giovedì 25 agosto 2011

Lazio, contro il Rabotnicki una formalità Rocchi a caccia dei 100 gol

ROMA – La Lazio si tuffa in Europa per disintossicarsi. Edy Reja e i suoi ragazzi giocheranno stasera alle 20,45 al National Arena di Skopje per acquisire ufficialmente la qualificazione ai gironi d’Europa League, ma anche e soprattutto per dimenticare le polemiche sul caso-Zarate. La sfida con il Rabotnicki è più d’una semplice formalità, visto il 6-0 dell’andata, ma resta comunque un ottimo test per verificare lo stato di forma della squadra, ma anche per vedere all’opera gente come Cana e Lulic, ancora un po’ sottotono. C’è curiosità anche nel rivedere in porta Bizzarri, che manca dai campi di gioco da oltre un anno, o l’ex capitano Zauri che si riveste di biancoceleste dopo tanti anni, oppure visionare giovani talenti del vivaio laziale come Ceccarelli, Zampa e Crescenzi. Insomma, motivi d’interesse non mancano per assistere alla gara della Lazio.

Forse, però, fra tutti ce n’è uno che prevale sugli altri sia dal punto di vista statistico che romantico. Si tratta di Tommaso Rocchi che, oltre ad indossare di nuovo la fascia di capitano, contro il Rabaotnicki avrebbe la possibilità di arrivare o quanto meno avvicinarsi a 100 gol con la maglia della Lazio. L’attaccante veneziano è a quota 97 reti e poter realizzare una tripletta questa sera, considerata la poca consistenza difensiva dei macedoni, non appare un’impresa impossibile. Lui ce la metterà tutta e dalla sua avrà tutti i compagni di squadra che proveranno ad aiutarlo. Tommaso giocherà tutta la partita al fianco di Kozak, anche perché sono le uniche due punte che si è portato Reja in questa trasferta europea. Per il resto la formazione, che il tecnico schiererà con il 4-4-2, è scontata con Cana e Matuzalem in mezzo al campo, mentre Lulic e Mauri saranno i due esterni rispettivamente a destra e sinistra. In difesa Dias e Diakité i centrali, con Scaloni a destra e Zauri a sinistra. Dias e Mauri usciranno nella ripresa per far posto a Biava ed Hernanes, mentre Ledesma potrebbe sostituire uno tra Cana e Matuzalem. Sulle staffette Reja non ha ancora deciso, ma potrebbe essere un peccato, anche perché si precluderebbe lo spazio per i tre giovani. Quale migliore occasione per provarli?

Notizie da Formello. Juan Pablo Carrizo, arrivato due sere fa nella capitale, oggi sosterrà le visite mediche in Paidea. Per lui c’è solo il River Plate al momento. Il Lille insiste per Floccari. I francesi offrono 4,5 milioni di euro ma sarebbero disposti a salire, la Lazio ne chiede 8, ma la sensazione è che a 6 si possa chiudere. Per Foggia il Cesena è in vantaggio su Lecce e Siena.

Notizia riportata da: http://www.ilmessaggero.it

Giaccherini e Estigarribia già a Torino

Ora è ufficiale. Emanuele Giaccherini ha firmato un contratto triennale con la Juventus dopo aver sostenuto le visite mediche alla Clinica Fornaca di Sessant, all’Isokinetic e all’Istituto di Medicina dello Sport. Nel pomeriggio, dopo il passaggio nella sede del club bianconero per la formalizzazione delle intese, si è trasferito a Vinovo per il primo allenamento in bianconero. Ma non finisce qui. E’ arrivato a Torino anche Marcelo Alejandro Estigarribia Balmori, esterno sinistro paraguaiano, di 24 anni, vicinissimo a vestire la maglia della Juve. Marcelo dovrebbe aver già trovato un accordo di massima con la società bianconera (si parla di un milione all’anno per quattro anni). Marotta lo preleverebbe in prestito oneroso (500 mila euro) con diritto di riscatto fissato .Grygera verso l’Amburgo.

Notizia riportata da: http://calciomercato.corriere.it

Pozzo e il sogno svanito ''Non è colpa del mercato"

UDINE - Dopo l'eliminazione nei preliminari di Champions League, c'è delusione nell'ambiente dell'Udinese, ma il patron Gianpaolo Pozzo chiede di rialzarsi subito.

