Ma il tecnico dribbla tutti gli eventuali interrogativi sull’argomento: “Dai miei predecessori ho qualcosa da imparare perché da imparare c’è sempre. Poi ognuno cerca di portare la propria metodologia, di avere rapporti con la squadra in un certo modo. Ma ci sono tutte le condizioni per poter fare bene. L’Inter ha un gruppo solido, anche caratterialmente. Lo ha dimostrato nelle difficoltà dell’anno scorso. Sono ragazzi molto positivi. Certo, l’anno scorso c’è stata una flessione. Ma comunque hanno vinto tre titoli. Credo che quest’anno con delle motivazioni in più e un po’ di rivalsa possa rifarsi. C’è stato qualche acciacco di troppo, speriamo che non ci sia quest’anno”. Ma con lo Special One come la mettiamo? “Mourinho ed io non ci siamo mai frequentati. Ci siamo trovati sempre sul campo e ci siamo stimati reciprocamente anche quando piovevano critiche su di lui proprio come allenatore. Ho sempre sostenuto che fosse un grande allenatore a livello tecnico, non solo mediatico. Poi uno può avere caratteristiche migliori in un frangente piuttosto che in un altro. La mia per lui è una stima disinteressata”.
IL PASSATO JUVENTINO E CALCIOPOLI – Gasperini non ha tanta voglia di parlare delle vicende degli ultimi giorni, talmente difficili da spingere Massimo Moratti a non presenziare alla conferenza. “Sono situazioni dolorose – dice il nuovo tecnico interista - ma noi abbiamo la fortuna di pensare al campo. Alla gente piacciono le partite, le azioni e il bel calcio. Noi ci dobbiamo occupare di questo”. Il suo passato da juventino, però, gli ha creato qualche problema al momento di scegliere lo staff, con Ventrone e Rampulla tagliati per motivi diplomatici. “Ho allenato la Juventus ma nel settore giovanile e non è la stessa cosa – replica Gasperini -. Ci sono stati tanti allenatori che sono passati da una panchina all’altra senza aver avuto la fama di juventino come nel mio caso. Il mio è un percorso indipendente. Se ho un attaccamento professionale è per il rossoblù: del Crotone e del Genoa”.

LA NUOVA SFIDA AL MILAN – Si chiude parlando di futuro. E quindi anche della prima sfida ai rossoneri in Supercoppa Italiana. Gasperini è sereno: “Il Milan ha vinto lo scudetto meritatamente, ma sul finire della stagione ha avuto delle difficoltà. Su queste però sono stati bravi a costruire il loro successo. Vi posso assicurare che noi faremo una stagione all’altezza della nostra storia”. Ma che Inter vedremo in Supercoppa? “Vedrò chi schierare in base a come andranno i nostri i Coppa America. Ma l’intenzione è quella di affidarsi a quelli che inizieranno la preparazione subito. Gli altri arriveranno dopo un po’ di riposo necessario. L’anno scorso hanno fatto molte partite e hanno giocato anche il Mondiale. In questo momento constato che nel mese di agosto il gruppo non sarà completo, ma sarà un’occasione per valutare i tanti giovani. Chissà che non ci sia qualche sorpresa”. Bella, s’intende...

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Il City irrompe su Aguero: pronti 45 milioni


Si complica la trattativa per portare a Torino Sergio Aguero. Secondo il quotidiano britannico Times, il Manchester City sarebbe pronto a mettere sul piatto 45 milioni per assicurarsi il bomber dell'Atletico Madrid. Una cifra esorbitante che permetterebbe ai colchoneros di fare cassa nella maniera migliore, soddisfando così a pieno la richiesta della clausola rescissoria per acquistare "El Kun".

In questo modo il City dello sceicco Mansour, non avendo problemi di liquidità, befferebbe clamorosamente la Juventus, che sta seguendo il giocatore da diverso tempo e non avrebbe intenzione di spendere oltre 35 milioni. Inoltre Roberto Mancini, orfano di Tevez (che oggi ha dichiarato che andrà via da Manchester), potrebbe trovare proprio nel suo connazionale Aguero un più che degno sostituto. Nella conferenza stampa tenuta ieri nel ritiro dell'Argentina l'attaccante 23enne ha ribadito che lascerà l'Atletico Madrid. Ma, per il momento, non ha fatto ancora chiarezza sulla sua destinazione futura.

Oggi Marotta, il direttore generale bianconero, volerà nella capitale spagnola per parlare coi dirigenti dell'Atletico, in modo da trovare un accordo per assicurarsi Aguero e beffare sul tempo le concorrenti. Resta alla finestra il Real Madrid ma, per evidenti questioni economiche, il Manchester City ora è in pole.

La Russa: «Lo scudetto 2006? Da Palazzi vendetta postuma»

ROMA, 5 luglio - «Da Palazzi mi sembra ci sia una vendetta postuma» contro Giacinto Facchetti, «la vendetta di alcuni ambienti che non hanno mai apprezzato il grande apporto dell'Inter in questi anni al calcio italiano: senza il "triplete" l'Italia avrebbe perso tante posizioni nel ranking internazionale». Ignazio La Russa, tifoso dell'Inter, critica il procuratore federale Stefano Palazzi che in questi giorni ha riaperto il capitolo di Calciopoli, gettando ombre sullo scudetto del 2006 assegnato all'Inter e chiamando in causa Facchetti e Massimo Moratti. La Russa parla di «vendetta» di Stefano Palazzi contro Facchetti, all'epoca dei fatti presidente dell'Inter, e osserva: «È un atteggiamento di sottile anti-interismo di tutto il calcio italiano», persino peggiore «dell'antiberlusconismo, perchè più sottile e invisibile».

