mercoledì 7 settembre 2011

Lazio, Cana salta trasferta Milano

(ANSA) - ROMA - Per l'esordio in campionato contro il Milan a San Siro, il tecnico della Lazio, Edy Reja, non potra' contare sul centrocampista albanese Lorik Cana. L'ex idolo dei tifosi del Marsiglia ha infatti riportato al termine dell'allenamento di ieri una ''lesione di primo grado a carico del muscolo retto femorale della coscia destra''. Lo ha annunciato il club biancoceleste sul proprio sito Internet, al termine degli esami strumentali eseguiti nella Clinica Paideia di Roma. Notizia riportata da: http://www.corriere.it

Calcio: Milan presenta nuovo centrocampo, ecco Aquilani-Nocerino

Milano, 7 set. - (Adnkronos) - Erano il 'Mister X' e l'affare 'Last Minute', ora sono i volti nuovi del centrocampo del Milan. Alberto Aquilani e Antonio Nocerino, presentati oggi dal club rossonero, sono pronti a conquistare sul campo la fiducia dei tifosi. "Sono al Milan da dieci giorni, sono arrivato in un club glorioso, uno dei piu' importanti al mondo. Adesso bisogna partire, con gli allenamenti, le partite, siamo carichi", le parole di Aquilani. "Chiunque vorrebbe far parte del Milan. Milanello e' incredibile, ti offre il cento per cento di tutto. Mi sono accorto in pochi giorni che questa e' davvero una grande famiglia", racconta l'ex giocatore di Liverpool e Juventus, che rifiuta paragoni con Andrea Pirlo, passato al club bianconero: "Sarebbe un paragone sbagliato, siamo diversi. Lui e' grandissimo ed essere accostato a lui e' per me motivo di orgoglio", ammette. Gli obiettivi? "Voglio vincere qualcosa di importante, il mio palmares non e' ricchissimo, inoltre nell'ultima stagione ho giocato 40 partite e ho raggiunto la continuita'. Voglio affermarmi e vivere la mia carriera qui", risponde. Poi, parlando della sua posizione in campo: "Alla Juve ho giocato un po' piu' arretrato, ma in un centrocampo a quattro a rombo posso fare il trequartista o la mezz'ala sinistra. Io mi sento una mezz'ala sinistra al cento per cento". Notizia riporta da: http://www.adnkronos.com

«Quando Moggi fece i complimenti a Collina»

TORINO, 6 settembre - "Collina, in un'intercettazione, afferma che dopo la partita contro la Fiorentina, Moggi lo fermò, abbassò il finestrino e gli fece i complimenti per la direzione di gara nel polemico pareggio per 3 a 3 tra Juventus e il club viola", sono le parole del Dott. Nicola Penta, consulente legale della difesa di Luciano Moggi al processo di Calciopoli raggiunto dai microfoni di Radio Manà Manà Sport, durante la trasmissione ‘Stile Juventus’. "Nonostante gli episodi negativi in quella partita Moggi fece i complimenti a Collina per il difficile arbitraggio. I dirigenti della Juventus non erano quelli che, come alcuni hanno raccontato, chiudevano gli arbitri negli spogliatoi", prosegue il Dott. Penta. "Siamo in prossimità dell’arringa difensiva e non posso svelare le cose che diremo il 27 settembre prossimo. La sentenza Santulli condanna, al punto 3, i dirigenti della Juve sanzionando le, così dette, cattive abitudini ma non era così. C’è una telefonata tra Collina e Bergamo, dopo Juventus-Fiorentina 3 a 3 che lo dimostra. In una delle partite indagate, i bianconeri si trovarono 3 volte in svantaggio, ma riescono a recuperare": questa la rivelazione del Dott. Penta che fa riferimento al presunto gol-fantasma di Cannavaro di cui anche le immagini tv non hanno sciolto i dubbi. Notizia riportata da: http://www.tuttosport.com
Dopo un agosto dominato dal dualismo divenuto rivalità tra il capitano della Roma, Francesco Totti, e il nuovo tecnico Luis Enrique sembrerebbe arrivata l’ora della tregua. La stella giallorossa aveva assistito alle polemiche e ai veleni senza intervenire e lasciando che la querelle fosse più mediatica che reale. Infatti non aveva ancora rilasciato dichiarazioni dopo la famosa sostituzione nei preliminari di Europa League. Invece oggi, a pochi giorni dall’esordio in campionato della squadra, il numero 10 romanista si è espresso attraverso il suo blog IL MESSAGGIO DI TOTTI. “Finalmente la rosa è al completo col rientro dei nazionali e potremo iniziare a giocare. Avremo tanti calciatori nuovi e tutti quanti noi dovremo stringerci attorno al nuovo allenatore, alla squadra e alla società per partire nella maniera migliore”. Con queste parole Totti cancella o perlomeno sgonfia la frattura creatasi tra lui e Luis Enrique sbandierando a gran voce il sostegno che il tecnico asturiano deve ricevere da tutto l’ambiente. E questo perchè “domenica ha inizio un nuovo campionato (…) e come sempre ho fatto mi auguro che quest’annata sportiva regali grandi soddisfazioni ai tifosi” scrive ancora il capitano. Totti vuole pure sottolineare come la sua fede giallorossa sia al di sopra di tutto dicendo che bisognerà essere coesi “con un unico obiettivo, la Roma, di cui proprio io sono il primo tifoso”. E proprio ai tifosi rivolge un invito particolare esortandoli a partecipare attivamente all’avventura della nuova stagione: “vi aspettiamo tutti allo stadio per sostenerci come avete sempre fatto, e sono certo che riusciremo a farvi gioire”. L’attaccante della Roma vorrebbe cominciare a far gioire i supporters proprio da domenica prossima contro il Cagliari, squadra da non sottovalutare anche perchè ”lo scorso anno all’Olimpico Ficcadenti ci mise in difficoltà con il Cesena.” Totti conclude il testo con uno slogan molto significativo che riassume tutti i concetti, inclusa la ricucitura col tecnico, che voleva esprimere nel messaggio: < em>“dovremo concentrarci al massimo: uniti per la Roma”. Notizia riportata da: http://www.ilpallonaro.com

Del Piero, 4 stadi in 18 anni "Ma questo è rivoluzionario"