"E' MANCATA LA FORTUNA" - Pozzo parla del k. o. contro l'Arsenal, ma anche del mercato bianconero e della stagione che vedrà i ragazzi di Guidolin impegnati in campionato e in Europa League. "C'è tanta amarezza per non essere riusciti a qualificarci alla fase a gironi soprattutto perché, secondo me, l'Udinese aveva le potenzialità per andare di pari passo con le big d'Europa - spiega Pozzo in un'intervista pubblicata dal sito internet del club friulano - Cos'è mancato? Un pizzico di fortuna. Ci siamo presentati a questo appuntamento fondamentale, a due gare da giocare su ritmi molto alti con giocatori contati sia in difesa che in attacco e abbiamo pagato dazio". "Probabilmente, ma questa è una mia opinione personale, ha contribuito anche il cambio di modulo a cui abbiamo costretto l'allenatore. Guidolin, vista la carenza d'organico in cui si è trovato a lavorare, ha dovuto modificare il suo amato 3-5-1-1, tattica che i giocatori ormai conoscevano a memoria, e anche questo fattore può aver inciso. In ogni caso credo che lo staff e i giocatori non abbiano nulla da recriminare. Hanno dato il massimo e sono usciti dal campo a testa alta dopo aver fatto un'ottima figura contro una delle formazioni più forti del nostro continente".

"MOLTI GIOCATORI HANNO RIFIUTATO" - Partiti Zapata, Inler e Sanchez, qualcuno pensa che sul mercato in entrata poteva essere fatto qualcosa in più. "Questa è una critica che, regolarmente, ci viene fatta ogni estate da 25 anni a questa parte - dice Pozzo - Ma comprare un calciatore non è come comprare un'automobile In quel caso si sceglie il modello, il colore, la cilindrata e si passa alla cassa. No, nel calcio i contratti si fanno in tre. Avevamo individuato i giocatori che facevano al caso nostro, tra l'altro con un valore di mercato non da poco, ma hanno sempre rifiutato il trasferimento a Udine. Non dimentichiamoci, inoltre, che noi eravamo convinti di poter contare su elementi fondamentali che o non hanno recuperato in tempo, vedi Barreto e Basta, o si sono infortunati a pochi giorni dalla gara di Londra come Floro Flores e Domizzi".

"NON COMPRIAMO TANTO PER COMPRARE" - Le cessioni hanno portato a diversi milioni di euro in cassa. "Innanzitutto chiariamo che questi soldi non sono già stati incassati dalla società, ma si tratta di pagamenti dilazionati negli anni e vincolati, in alcuni particolari, ai cosiddetti "bonus". In secondo luogo - spiega Pozzo - ribadisco quello che ho sempre sostenuto e cioè che noi non avevamo la necessità di vendere, visto che possediamo i nostri tradizionali canali di introito economico. Ma sono stati i giocatori a chiederci la cessione perché ritenevano o di aver concluso un ciclo a Udine o di voler proseguire la loro carriera in un club più grande del nostro. Accettiamo le critiche, ma noi non compriamo tanto per comprare o per accontentare i cronisti e siamo convinti che più di così, prima di ferragosto, proprio non potessimo fare".

"ATTENDIAMO TORJE, IL MESSI DELLA ROMANIA" - Il mercato è ancora aperto. "In questi giorni ufficializzeremo l'arrivo del tanto agognato trequartista, e cioè il romeno Torje, quello che tutti chiamano il Messi della Romania, e stiamo ancora cercando un difensore sempre tenendo in considerazione che in infermeria ne abbiamo ancora tre. La cessione di Denis? Ha chiesto lui di andare a Bergamo visto che la passata stagione ha giocato poco e noi lo abbiamo accontentato". Un problema in più per l'Udinese è la Coppa d'Africa che si disputerà a gennaio e che priverà Guidolin di diversi giocatori. "Sappiamo bene che Badu, Asamoah, Benatia e forse Doubai non saranno a nostra disposizione ad inizio 2012. E proprio per questo motivo stiamo già lavorando per garantirci per gennaio delle alternative all'altezza. Soprattutto a centrocampo dove è evidente che allora avremo la necessità di rinforzarci". Archiviato il "sogno" Champions League è tempo, adesso, di pensare al campionato. Pozzo è sereno: "la rosa è forte e ben assortita, ne sono convinto. E allo stesso tempo sono convinto che i ragazzi scenderanno in campo in campionato e in Europa League con la stessa grinta e la stessa determinazione".