«PALAZZI ESERCITA IN MANIERA SCORRETTA SUO RUOLO» - A margine di una conferenza stampa alla Camera, il coordinatore del Pdl dice: «Premetto che io per quello scudetto non ho mai festeggiato, ma trovo veramente vergognoso l'attacco a Facchetti, una persona di grande onestà intellettuale e trasparenza. In quei giorni del 2006 - ricorda La Russa - Facchetti era disperato per il disonore di cui si era ricoperto il calcio italiano. Quando gli chiedevo perchè l'Inter aveva tante difficoltà a vincere, lui mi diceva che 'combattiamo contro qualcosa che non si capisce, qualcosa di invisibilè. Se vuole, il Consiglio federale mi chiami pure». Il ministro della Difesa si dice comunque tranquillo per quanto riguarda la posizione giuridica dell'Inter: «Nessuna conseguenza giuridica né morale può derivare da un'inchiesta dove non c'è possibilità di difesa: c'è stata la prescrizione - osserva - e quindi non esiste un contraddittorio né ci sarà alcuna conseguenza». E un procuratore che va avanti su questa strada, insiste La Russa, «esercita in maniera scorretta il proprio ruolo. Tutta la mia solidarietà va a Moratti. Anche se ha votato per Pisapia...».

tuttosport.com

domenica 3 luglio 2011

Sfida Juve-Real per Aguero. Missione Marotta a Madrid

TORINO, 3 luglio - Ora non bisogna farselo scappare. Sergio Aguero ha iniziato nel modo migliore la Coppa America, per l'Argentina e per sè stesso. Il suo gran gol ha salvato la nazionale albiceleste al debutto con la Bolivia, un gol che è servito anche da spot per le sue qualità, se mai ce ne fosse ancora bisogno. Ecco allora che la Juve è costretta ad accelerare se intende assicurarsi le magie del Kun, visto che la concorrenza è tornata a farsi sotto. Manchester City, Chelsea, ma soprattutto Real Madrid. Tutti grandi club, tutti accomunati da una straordinaria capacità economica. L'insidia più forte sembra essere tornata proprio quella dei madridisti, almeno stando alle notizie che arrivano dalla Spagna. Secondo il "Mundo Deportivo", infatti, Aguero preferirebbe andare alla corte di Mourinho e per questo avrebbe consigliato ai suoi agenti di valutare con calma l'offerta juventina per permettere al Real di sfoltire la rosa e poi fare l'offerta ai rivali cittadini dell'Atletico. In più anche Diego Maradona ha ribadito al genero il consiglio di andare al Real. Senza poi sottovalutare le possibili mosse dei club inglesi.

LA MISSIONE DI MAROTTA - Tutte situazioni che mettono la Juve nella condizione di risolvere in fretta la trattativa con i Colchoneros. Lo snodo chiave sarà la missione della prossima settimana di Beppe Marotta in Spagna. Martedì, o al massimo mercoledì, l'amministratore delegato proverà a stringere definitivamente per il Kun. Certo, lo sforzo economico richiesto è grande. La Juve offre 35 milioni di euro, più eventualmente un giocatore, per ammorbidire la richiesta dell'Atletico che però punta almeno a 40 milioni, visto che la clausola rescissoria è fissata a quota 45. Sotto l'aspetto dell'ingaggio, poi, i bianconeri garantirebbero all'argentino 7,5 milioni a stagione per cinque anni. Visti gli ultimi avvenimenti, difficilmente la Juve potrà ottenere ulteriori sconti dal club del presidente Cerezo che, ovvio, punta a ricavare il massimo dalla cessione del suo campione.

LE ALTERNATIVE POSSIBILI - Restano valide le alternative Giuseppe Rossi (con 30 milioni al Villareal e 4,5 di ingaggio al giocatore l'affare si potrebbe presto chiudere), Tevez e Higuain. Stesso discorso per Mirko Vucinic, l'altro grande obiettivo della Juve: la Roma chiede 18-20 milioni, ma inserendo nella trattativa Marchisio, i bianconeri potrebbero arrivare in fretta al montenegrino. Sul centrocampista si è fatto vivo di nuovo il Milan, ma da Torino ripetono che Marchisio è incedibile. Per la mediana, poi, è sempre forte l'interesse per il cileno Vidal (offerti 10 milioni al Bayer Leverkusen), al pari di Danilo, giovane talento brasiliano del Santos sul quale c'è anche il Milan.

CAPITOLO CESSIONI - C'è poi da sciogliere quello che rischia di diventare il nodo più difficile del mercato bianconero, il capitolo cessioni. In dieci-undici sono sul piede di partenza, da Amauri a Iaquinta, passando per Sissoko e Melo, fino a Tiago, Grygera, Motta, Martinez, Toni, Grosso e un portiere tra Storari e Manninger. La difficoltà a venderli è evidente. Ora però è prioritario non farsi sfuggire Aguero.

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