"Comunale, vecchio Delle Alpi, Olimpico e il nuovo stadio: quattro stadi in 18 anni. E' probabilmente il record più imbattibile di tutti, quindi simpatico, ma meraviglioso allo stesso tempo, perché ho potuto assaporare in quattro stadi, lo farò nel quarto tra poco, emozioni che nel tempo sono cambiate, ma hanno sempre dei punti di riferimento molto fermi". A parlare a Sky è il testimone per eccellenza: il capitano della Juventus Alessandro Del Piero, in vista dell'inaugurazione del nuovo stadio della società bianconera, in programma domani sera. STADI E LEGGENDE — "Soprattutto, ho potuto calcare dei campi che hanno visto giocare tantissimi grandi giocatori quindi, trarre energia da quello, è bellissimo", racconta il fucoriclasse. "Quando tre anni fa John Elkann mi ha dato il pallone, che a sua volta gli era stato regalato dall'Avvocato, pensavo che l'avrei riconsegnato nel nuovo stadio, da giocatore? Ci speravo, in quel momento lo conservavo con orgoglio, ma sapevo che era un passamano". Spiega Del Piero: "Che effetto mi fa rispetto al vecchio Delle Alpi, che è lo stadio dove ho vinto e segnato di più? Si tratta di un piacevole trait d'union, tra quello che è stato il Delle Alpi, uno stadio comunque vincente, molto vincente, per me e per la Juventus, e questo, che ci auguriamo abbia gli stessi successi, se non di più". ANNO VINCENTE — L'impatto con la nuova struttura è emozionante. I primi posti sono infatti a 7 metri dal campo. "E' una rivoluzione culturale, sicuramente, è una rivoluzione del mondo calcistico, è un passo delicato, importante, coraggioso. Partirei da queste tre cose, per far sì che diventi una normale attualità per il calcio e gli stadi italiani. Ho preparato una maglietta per celebrare l'evento dei quattro stadi - rivela Del Piero - sarà una maglietta simpatica che regalerò ad amici, parenti, a chi in questi anni mi ha accompagnato in questi quattro stadi. Come immagino il mio ultimo anno alla Juventus? Vincente, non vedo alternative". IN TV — Collegamento su Sky a partire dalle 19 con un ampio prepartita, poi cerimonia inaugurale dalle 20 e alle 21.30 il fischio d'inizio di Juve-Notts County. La cerimonia di inaugurazione sarà trasmessa integralmente su Cielo (canale 126 di Sky; canale 26 Digitale Terrestre Free) a partire dalle 21. Gasport Notizia riportata da: v

martedì 6 settembre 2011

Pescara, Zeman non la manda giu': "In B arbitri non all'altezza"

Pescara, Zeman non la manda giu': "In B arbitri non all'altezza". Adriatici "maltrattati" a Modena dall'inguardabile esordiente Viti: "Sono prevenuto? E' il campo che parla - ha detto il boemo ancora infuriato a due giorni dal ko del Braglia -. Credo che tutti abbiano visto quello che e' accaduto. Gli arbitri possono sbagliare, cosi' come i giocatori, ma quando gli errori sono solo da una parte, il discorso cambia". Qualcuno potrebbe pensare che la sua indole di strenuo oppositore del sistema lo renda un bersaglio scontato delle giacchette nere: "Non dico questo - smentisce -. Giudico pero' i fatti e quello che succede in campo. L'anno scorso a Foggia di cose strane ne sono successe diverse". Notizia riportata da: http://it.eurosport.yahoo.com

Under, spettacolo in Ungheria Si vola con Gabbiadini: 3-0

A cosa serve un anno di amichevoli? Beh, ad arrivare preparati agli impegni ufficiali. La Under 21 di Ciro Ferrara debutta nell'inseguimento all'Europeo 2013 con una bella prestazione in Ungheria: dopo un anno di test gli azzurrini vincono al primo impegno vero, con una doppietta di Gabbiadini e un gol di Borini, bottino quasi misero per la quantità di occasioni create, specie nel primo tempo. UNGHERESI CANCELLATI — Nonostante l'assenza del faro Fabbrini e la scelta di Ferrara di rinunciare a D'Alessandro (fin qui ala destra titolare, mandato in tribuna) e a Paloschi, sostituito alla grande dall'atalantino Gabbiadini, si vede subito che questa Under ha gioco e chimica rodati. Prende subito possesso del pallone, si dimentica delle presunta miglior forma degli ungheresi (il campionato è già alla settima giornata), imbriglia il pennellone Futacs e non soffre il rifinitore Gosztonyi. Il 4-4-2 di Ferrara vede costanti sovrapposizioni degli esterni, e soprattutto costruisce tantissime occasioni grazie alla buona intesa fra Borini e Gabbiadini. Il limite, per 45 minuti, è la mira sotto porta, visto che l'atalantino si mangia un paio di gol, mentre Borini è fermato dall'incrocio dei pali. Poi ci pensa Gulacsi, portiere di proprietà del Liverpool, ora in prestito all'Hull, a dire di no ai nostri. I GOL — Il fortino resiste fino a inizio ripresa, quando Santon spezza in due la difesa partendo da destra e convergendo al centro fino al limite: da lì pesca il "nuovo" Florenzi in area a sinistra che piazza il cross morbido per la testa di Gabbiadini. Quest'ultimo poi porterà a sei i suoi centri durante la gestione Ferrara con un tiro secco da limite dopo una ribattuta corta della difesa al 21'. Al 37' arriva la sentenza in contropiede, con Destro lanciato in contropiede, che vince il "contrasto" col portiere e serve al romanista Borini una pala solo da spingere dentro. TUTTI PROMOSSI — Primi tre punti nel girone quindi per gli azzurri, che ora tornerà in campo ad ottobre in Liechtenstein. E soprattutto segnali positivi per Ferrara: il portiere Pinsoglio ha dovuto compiere un solo vero intervento, ben protetto da Caldirola e Capuano, mentre Santon e Crescenzi hanno scorrazzato lungo la rispettiva fascia. In mezzo promossi gli esterni Saponara e Florenzi, mentre i centrali Marrone e Rossi hanno fatto diga e gestito bene il gioco. Davanti, considerato che Destro è letale nei pochi minuti giocati, che Paloschi entra solo nel finale e che Macheda è addirittura a casa, c'è parecchio materiale. Valerio Clari Notizia riportata da: http://www.gazzetta.it

Italia, la sera della verità

Se davvero questa sera allo stadio di Firenze ci saranno 15 mila persone, io mi accontento: è tanta roba. Ma purtroppo della Nazionale ci si ricorda solo nelle occasioni importanti, io vorrei più calore attorno all'Italia e che tutti si ricordassero che hanno indosso la maglia azzurra". Parole di Cesare Prandelli, a poche ore dalla partita con la Slovenia, che può qualificare matematicamente l'Italia agli Europei del 2012. balotelli — Poi il c.t. approfondisce parla di Balotelli: "Con lui c'è stato un confronto costruttivo, ora tutti aspettano il suo salto. Più buono, più ingenuo e più immaturo? Mario è un buono, l'ingenuità fa parte dei suoi anni". progetto e altro — Prandelli ha poi ribadito la fiducia nel suo progetto "Sono certo che riusciremmo a conciliare gioco e risultati perché lo vogliono i ragazzi: vincerò questa scommessa" e affrontato argomenti extra Nazionale. "Ho avuto la fortuna di allenare per un paio di mesi Totti. La situazione ora è molto delicata, ma in quei mesi ho capito che lui ha la Roma nel cuore: non è un giocatore pigro né distaccato". Poi la crisi economica. "Sono preoccupato, ovviamente, siamo in un tunnel. Dal nostro osservatorio privilegiato dobbiamo guardare chi sta peggio di noi, perché noi abbiamo la fortuna che con il nostro lavoro possiamo distrarci dai problemi e dalle preoccupazioni". Gasport Notizia riportata da: http://www.gazzetta.it

Calcio: Socrates ricoverato in ospedale in gravi condizioni

(Teleborsa) - Roma, 6 set - Sono gravi le condizioni di salute dell'ex calciatore brasiliano Socrates. L'ex capitano della squadra carioca è stato nuovamente ricoverato in terapia intensiva all'ospedale Albert Einstein di San Paolo per un'emorragia allo stomaco. A darne notizia i media locali che riferiscono che Socrates, 57 anni era già stato in ospedale con la stessa diagnosi solo dieci giorni fa. Mito del Corinthians, la squadra di San Paolo, Socrates e' stato il capitano della nazionale brasiliana ai Mondiali del 1982 e del 1986. Italia, ha vestito la maglia della Fiorentina.