Notizia riportata da: http://www.repubblica.it

Milan col Barça, Inter ok. Napoli, brividi City e Bayern

ROMA, 25 agosto - Benissimo l'Inter, bene il Milan, male il Napoli. Il sorteggio per i gironi di Champions regalano sensazioni opposte alle squadre italiane.

La squadra più sfortunata è stata senza dubbio il Napoli di De Laurentiis che si ritroverà in un girone di ferro composto da Bayern Monaco, Villarreal e Manchester City. E' andata meglio al Milan che, è vero, incontrerà il Barcellona ma poi avrà come altre contendenti le modeste Viktoria Plzen e Bate Borisov. Benissimo all'Inter che ha pescato dall'urna il Cska Mosca, il Lille e il Trabzonspor.

Questa la composizione dei gironi della prima fase della Champions League, determinata dal sorteggio svoltosi oggi a Montecarlo:

Gruppo A
Bayern Monaco (Ger), Villarreal (Spa), Manchester City (Ing), Napoli (Ita)

Gruppo B
Inter (Ita), Cska Mosca (Rus), Lilla (Fra), Trabzonspor (Tur)

Gruppo C
Manchester United (Ing), Benfica (Por), Basilea (Svi), Otelul Galati (Rom)

Gruppo D
Real Madrid (Spa), Lione (Fra), Ajax (Ola), Dinamo Zagabria (Cro)

Gruppo E
Chelsea (Ing), Valencia (Spa), Bayer Leverkusen (Ger), Genk (Bel)

Gruppo F
Arsenal (Ing), Marsiglia (Fra), Olympiacos Pireo (Gre), Borussia Dortmund (Ger)

Gruppo G
Porto (Ing), Shakhtar Donetsk (Ucr), Zenit San Pietroburgo (Rus), Apoel Nicosia (Cip)

Gruppo H
Barcellona (Spa), Milan (Ita), Bate Borisov (Bie), Viktoria Plzen (Cec)

martedì 23 agosto 2011

Milan: Pato e Robinho a Milanello


(ANSA) - ROMA, 23 AGO - Vacanze concluse in anticipo di due giorni per i milanisti Pato e Robinho, che alle 15 si sono presentati a Milanello per unirsi alla squadra. Dopo la Coppa America, i due brasiliani hanno giocato il derby di Supercoppa e l'amichevole della Nazionale verdeoro con la Germania l'11 agosto. Quindi i due attaccanti hanno goduto di un periodo di vacanza, che e' stato accorciato pero' a causa dei vari infortuni che hanno decimato l'attacco milanista, tra cui quello di Ibrahimovic.

Notizia riportata da: http://www.ansa.it

Voci: Mou lascia il Real? "Impossibile. Fantasticherie"


Bufera in vista a Madrid? Sì, no, anzi forse. Al momento ci sono solo illazioni e mezze frasi, ma la situazione è comunque caliente, come sempre del resto quando la questione investe lo Special One. "Josè non si sente sostenuto dai dirigenti e pensa di lasciare il club". Eladio Parames, portavoce di Josè Mourinho, avrebbe affermato che lo Special One sta valutando l'ipotesi di abbandonare il Real Madrid. La dichiarazione sarebbe stata fatta a "Mas Deporte", magazine dell'emittente televisiva Canal +.

LA SMENTITA — Ma appena entrata nei circuiti mediatici la notizia è stata subito smentita dallo stesso Parames che alla Gazzetta ha detto: "Sono assolutamente false le dichiarazioni attribuitemi". Resta comunque il giallo su un Mourinho che, dopo non essersi pentito dei suoi censurabili comportamenti nell'ultimo Clasico, non ha più parlato.


