martedì 10 maggio 2011

Juve, concorso di colpa Ma paga solo Delneri


La gara contro il Chievo ha confermato, semmai ce ne fosse bisogno, che la Juventus è una squadra che pecca di personalità. Lo si è capito dalle buone prestazioni offerte contro le grandi del campionato, dove in un certo senso la squadra di Delneri ha profuso l'entusiasmo della 'piccola'. Non c'è dubbio che una squadra forte dal punto di vista caratteriale, quando affronta le cosidette provinciali con la volontà di vincere, alla fine risolve anche le gare tatticamente più complicate. Invece con il Catania non è stato gestito un doppio vantaggio nei minuti finali, e contro il Chievo si è aggiunta l'aggravante di aver concesso agli avversari anche la grande occasione di vincere. E non è accettabile che si giustifichi la mancata vittoria parlando comunque di maggiori occasioni avute rispetto al Chievo, anche perché non ricordo che una piccola sia andata a giocare in trasferta contro Milan, Inter, Napoli e Roma ed abbia avuto così tante possibilità di far gol.

Il concetto della personalità è stato rimarcato nel dopo partita anche dal direttore generale Marotta. Concetto che non fa una piega. Nel corso della stagione ho sempre detto che Del Piero deve sempre giocare visto il suo carisma, ma anche la presenza del capitano fino all'ultimo momento non è bastata. Chiaro che una situazione del genere avrà pure qualche responsabile. Non per prendere un atteggiamento a tutti i costi salomonico, ma parlerei di concorso di colpa.

Le responsabilità del tecnico sono enormi, ma pensiamo anche alla campagna acquisti della società, ai giocatori che con il Chievo non erano in campo: Martinez (12 milioni), Bonucci (15 milioni), Krasic (15 milioni). Il serbo dopo un inizio incoraggiante è diventato un oggetto misterioso, incapace di prendere per mano la squadra. E poi ancora: Grosso escluso dalla rosa e poi ridiventato titolare indispensabile, Motta che dopo esperienze non felicissime con Udinese e Roma è un perno della difesa. Ripeto, è un concorso di colpa. Da tempo sostengo che Marotta e Delneri dopo un anno non andrebbero messi in discussione, sono uomini intelligenti che avranno fatto tesoro dei propri errori. Una grande squadra non può cambiare, prendo atto però che Delneri il prossimo anno non sarà più l'allenatore della Juve e di fatto sarà l'unico a pagare.

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