Juventus Stadium alza il sipario, giovedì inaugurazione

(Teleborsa) - Roma, 6 set - E' stato presentato oggi, come da copione, lo Juventus Stadium, che verrà inaugurato giovedì prossimo. Il nuovo stadio futuristico di Torino aprirà i battenti al club bianco-nero con una partita amichevole. Lo Stadio, per il quale si stanno ultimando gli ultimi dettagli, insegna compresa, è stato presentato oggi dal suo direttore Francesco Gianello, accompagnato dal direttore commerciale Francesco Calvo e dal Presidente di K-events Marco Balich. Le novità riguardano la conformazione, che privilegia l'avvicinamento delle tribune in luogo delle curve, ed il sofisticato sistema di sicurezza di cui è dotato il nuovo stadio. Inoltre, lo stadio diventa un vero e proprio ambiente di svago, con molteplici aree di ristori e zone dedicate all'ospitalità dei tifosi. Una concezione tutta britannica, che vota questo spazio allo sport ed al tempo libero. Ma lo Juventus Stadium è anche il trionfo del Made in Italy, con alcune delle più note firme tricolore. Gli interni sono stati curati da Pininfarina, mentre l'esterno è stato disegnato da Giugiaro. L'investimento per il nuovo stadio è stimato in circa 105 milioni di euro, mentre i posti a sedere si contano in 41 mila.

lunedì 5 settembre 2011

Balotelli stella in carcere. Ai detenuti: «Non mollate»

FIRENZE, 5 settembre - Racconta la già lunga aneddotica di "balotellate" che un giorno SuperMario si tolse lo sfizio di entrare con la sua auto in un carcere femminile, con una candida spiegazione: «Volevo vedere come era». A distanza di qualche tempo, il giovane attaccante dell'Italia ha soddisfatto definitivamente la sua curiosità. E si è scoperto superstar anche tra i 200 detenuti del carcere fiorentino di Sollicciano, nella giornata particolare della prima visita di una delegazione azzurra a un istituto di detenzione. Pochi minuti per ribaltare il mondo, e mettere al centro dell'attenzione chi è dentro a scontare i propri errori, invece di chi sta fuori a giocare. «Mi hanno chiesto di venire, ho accettato subito, per me è un esperienza e un onore. Quel che vi dico è non mollate, tutti hanno un'occasione nella vita», il messaggio di Balotelli. Breve e intenso, il piccolo bagno di folla tra tifosi particolari ha trasformato per una volta persino Prandelli e Buffon in comparse di pregio. Applausi per tutti e tre, certo, e ancor prima per Gigi Riva, che col viola Gamberini aveva intrattenuto i detenuti con domande e risposte in attesa della fine dell'allenamento e dell'arrivo del trio («mandateci i giocatori del Calcioscommesse», la provocazione di un carcerato, «io con quelle cose non ho nulla a che fare», la risposta di Riva). LE RICHIESTE DEI DETENUTI - Poi, una volta giunti il ct e il capitano della Nazionale, il loro è stato un cameo di lusso di fronte all'entusiasmo scatenato dall'attaccante "coloured", l'unico alla prima esperienza assoluta del genere. Abbracci, richieste di autografi, un vero e proprio assalto prima di salire sul palco della sala cinema. «Torna in Italia», gridava qualcuno a Balotelli; lui, a una delle 15 detenute, africana anche lei, che chiedeva come facesse a reggere la pressione dei media replicava col sorriso: «Sono stato un po' all'Inter, poi non ce l'ho più fatta e sono andato all'estero...». Per un quarto d'ora, insomma, i detenuti hanno messo da parte problemi e dolori. Quelli esposti con lunghe lamentele sulle condizioni di vita in un'ora a tratti anche tesa con Riva e Oreste Cacurri, direttore di un carcere costruito nell'83 per 350 persone e ora affollato di mille condannati per ogni tipo di reato, esclusi quelli di mafia e pedofilia. Al 70% africani, tra i 200 fortunati che hanno inneggiato alla battaglia di Pannella e ottenuto la promessa del rifacimento del campo di calcio, uno ha alzato il dito: «Sono il cugino di Christian Maggio, posso chiedervi di salutarlo?». Istanza accolta. L'OCCASIONE DELLA VITA - Ancor più in secondo piano, d'altra parte, sono passati i piccoli problemi azzurri. A cominciare dal caso Balotelli: «Mario, è vero che vai in campo con l'Ipad?», la prima domanda rivoltagli. «In riscaldamento, non in panchina», ha replicato col sorriso il giocatore. Tra lui e Prandelli è apparsa evidente l'intesa, anche se ieri il ct gli ha lanciato chiaro il messaggio: cerca di evitare atteggiamenti di finta indolenza, dacci sotto perché il futuro è tuo. «Gigi, diglielo tu che ci hai messo due anni per diventar titolare...», l'ironia sottovoce del ct a Buffon che raccontava del suo curriculum azzurro, prima di consigliare a un detenuto depresso di «prendere coscienza che è una malattia, non avere paura delle tue fragilità, e capire che se vuoi la sconfiggi». Ma quel quarto d'ora è volato via a parlare quasi solo di calcio, in un entusiasmo difficile da contenere anche per le guardie carcerarie. «I giovani? Mario è un esempio - ha chiuso Prandelli - ha 21 anni. Dipende molto da lui». A suo modo, anche Balotelli ha l'occasione della vita. Notizia riportata da: http://www.tuttosport.com