LA LETTERA DI MOU — Poi nel pomeriggio, attraverso il sito del Real, la lettera aperta dello stesso tecnico portoghese che toglie ogni dubbio. "Solo chi non mi conosce può sognare, fantasticare o credere che io possa dimettermi ora dal Real Madrid a questo punto… Credo che molte persone siano rimaste sorprese dalla qualità del gioco messa in mostra dal Real Madrid durante l’estate, e sarebbe sorprendente per loro sapere che io lascio il club. Impossibile! Ho un presidente fantastico che è molto intelligente e di cui sono molto amico. Ho anche un direttore generale che lavora per il club 24 ore al giorno, quindi la mia motivazione è enorme e il mio Madridismo è anche più grande di quello di alcuni pseudo-madridisti. Non esiste che io me ne vada! Assolutamente no! Voglio anche scusarmi con i madridisti, e solo con loro, per il mio comportamento nella nostra ultima partita. Alcune persone sono più abituate di me all’ipocrisia che c’è nel calcio, e queste persone nascondono le loro facce e sussurrano nella profondità dei tunnel. Non sto imparando ad essere ipocrita e non voglio farlo. Tanti auguri a tutti. Ci vedremo domani allo stadio Santiago Bernabeu".

RISCHIO LUNGA SQUALIFICA — Intanto la federcalcio spagnola ha aperto una inchiesta sui fatti accaduti a Barcellona alla fine della partita di ritorno di Supercoppa col Real Madrid. I club hanno dieci giorni per presentare le loro deduzioni, poi scatteranno deferimenti e squalifiche. Per il dito nell'occhio a Tito Vllanova, assistente di Guardiola, Mourinho rischia fino a 12 turni di squalifica.

Gasport

Notizia riportata da: http://www.gazzetta.it

Bovo-Genoa, schiaffo Fiorentina


Cesare Bovo va al Genoa. Non certo una sorpresa dopo le dichiarazioni di ieri del direttore sportivo Capozucca che aveva parlato della possibilità di un ritorno in Liguria del difensore che aveva comunque chiusa la sua esperienza con il Palermo.

L'ennesima beffa per la Fiorentina che, dopo Aquilani e Ramirez, non è riuscita a chiudere per Bovo. Il Genoa ha chiuso in prestito con diritto di riscatto a quattro milioni. Domattina arriveranno le firme, ma ormai non ci sono più dubbi.

Alfredo Pedullà

Notizia riportata da: http://www.datasport.it

Reja, Zarate mi pare voglia andar via


(ANSA) - ROMA, 23 AGO - ''All'andata con il Rabotnicki e' stato Zarate a tirarsi fuori: la sua intenzione mi pare sia quella di andar via e forse non voleva pregiudicarsi una sua eventuale partenza''. Cosi' il tecnico della Lazio Reja sull'attaccante argentino. ''Per me - ha aggiunto - i giocatori sono tutti uguali: le linee guida le ho date, ma non ho mai detto che deve andare via qualcuno. Le qualita' le ha, ma in quanto a testa e costanza deve crescere. Io, se restasse, sarei felice perche' avrei piu' alternative''.

Notizia riportata da: http://www.ansa.it

Eto'o-Anzhi, è fatta Ora i rinforzi a Gasperini


MILANO - La telenovela è finita. Samuel Eto'o lascia l'Inter e l'Italia dopo due stagioni ricche di gol e trofei e vola in Russia, destinazione Anzhi. La trattativa per il passaggio del bomber camerunese all'emergente club del magnate Suleiman Kerimov si è chiusa nel pomeriggio. L'annuncio è arrivato dalle colonne del sito dell'Anzhi. ''Siamo molto contenti", ha detto German Tkachenko, uomo di mercato del club russo, all'uscita dagli uffici del vicepresidente dell'Inter, Rinaldo Ghelfi. "Mancano solo le visite mediche, poi firmeremo i contratti". Eto'o sosterrà le visite mediche domani mattina a Villa Stuart a Roma. Dalla sua cessione l'Inter ricaverà 27 milioni compresi i bonus. Già note le cifre del contratto che firmerà il giocatore, un triennale da oltre 20 milioni a stagione.

SUMMIT DI MERCATO - Ceduto Eto'o, l'Inter si tuffa ora sul mercato alla ricerca dei rinforzi da regalare a Gasperini. In mattinata, proprio per delineare le strategie di mercato, si è svolto un summit nella sede del club milanese tra il direttore dell'area tecnica Marco Branca, il direttore sportivo Piero Ausilio e l'allenatore nerazzurro. Nessuna dichiarazione al termine del vertice.