Calcio: Contratto, Lega e Aic hanno firmato

Roma, 5 set. - (Adnkronos) - La Lega calcio di Serie A e Assocaciatori hanno firmato il rinnovo del contratto collettivo dei calciatori. La firma e' stata apposta nella sede della Federcalcio da Maurizio Beretta per la Lega di A e da Damiano Tommasi per l'Aic. Il campionato di serie A, la cui prima giornata e' stata rinviata per lo sciopero dei calciatori, comincera' quindi venerdi' sera con l'anticipo del secondo turno Milan-Lazio. Notizia riportata da: http://www.adnkronos.com

domenica 4 settembre 2011

Napoli, è febbre Champions. Onda azzurra in Inghilterra

NAPOLI, 4 settembre - We are in the champions: e adesso che sta per scattare l’ora X, vogliono esserci tutti, ma proprio tutti quelli che possono, nessuno escluso. Manchester City-Na­poli è ormai nel cono di luce, però nella testa c’è già da un pezzo, da quando il centralino di Castelvoltur­no è andato in tilt, da quando le agenzie di viag­gio sono state prese d’assalto, da quando la do­manda è sorta immediata, pra­ticamente nel momento del sorteggio: quan­ti saranno? L’onda anomala in realtà è normalissima e in quella massa travolgente che s’è messa in moto ormai da un bel po’, c’è la Napoli di sem­pre: quella che andò a Liver­pool o anche a Bucarest, quel­la che andò a far visita al Vil­lareal o quella che si spinse sino a Boras, in Svezia, persi­no per i preliminari contro l’Elfsborg, nell’agosto scorso. E’ una febbre che pervade, un virus che impazzisce e che non ha soluzioni terapeutiche, perché quello è lo stadio, quello è il settore riservato e quelli sono i biglietti, duemi-l­asettecento per la precisione, un terzo di quanto - per dedu­zione - ne servirebbero per placare la fame di Champions League d’una città che non aspetta altro. CONTATTI - La lunghissima vi­gilia è (ovviamente) comin­ciata e i rapporti con i club so­no stati avviati sin da Monte­carlo: all’Etihad Stadium, quarantottomila posti, ne han­no conservato uno spicchio per i tifosi partenopei, ma ol­tre quel tetto è complicato spin­gersi, perché pure Mancini ed i suoi figliocci godono di gran seguito e la son­tuosa campagna di rafforzamento della squadra ha fatto lievitare l’interesse di fans che avvertono di essere al centro di una favola calci­stica da assaporare intera­mente. La missione «impossi­bile » di strappare qualche seggiolino in più è già stata in­serita tra le avances priorita­rie da presentare al Manche­ster City ma le difficoltà sono intuibili e il tetto stabilito sembra - allo stato - invalica­bile. Notizia riportata da: http://www.corrieredellosport.it

Lazio, l'arma in più per Reja si chiama Miroslav Klose

ROMA, 4 settembre - Il grillo parlante è Pa­squalino Foggia: le cose di Roma, della Lazio, dell’ambiente bian­coceleste le sa bene, lui. E quan­do ieri a Radio Manà Manà gli hanno chiesto - dal nuovo osser­vatorio di Bogliasco - che ne pen­sasse dell’addio di Zarate ha cen­trato il problema: «Reja s’è fatto carico di una grande responsabi­lità, mandare via uno come Mau­rito non è semplice. La scelta di cedere Zarate è stata della so­cietà e dell’allenatore. Mauro li­tigava con i compagni e non era ben visto dallo spogliatoio? Sono tutte cavolate. Tutti gli volevano bene, è un ragazzo serio e io ave­vo un ottimo rapporto con lui. La Lazio perde tanto senza di lui. Il rapporto di Zarate con Reja? Si è già detto tutto anche se ora per il mister non è semplice. Klose, però, è un giocatore vero, ma per me il più forte di tutti rimane Rocchi. Davanti sono messi mol­to bene». CHE RISCHIO - Centrato il pro­blema e la risorsa per risolverlo: Edy Reja comincia questo cam­pionato con un fardello pesante, con una certa solitudine. Perché lo stadio, da quando - 53 gare e 90 punti fa, una media di 1,7 a partita: roba da Champions - l’al­lenatore nato nel Regno d’Italia 66 anni fa ha cominciato a guida­re la Lazio, ha sempre amoreg­giato con Maurito e fischiato spesso e volentieri con l’allenato­re. Qualche settimana fa lo stri­scione della curva nord a soste­gno, dopo fischi agostani: ma l’i­dea di Zarate lontano da Formel­lo non era ancora un progetto, men che meno una realtà a stri­sce nerazzurre. LA SOLUZIONE - La solitudine di Reja può divenire un problema, forse l’unico vero problema per una squadra che s’è rafforzata soprattutto in attacco con Cissè, Klose e il recupero di Rocchi. Ma tra i nuovi il compagno di viaggio ideale per alleviare quella solitu­dine che allo stadio Olimpico sarà sentita in modo particolare ce l’ha: Miroslav Klose. Un altro gol (e un assist) in Nazionale, per il polacco di Germania: rete nu­mero 62 con la maglia dei bian­chi, inseguimento che prosegue al mito di Gerd Muller (68 gol in 62 presenze). La rete all’Austria (e martedì proverà a replicare contro la Turchia), con palla sfio­rata su tiro di Ozil, apre la go­leada, ma soprattutto fa da gero­vital a Klose. Coi suoi gol, con gli assist ( specialità scoperta a For­mello, ma bagaglio essenziale per questo "Inzaghi" tedesco molto più altruista) può far di­menticare l’addio di Zarate, che ieri per voce del suo amico- pig­maglione, Luis Ruzzi, ha fatto sapere che «se fosse stato per lui, sarebbe rimasto a vita in bianco­celeste». Notizia riporta da: http://www.tuttosport.com

"Difesa impenetrabile Nesta e Cannavaro lontani"