NERAZZURRI: OBIETTIVI PALACIO E KUCKA - Oltre alla trattativa con l'agente di Forlan (ieri a Milano) per portare in nerazzurro l'attaccante uruguaiano dell'Atletico di Madrid, per dimenticare Etòo la dirigenza interista starebbe dando vita a un ultimo tentativo di convincere il patron del Genoa Preziosi a mettere sul tavolo i cartellini di Kucka e Palacio, da tempo obiettivi dichiarati di Gasperini. Per quanto riguarda Kucka, le due società hanno già trovato l'accordo per il passaggio del giovane a Milano, ma solo a partire dalla fine della prossima stagione e nonostante le pressioni di Moratti difficilmente il collega rossoblù cederà (al limite compromesso per gennaio 2012). L'argentino invece è stato nelle scorse settimane vicinissimo all'Inter, ma il rifiuto di Goran Pandev ad accettare Genova come destinazione fece saltare l'operazione. Adesso l'Inter sta pensando di investire una parte dei soldi ricavati dalla cessione di Eto'o proprio per portare a Milano i due giocatori rossoblù, sbloccando a suon di milioni l'empasse. Con una cifra di circa 30 milioni di euro, i nerazzurri riuscirebbero a mettere a segno il doppio colpo.

Notizia riportaya da: http://www.repubblica.it

lunedì 22 agosto 2011

Serie A - Napoli, da cantera a "scugnizzeria"


La sfida di stasera col Barcellona nel Trofeo Gamper rappresenta per il Napoli, "dopo 4 anni di serie e dopo essere rinati dalle ceneri di un fallimento, un grande onore, una grande prova. Sarà importante vedere come si fa il calcio a livello industriale, guardando al futuro e non al passato". A parlare, in una conferenza stampa a Barcellona, a poche ore dalla gara tra le squadre di Guardiola e Mazzarri, è il presidente dei partenopei, Aurelio De Laurentiis, per il quale "il modello di 'cantera', che noi abbiamo chiamato 'scugnizzeria', a cui guardiamo e' il Barcellona. Alla nostra 'scugnizzeria' daremo una svolta e un'immagine molto più internazionale. Non ho nessuna intenzione di investire su un territorio e farmi mangiare la coda che non ho, investiremo sul territorio a modo nostro, con la nostra mentalità, una mentalità in cui due più due fa quattro".
"Il Barcellona - insiste - è un esempio di calcio e di organizzazione, studierò i loro meccanismi soprattutto riguardo al settore giovanile. Il nostro modello è quello della Cantera e faremo di tutto nei prossimi anni per poter seguire le orme del Barcellona e creare la nostra Scugnizzeria. Darò una svolta dove nessuno in Italia vuole investire, ci vorranno degli anni ma è nostra intenzione costruire un grande vivaio".
Quella di stasera sarà anche "una grande festa del calcio, perché e' un incontro tra due giganti dal punto di vista dei supporters: Napoli ha una delle più forti tifoserie, anche numericamente, del mondo, anche come calore, come capacita' di essere spesso il 12esimo uomo in campo. E dall'altra parte abbiamo una società che conta su Facebook il primo posto con 14 milioni e 800 mila sostenitori".
De Laurentiis racconta di aver visto l'ultima partita col Real, definendo il Barca una squadra capace di regalare "emozioni orgasmiche e per noi sarà un'emozione fare questa partita a prescindere dal risultato. Oggi sarà un banco di prova per vedere che tipo di personalità i nostri nuovi acquisti dimostreranno davanti a una squadra vera e vedere lo stato psichico e atletico di gente che è arrivata solo all'ultimo come Lavezzi e Cavani.
Sara' anche un bell'approccio alla Champions. Sentiremo il clima internazionale e sarà un bel test anche sotto il profilo mentale perché in Champions dovremo affrontare squadre di fascia superiore. Ma per noi è stimolante giocare con i più forti, così da poter crescere e misurare le nostre ambizioni. Siamo onorati di giocare nella massima competizione internazionale ed essere tra le grandi d'Europa. E' davvero straordinario considerato dove eravamo pochi anni fa".
Italpres

Notizia riportata da: http://it.eurosport.yahoo.com

Marca: Kaka' verso Italia, offerta Inter


(ANSA) - MADRID - Kaka' potrebbe tornare a giocare in Italia. Il Real Madrid attende a breve un'offerta dell'Inter per il campione brasiliano: lo scrive Marca nell'edizione on line. La stessa fonte aggiunge che il club nerazzurro ''ha bisogno di un colpo ad effetto dopo l'imminente vendita di Eto'o, e Moratti si e' fissato come obiettivo il brasiliano del Real''. L'affare si potrebbe concludere sulla base di 30 milioni di euro. Sulle tracce di Kaka' ci sarebbe anche l'Arsenal.