FIRENZE - Lo striminzito 1-0 con cui l'Italia ha archiviato la pratica Far Oer compiendo di fatto un ulteriore passo avanti verso le qualificazione agli Europei del 2012, non hanno scoraggiato la compagine azzurra rientrata in Italia per preparare al meglio l'impegno con la Slovenia, che potrebbe dare agli uomini di Prandelli la matematica certezza della rassegna continentale. Ne è consapevole Andrea Ranocchia, 23 anni e destinato a diventare una colonna della nazionale futura. "Volevamo arrivare alla qualificazione il prima possibile e siamo sulla buona strada - attacca Ranocchia - Per l'incontro con la Slovenia saremo quindi caricati al punto giusto. Sicuramente i nostri avversari verranno qua per vincere. Finora stiamo facendo molto bene, fa piacere aver subito un solo gol, ma per arrivare alla difesa dei Nesta, dei Cannavaro e dei Materazzi ci vorrà tempo - spiega il nerazzurro - ma siamo giovani e possiamo migliorare. In questo ricambio generazionale ci sono passate tutte le squadre". DIFESA IMPENETRABILE - "Per l'incontro con la Slovenia saremo quindi caricati al punto giusto - afferma Ranocchia -. Sicuramente i nostri avversari verranno qua per vincere. Sì, certamente troveremo più spazi di gioco rispetto al match con le Far Oer quando abbiamo trovato una squadra tutta ammucchiata dietro. Da parte nostra, dovremo mettere in mostra dei miglioramenti ed esprimere un gioco più ordinato e più veloce". A giudizio del difensore nerazzurro è il CT Cesare Prandelli una delle chiavi di questo cammino finora trionfale dell'Italia nel girone di qualificazione. "Prandelli ti insegna sempre ad avere certi valori sia dentro che fuori dal campo - continua Ranocchia - e questo è importantissimo perché noi rappresentiamo l'Italia e quindi dobbiamo dare il buon esempio. Personalmente mi ha insegnato l'ordine, inteso sia dal punto di vista tattico che da quello della disciplina mentale, sia negli allenamenti che nelle partite". IL BARCA E' L'ESEMPIO - Un ordine che sta dando buoni frutti soprattutto sul piano difensivo, dove l'Italia in sette gara è apparsa letteralmente una saracinesca per gli attaccanti avversari. "Da parte mia non ho difficoltà ad adattarmi alla difesa a 4 dell'Italia rispetto alla difesa 3 che viene applicata all'Inter. Come difesa qui in Nazionale siamo molto uniti". Unicità che sembra far rima con identità. Se sabato Prandelli aveva chiarito sui paragoni con il Barcellona, anche Ranocchia si schiera con il pensiero del tecnico ma non può esimersi dall'ammirare il gioco dei blaugrana. "E' bello vedere giocare il Barca - ammette - molte squadre in Europa si ispirano al loro modello. Credo che siano unici se pensiamo che i tre finalisti dell'ultimo Pallone d'Oro era tutti giocatori del Barcellona. Sì, credo che il loro sia un modello esportabile, ma per raggiungerlo dobbiamo partire dai vivai e dalle squadre giovanili, cosa che in Italia ancora non avviene". CASSANI E IL POSTO DA TITOLARE - Chi spera di scendere in campo contro la Slovenia è Mattia Cassani. "Far parte di questa partita sicuramente è una grande emozione, anche perché esordirò davanti al mio nuovo pubblico. Spero di scendere in campo, di fare un'ottima prestazione, per la nazionale e per farmi apprezzare dai miei nuovi tifosi". Il ballottaggio per una maglia da titolare contro la Slovenia sarà con Christian Maggio. "La sana concorrenza fa bene - ha aggiunto Cassani - Abbiamo caratteristiche differenti con Maggio ed il mister a seconda delle partite deciderà chi impiegare. Nella partita contro la Germania stavo facendo bene, era un test probante, visto l'importanza dell'avversario, mi sono fatto male al flessore della coscia e, anche non volendo, l'ho pagato nel club ed in Nazionale perché poi chi è subentrato, Maggio in questo caso, ha conquistato il mister. L'importante comunque è far parte di questo progetto, esserne parte integrante". EQUILIBRIO NEL GIOCO - La partita contro le Far Oer se da una parte ha lasciato di positivo il risultato, dall'altro ha dato segnali negativi sul gioco. "Abbiamo avuto contro le Far Oer un buonissimo approccio per i primi quindici-venti minuti, fino al gol - ha sottolineato il laterale destro di Borgomanero - Poi come ha detto il mister abbiamo fatto tanto possesso, un po' sterile, finalizzato a sé stesso e non alla finalizzazione e alla conclusione. I nostri due esterni secondo me hanno bene, sicuramente abbiamo cercato molto la percussione centrale, ma loro si sono chiusi bene ed era difficile penetrare. Prendiamo pochi gol, questo è positivo ed è così che si costruiscono grandi successi, dimostrando ciò anche contro grandi nazionali. Siamo una squadra votata all'equilibrio pur con la partecipazione dei vari singoli. Contro la Slovenia dovremmo avere un buon approccio e non foga di dover chiudere la qualificazione a tutti i costi qui". Notizia riportata da: http://www.repubblica.it

Cassani: «Spero di poter giocare a Firenze»

FIRENZE, 4 settembre - Il difensore Mattia Cassani non ha ancora disputato una gara ufficiale con la maglia della Fiorentina, ma martedì prossimo potrebbe giocare subito titolare nell'Italia di Prandelli al Franchi di Firenze, lo stadio del suo nuovo pubblico. Lui ci crede: «Spero di essere titolare martedì contro la Slovenia. Sarà una grande emozione esordire davanti al mio nuovo pubblico, benchè con la maglia azzurra. Spero di giocare e di fare una grande prestazione per l'Italia e di farmi apprezzare dai miei nuovi tifosi». «Contro la Slovenia dovremo giocare con il giusto approccio. Non bisognerà farsi prendere dalla foga di chiudere il discorso qualificazione contro di loro», dice Cassani. Quanto alla rivalità con Maggio, afferma il neo-acquisto della Fiorentina, «la sana concorrenza fa bene a tutti. Il mister sceglierà in base all'avversario, anche perchè abbiamo caratteristiche differenti». Cassani è difensore in un'Italia che ha subito un solo gol finora nelle qualificazioni all'Europeo 2012. «È un dato di fatto - osserva il neo-acquisto della Fiorentina -. Su queste basi si costruiscono grandi successi. Siamo una squadra votata all'equilibrio, quello che ci chiede il mister». Sul rendimento contro le Far Oer, aggiunge: «Prandelli si aspettava di più dagli esterni? Si sono comportati bene, anche perchè cercavamo soprattutto le percussioni centrali. Forse dovevamo sfruttare meglio qualche tiro dalla lunga distanza». Si gioca a Firenze e Cassani valuta anche la sua nuova squadra in vista del campionato di A. «Aver tenuto giocatori come Gilardino, Montolivo e Vargas è una cosa molto importante - afferma -. Sono valore aggiunto perchè sono grandi giocatori e non saranno mai un problema. I casi Gilardino e Montolivo? Di qualcosa abbiamo parlato ma chiuso il mercato la testa sarà alla Fiorentina e al campo». E ancora, su Jovetic: «Ho fatto con lui un paio di allenamenti: da come gioca il pallone è veramente un fenomeno». Poi rivela che «a giugno ero vicino alla Lazio, ma poi ho scelto la Fiorentina».

Cadono Pescara e Sassuolo Il Brescia va ed è super Samp

Nel secondo anticipo della terza giornata il Brescia piega l'Empoli per 2-1 confermando il suo buon avvio di campionato. Nel pomeriggio le altre partite, stasera il posticipo tra Toro e Varese. BRESCIA-EMPOLI 2-1 — . "Quando nasce un amore", cantava Anna Oxa. A Brescia l'amore è rinato. Tra la squadra e il pubblico. Il merito è di Giuseppe Scienza e dei suoi ragazzi che, dopo il Vicenza, annichiliscono in casa anche l'Empoli con la stessa formula. Due reti, una nel primo tempo e una nel secondo, sempre a opera del tandem offensivo Jonathas-Feczesin. Almeno per un'ora, Brescia primo da solo in testa alla classifica. Non male, per un gruppo smantellato dal mercato dopo la retrocessione del maggio scorso. La Scienza band gioca a calcio. Tocchi di prima, tanta qualità anche se la difesa, senza Zoboli, trema all'8' quando Tavano viene fermato in uscita da Leali. L'Empoli cresce attorno al quarto d'ora, una punizione dell'ex Livorno termina fuori di poco ma i padroni di casa passano al 18': Jonathas si procura un rigore per fallo (ingenuo) di Tonelli e lo trasforma. Timida reazione dei toscani, il Brescia cresce trascinato da un Juan Antonio in giornata di grazia. L'argentino pesca Jonathas al 31' (fuori di testa), sfiora il 2-0 al 34'. Poi perde un pallone a centrocampo e innesca il contropiede di Tavano, che tuttavia calcia fuori da buona posizione. Sempre lui, Juan Antonio, nella ripresa decide di chiudere la questione dopo 8 minuti. L'ex del River Plate parte dalla trequarti, semina avversari come birilli e serve al centro Feczesin per il più facile degli appoggi in rete. La gara sembra chiudersi qui, invece si riapre all'improvviso nel finale. Magli, difensore classe 91 all'esordio da titolare, ha un violento scontro aereo con Cesaretti e ha la peggio: deve uscire, entra a freddo Zoboli e l'Empoli ne approfitta subito con Tavano. I cinque minuti di recupero sono lunghissimi, Leali almeno in due circostanze trema ma al triplice fischio è legittima l'esultanza del Rigamonti. Il pubblico bresciano ritrova la testa, soprattutto ritrova una squadra. Fatta di ragazzi con tanto entusiasmo. In tempi di crisi, non è poco. (Luca Bertelli) ASCOLI-VICENZA 1-1 — Primo punto per il Vicenza che ferma la rincorsa dell’Ascoli ancora sotto quota zero a causa della penalizzazione. Risultato giusto in un match condizionato dal caldo afoso. Nell’Ascoli manca il camerunese Parfait, impegnato con la nazionale. In campo fin dall’inizio Beretta, panchina per gli ultimi arrivati, Boniperti, Vitiello e Tamburini. Nel Vicenza Baldini piazza Misuraca alle spalle di Abbruscato e Alemao; esordio in difesa di Augustyn. La partita stenta a decollare; molti errori da una parte e dall’altra con entrambe le squadre che faticano a trovare spazi nella metà campo avversaria. Nei primi venti minuti il Vicenza reclama per un fallo di mano in area ascolana di Ciofani (12’) giudicato involontario e al 20’ finisce alto un colpo di testa di Augustyn. Guadagna metri l’Ascoli, ma a segnare è il Vicenza. Al 36’ Misuraca sulla destra supera facilmente Ciofani, cross sottoporta dove Abbruscato, in sospetto fuorigioco, insacca. Reazione rabbiosa dell’Ascoli e parata spettacolo di Frison al 39’ su colpo di testa di Beretta a botta sicura. Squadre al riposo con i biancorossi in vantaggio per 1-0 e ripresa che si apre con Romeo al posto di Beretta. Ed è proprio il nuovo entrato a pareggiare al 5’ su calcio di rigore concesso per un netto fallo di mano in area vicentina di Paro. L’1-1 galvanizza i padroni di casa ora più incisivi. Romeo mette di testa al lato all’11’ un cross di Papa Waigo, più intraprendente che nella prima frazione. Stessi protagonisti e stesso esito al 17’. Nel frattempo Baldini aveva messo in campo Paolucci per Alemao e Castori Vitiello per Pederzoli. Abbruscato al 32’ grazia l’Ascoli mettendo incredibilmente al lato solo davanti a Guarna. Il caldo taglia le gambe alle due squadre che non riescono più ad affondare. Finisce 1-1. (Peppe Ercoli) BARI-ALBINOLEFFE 2-3 — L’Albinoleffe sbanca il San Nicola, grazie ad un secondo tempo di assoluto livello. Al Bari non basta la buona volontà ed un lusinghiero primo tempo. Troppi gli errori, sia in fase difensiva che in prima linea. Gli uomini di Torrente fanno la partita. Dopo 2’ potrebbero passare: su angolo di Bogliacino, Cocco tocca di testa e colpisce il palo della sua porta. Il Bari insiste, crea apprensione nella difesa bergamasca con De Paula (15’) e Borghese (16’). L’occasione più ghiotta capita a Forestieri al 27’, ma l’argentino manda alle stelle da pochi passi. Quattro minuti più tardi il Bari sblocca il risultato con un gioiello di De Paula che riceve da Donati e batte Tomasig con un gran sinistro. Immediata la reazione dell’AlbinoLeffe: Cocco di testa (complice l’uscita a vuoto di Lamanna) sfiora il palo. Sul finire del primo tempo Marotta fallisce il raddoppio, su cross dalla destra di De Falco. In avvio di ripresa entra Foglio e cambia il match. L’AlbinoLeffe sfiora il pari con Girasole ed Hatemaj, poi rischia di subire il raddoppio dei pugliesi da Forestieri. Ma la squadra di Fortunato è un’altra, rispetto al primo tempo. Al 16’ Palazzino concede un rigore agli ospiti, dopo pasticcio di Donati e 2’ di discussione. Cocco trasforma. Il Bari resta intontito e subisce ancora: Foglio imventa sulla sinistra e Cissè infila Lamanna. Lo stesso Foglio potrebbe fare tris al 34’. Ci pensa Girasole al 43’, approfittando di un Bari ormai scoperto nelle retrovie. Serve solo da consolzione amara la doppietta di De Paula in pieno recupero. (franco cirici) CITTADELLA-PADOVA 1-4 — Sblocca il risultato per il Padova al 17' Cuffa, sfruttando un'indecisione della difesa su calcio d'angolo e mettendo dentro da pochi passi. Al 22' il pari di Gasparetto con una torsione di testa su cui Pelizzoli respinge, ma a giudizio dell'arbitro quando la palla aveva già oltrepassato la linea di porta. Ancora Padova che va in vantaggio nel finale di tempo: va via Legati sulla destra, alla fine palla in mezzo su cui si avventa Ruopolo e mette dentro. E nella ripresa al 23' è ancora Cuffa a mettere dentro di testa su azione di corner. Ritocca a Ruopolo al 37', di testa su punizione dalòla sinistra di Marcolini. CROTONE-JUVE STABIA 0-0 — Primo tempo avaro di emozioni, ripresa che vede il Crotone in affanno con la Juve Stabia ma il risultato non si sblocca. IVORNO-NOCERINA 0-2 — Con le reti firmate nella ripresa da Farias e Castaldo, la Nocerina espugna l'Armando Picchi di Livorno e festeggia la prima vittoria in campionato. Il risultato, tuttavia, è severo per i padroni di casa. Il pari avrebbe rispecchiato più fedelmente l'andamento di una gara gradevole, giocata (almeno fino a metà ripresa) su buoni ritmi dalle due formazioni. I toscani, alla prima sconfitta del torneo, sono parsi poco concreti e recriminano per un possibile rigore non assegnato al 5' per un intervento di Negro su Paulinho. Il Livorno (che, sempre nel primo tempo ha colpito una traversa) si presenta con il consueto 4-2-3-1, la Nocerina si affida al solito spregiudicato 3-4-3. Primi minuti divertenti, con i campani subito spavaldi, abili nel possesso palla. Al 4' De Liguori serve di testa Farias, che di prima intenzione spara sul primo palo: Mazzoni di piede manda in corner. Sul rovesciamento di fronte, difesa ospite disattenta: Paulinho si invola e viene fermato, all'interno dell'area, con un intervento ruvido più che sospetto, da Negro. Il Livorno reclama inutilmente rigore ed espulsione per fallo da ultimo uomo. Al 6' Dionisi chiama Gori ad una non facile parata. Al 34' su punizione di Paulinho, ancora Gori respinge di pugno. Al 39' Negro da posizione angolata sulla sinistra prova a mezza altezza: Mazzoni respinge. Al 43' su lungo cross dalla sinistra, testa di Perticone e palla che incoccia sulla traversa. Sulla respinta lo stesso Perticone e Paulinho non trovano il tempo per la battuta vincente. Al 46' grande parata di Mazzoni, su pericolosissima incornata di Pomante. In avvio di ripresa, il Livorno passa al 4-3-1-2, con Belingheri dietro al tandem Paulinho-Dionisi. Nella Nocerina, nei primi minuti del secondo tempo, fuori Negro e Bruno, dentro Catania e Marsili. Al 15', ospiti in vantaggio. Catania fa filtrare un pallone al bacio a Farias che brucia in velocità i centrali amaranto e, dall'interno dell'area tocca di prima intenzione, superando l'incolpevole Mazzoni. Un gran gol. Il Livorno (con Siligardi subentrato a Barone) fatica ad organizzare una buone reazione. Al 45' Gori blocca su conclusione di Belingheri. La Nocerina non ricorre alle barricate e al 93' raddoppia. Livorno tutto proteso in attacco, contropiede micidiale degli ospiti, con cross dalla sinistra per Castaldo, che al volo, di destro, mette il suo preciso diagonale sul secondo angolo. Anche questo un gran gol. Per la Nocerina si tratta di una vittoria che, in serie B, era attesa dai tifosi rossoneri da ben 32 anni...(Fabio Giorgi) MODENA-PESCARA 3-2 — Il vantaggio pescarese è dell'ormai solito Immobile, che stavolta sfodera al 13' una spettacolare semirovesciata in acrobazia. Sette minuti dopo, però, il portiere Anania viene espulso per fallo (dubbio, di mano o in un contrasto) fuori area. Il pari del Modena, dopo il raddoppio sfiorato ancora da Immobile, arriva al 36' con Greco che sfrutta un errore di una difesa molto scoperta e mette dentro. Il Pescara reagisce subito e Insigne colpisce la traversa su assist di Immobile, ma la ripresa si apre cobn un palo dell'emiliano Gilioli. Al 9' rigore negato a Immobile che viene chiaramente sgambettato in area. Torna in vantaggio il Pescara con Insigne, che riprende una respiinta del portiere su tiro di Immobile. Il pari arriva con un colpo di testa di De Vitis (figlio di Totò): 2-2. Poi è Dalla Bona ad affondare gli uomini di Zeman (rimasti in 9 nel frattempo) con un rigore in movimento a inizio recupero. SAMPDORIA-GUBBIO 6-0 — Un lungo monologo blucerchiato. La Samp schianta il Gubbio (alla terza sconfitta consecutiva) con un sei a zero che si commenta da sé e ritrova un successo che mancava al Ferraris dal 13 febbraio scorso. Umbri penalizzati dalle numerose assenze, ma anche dalla doppia espulsione subita nel primo tempo. Un successo nettissimo, che al di là del punteggio ha premiato la maggiore e continua spinta offensiva della squadra di Atzori, subito in gol su rigore con Pozzi (espulso Farina per fallo su Bertani) e, da lì in poi, padrona assoluta del campo. Con un uomo in meno, gli umbri hanno subito poco dopo il raddoppio di Volta, prima che l’espulsione dell’inesperto Maccarrone (doppio giallo) lasciasse il Gubbio in nove e chiudesse di fatto la sfida dopo il tre a zero di Bertani, ancora dal dischetto (fallo di Almici su Pozzi). Un compito proibitivo, quello di recuperare lo svantaggio nella ripresa per gli ospiti, contro una Sampdoria attenta e per nulla disposta a concedere qualcosa. Anzi, la squadra di Atzori ha arrotondato il bottino con le reti di Bertani (in tuffo di testa), Pozzi (con un bel tocco di esterno, doppietta per entrambi) e, alla mezz’ora di Piovaccari, entrato al posto di un eccellente Bertani. Una sola macchia nella festa sampdoriana: i fischi (subito coperti dagli applausi) che una parte del Ferraris ha riservato a Maccarone subito dopo il suo ingresso in campo nel finale (f.g.). VERONA-SASSUOLO 1-0 — Primo tempo combattuto con molto palle gol da entrambe le parti. Tra le altre, quella dell'Emiliano Sansone alla quale rispondono Bjelanovic e Ferrari per il Verona. Nel finale di tempo Rafael sventa miracolosamente sul solito Boakye. Al 2 'rigore (dubbio) per il Verona per presunta trattenuta ai danni di Ferrari: trasforma lo stesso Ferrari. Notizia riportata da: http://www.gazzetta.it

sabato 3 settembre 2011

Amichevoli, Novara-Cesena 2-2

(ANSA) - NOVARA, 3 SET - Prove di serie A per il Novara, che ha ospitato in amichevole il Cesena: e' finita 2-2 ed entrambe le formazioni hanno mostrato di essere pronte per il campionato. Meglio il Cesena nel primo tempo, piu' incisivi nella ripresa i padroni di casa, che comunque denunciano qualche problema difensivo. I gol: al 4' Mutu per il Cesena. Nel secondo tempo dopo 16' e' arrivato il pareggio di Granoche, con un colpo di teta su cross di Gemiti. Poi botta e risposta Mutu-Mazzarani nel giro di un minuto Notizia riportata da: http://www.ansa.it

Il 'signor no' Amauri

TORINO - Qualcuno pensa che passerà alla storia come l'uomo dei 'no', almeno nel mondo del calcio. Si sono fatti avanti davvero in tanti con la Juventus per Amauri, ma l'attaccante sta rifiutando tutte le destinazioni, compresa l'ultima, quella dei turchi del Trabzonspor, che a differenza dei bianconeri disputano la Champions League. AMAURI-TURCHIA, MAROTTA SPERA FINO A LUNEDI' - La telenovela non ha ancora scritto la parola fine in maniera ufficiale (il mercato turco chiude lunedì), ma il procuratore del brasiliano, Giampiero Pocetta, è stato assai chiaro sugli intenti del suo assistito. La voglia di dimostrare il proprio valore, addotta come motivazione dei rifiuti, ovviamente non c'entra: l'unica spiegazione logica è che Amauri punti allo svincolo a gennaio per poi potersi scegliere la destinazione. L'OFFERTA TRIENNALE DEL MARSIGLIA - Il suo contratto con i bianconeri (si sono allenati sabato mattina a Vinovo, ovviamente a ranghi ridotti, senza i vari nazionali), infatti, scade nel giugno 2012, ma le norme Uefa prevedono la rescissione anticipata di sei mesi. Certo, qualcosa ci perderà, perché è difficile pensare che a 32 anni (li compirà il 3 giugno prossimo) qualcuno gli regali un contratto come quello proposto dal Marsiglia di Didier Deschamps (tre anni, di cui uno pagato dalla Juve e due a 2,5 mln all'anno). Però potrebbe sfruttare il costo zero del suo cartellino e quindi lucrare sull'ingaggio, a pieno diritto. BLOCCA I PIANI DEL CLUB, SARA' FUORI ROSA - Due dati sono certi: la Juventus, tra costo del cartellino (si sarebbe accontentata di 5-6 milioni) e un anno di ingaggio (3,8), perde circa 10 milioni, che sarebbero stati decisivi per arrivare a giocatori importanti e potrebbero ancora esserlo quando, a gennaio, i bianconeri daranno l'assalto a Bruno Alves, ma soprattutto al brasiliano Rhodolfo. La seconda certezza è che, in attesa di definizione di accordo sull'articolo 7 del contratto collettivo, Amauri sarà fuori rosa, allenandosi da solo. E in caso venisse abrogato quell'articolo, sarebbe integrato solo formalmente, perché non è pensabile che Conte lo alleni sugli schemi o tanto meno gli faccia disputare partitelle. ANCHE IAQUINTA AI MARGINI DEL GRUPPO - Sorte analoga potrebbe toccare a Iaquinta, che però ha l'alibi dell'infortunio (l'ennesimo). Anche l'ex attaccante della Nazionale ha detto no ad alcune destinazioni, sebbene il suo caso sia rimasto mediaticamente defilato rispetto a quello di Amauri. Tra le situazioni paradossali, c'è, infine, anche quella di Grosso: due volte fuori rosa (lo scorso anno con Del Neri, mentre quest'anno gli era stato comunicato di non fare parte del progetto) e due volte reintegrato. FENERBAHCE CONFERMA: ZIEGLER IN PRESTITO - Il difensore svizzero Reto Ziegler è stato prestato per un anno dalla Juventus al Fenerbahce. Lo ha confermato oggi il club turco. In un comunicato trasmesso alla Borsa di Istanbul, il Fenerbahce precisa i termini dell'accordo, che prevede il pagamento alla Juve di 600 mila euro e una retribuzione di 2 milioni per il giocatore. Nazionale svizzero, Ziegler, 25 anni, è stato per quattro anni alla Sampdoria prima di firmare, nel maggio scorso, un contratto quadriennale con la società bianconera. Arrivato a Torino a parametro zero, l'elvetico però non era riuscito a convincere Conte. "Ho firmato quando c'era Del Neri, sono andato lì per lui e per il ds Marotta, mentre ora Conte non punta su di me come speravo", aveva confessato lo stesso giocatore qualche giorno fa a un'emittente elvetica. Il Fenerbahce, campione di Turchia in carica, è al centro di uno scandalo di partite truccate di cui il suo presidente, Aziz Yildirim, è uno dei principali sospettati. Per tale ragione la Federcalcio turca ha escluso la squadra di Istanbul dalla Champions League, pur senza punirla con la retrocessione. MARONI A INAUGURAZIONE NUOVO STADIO - Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, parteciperà giovedì 8 settembre all'inaugurazione del nuovo stadio della Juventus. Lo ha annunciato lo stesso ministro ieri sera alla festa della Lega a Torino. "Mi interessa molto questo tipo di gestione degli stadi - ha spiegato Maroni - che ha un aspetto positivo in termini di sicurezza. Credo che possa essere un modello applicabile anche in altri stadi italiani". Notizia riportata da: http://www.repubblica.it

Romulo si presenta con una doppietta

Finisce 2-1 per la Fiorentina l'amichevole disputata dai viola questo pomeriggio allo stadio ''Franchi'' contro l'Isola Liri: a decidere l'incontro una doppietta segnata dal neo-acquisto Romulo nel corso del primo tempo; per i ciociari (che militano in Seconda Divisione della Lega Pro) è andato in rete Rufo. Questa la formazione schierata da Sinisa Mihajlovic per il match di oggi: Boruc; De Silvestri, Natali, Gamberini, Pasqual; Behrami, Lazzari, Munari; Romulo, Cerci, Marchionni. Domani alle 18 sarà invece la volta del neo-acquisto Santiago Silva, che verrà presentato nella sala stampa dello stadio ''Franchi''. Notizia riportata da: http://www.gazzetta.it

Lega-Aic, c'è l'accordo

ROMA - "Il contratto collettivo dei calciatori con la Lega di serie A verrà firmato nella tarda mattinata o nel primo pomeriggio di lunedì 5 settembre, mancano infatti solo ritocchi tecnici". La posizione dell'Aic è chiara: "C'è da rivedere - fanno sapere dall'Assocalciatori - solo qualche cosa legata al regolamento del collegio arbitrale che va allegato all'accordo. Il nostro avvocato, Calcagno e quello della Lega Briamonte, sono al lavoro per mettere a punto il tutto. Con la firma del contratto, naturalmente - ribadisce l'Aic - viene meno qualsiasi elemento ostativo allo svolgimento della giornata di campionato del prossimo fine settimana". Sempre lunedì, quando l'accordo collettivo sarà già stato firmato, alle 16.30 a Palazzo Chigi i sottosegretari alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta e Rocco Crimi, riceveranno i rappresentanti di Coni, Figc, Lega e Aic. INTESA RAGGIUNTA - La proposta di accordo-ponte avanzata dalle società prevede che il contratto scada a giugno 2012, confermando i sei punti sui quali c'era già un accordo sostanziale e l'avvio di una discussione tra le parti sul tanto contestato articolo 7, riguardante la controversa questione degli allenamenti separati per i giocatori fuori rosa. Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori, aveva subito criticato la durata dell'accordo collettivo, che i giocatori vorrebbero almeno biennale, mentre i presidenti insistono per un termine più breve. L'Aic aveva richiesto di apportare alcune modifiche, senza specificare se queste avrebbero interessato soltanto la durata del contratto o altri aspetti tecnici. Saranno i legali delle società a valutarli, ma tutto lascia presagire un accordo imminente, del resto sono veramente tanti gli interessi in gioco per permettersi di ritardare ancora l'inizio del campionato. SI PARTE - Il campionato di serie A dovrebbe quindi iniziare regolarmente dalla seconda giornata venerdì 9 settembre con l'anticipo Milan-Lazio mettendo così la parola fine allo sciopero dei giocatori. Mentre i campioni d'Italia affronteranno a San Siro i biancocelesti, nell'esordio del massimo torneo calcistico, l'Inter scenderà in campo a Palermo, mentre la Roma ospiterà il Cagliari. La Juventus affronterà il Parma a Torino e il Napoli volerà a far visita al Cesena. Notizia riportata da: http://www.repubblica.it

Liste Champions, Forlan non può giocare fino a gennaio

Milano - Dopo l’esclusione, volontaria, di Andrea Poli dalle liste Champions, arriva quella di Diego Forlan. Il regolamento Uefa parla chiaro: visto che l’Atletico Madrid si è qualificato per la fase a gironi di Europa League, l’ex attaccante degli spagnoli non potrà giocare in Europa fino a gennaio con i nerazzurri. L’attaccante uruguaiano non può partecipare alla prima fase della Uefa Champions League 2011-2012, perché è sceso in campo con la maglia dell’Atletico Madrid nel terzo turno di qualificazione all’Europa League contro la formazione norvegese del Stromsgodset il 28 luglio e il 4 agosto. L’Atletico Madrid ha poi ottenuto la qualificazione della fase a gironi nel quarto turno eliminatorio (18 agosto e 25 agosto) contro i portoghesi del Vitoria Guimaraes, gare nelle quali Forlan non è stato utilizzato, dato che la trattativa con l’Inter era già avviata. Notizia riportata da: http://www.ilsecoloxix.it