Notizia riportata da: http://www.corriere.it

L'infermeria si riempie Aquilani una necessità


MILANO - Non è un caso che sia andato anche Massimiliano Allegri nella sede del Milan per incontrare l'agente di Alberto Aquilani insieme ad Adriano Galliani. Visto il bollettino degli infortunati successivo all'amichevole di domenica sera con la Juventus, l'acquisto del centrocampista azzurro è quasi una necessità di formazione in vista di Cagliari. E così per il club rossonero sarebbe meglio chiudere la trattativa con il Liverpool prima del via del campionato (sempre che lo sciopero non costringa a rinviare la partenza), sperando che i Reds diano il via libera al prestito con diritto di riscatto chiesto dal Milan.

Ma in realtà la presenza dell'allenatore rossonero alla riunione con l'ad di Via Turati e Franco Zavaglia, il procuratore di Aquilani, conferma quanto si era già visto nelle settimane successive alla conquista dello scudetto: Allegri era stato spesso in sede anche nei giorni delle trattative per i rinnovi contrattuali e aveva partecipato a summit sulla programmazione della campagna acquisti rossonera. Un ruolo quasi da allenatore-manager a stretto contatto con Galliani (solo per l'ascesa votiva al Santuario della Madonna di Montenero il tandem si è sciolto a causa del forfait del dirigente).

Chiudere per Aquilani diventa quasi un imperativo dopo le notizie di oggi. Tre centrocampisti potrebbero essere fuori uso per la trasferta del Sant'Elia. Di sicuro non ci sarà Mark Van Bommel: quello che doveva essere solo una forte botta al polpaccio si è rivelato essere un fastidio muscolare. Per l'olandese quindi non è bastata la precauzione di non essere convocato per Milan-Juventus. Appuntamento tra dieci giorni per un'altra risonanza magnetica che chiarisca l'entità del problema. In attesa di ulteriori valutazioni anche Kevin Prince Boateng (contusione al polpaccio sinistro) e Mathieu Flamini che ieri si è fatto male cadendo in malo modo sul prato di San Siro, disorientato dalle finte dello juventino Cristian Pasquato. Per il ghanese e il francese servono ulteriori esami nei prossimi giorni.

Tra giovedì o venerdì invece si saprà se Zlatan Ibrahimovic, fermo per una distorsione alla caviglia sinistra, sarà in campo a Cagliari (proprio perché mancano ancora certezze, Pato e Robinho domani torneranno con due giorni d'anticipo dalle vacanze post-Pechino). Anche lo svedese è andato insieme ai compagni all'Ospedale Galeazzi per questo giro di esami e visite di controllo. Prima aveva effettuato qualche esercizio a Milanello, senza però ancora aggregarsi al resto del gruppo. Taye Taiwo invece dovrà osservare un mese di stop. Anche per lui una distorsione alla caviglia sinistra. Gli esami hanno escluso fratture, ma hanno evidenziato un interessamento a livello "capsulo-legamentoso". Sfortunato il terzino nigeriano che stava cercando di ambientarsi al meglio nella sua nuova squadra. E non può rallegrarsi nemmeno Allegri che si trova di fronte questo elenco insolito ad agosto. Anche per questo motivo è meglio controllare da vicino che Aquilani arrivi prima possibile.

Notizia ripotata da: http://www.repubblica.it

Serie A - Abete "Spero vinca il buonsenso"


"Per me questo dell'interpretazione dell'articolo 7 è un problema in cui un po’ di buonsenso determinerebbe una chiara lettura. Dare questa interpretazione è un mio dovere come presidente della Federcalcio. Come cittadino, dico che il Paese con la situazione che sta attraversando non meritava questo problema".
Lo ha detto Giancarlo Abete, nel corso della conferenza stampa indetta oggi per illustrare il testo interpretativo dell'articolo 7, riguardante i giocatori fuori rosa. "Si capisce chiaramente la ratio della norma – continua Abete - se non si firma il contratto collettivo per l'articolo 7 evidentemente c'è altro. Ci possono essere altri motivi ma se ci sono sarebbe meglio esplicitarli in modo chiaro. Sono convinto che alla fine prevarrà una logica di buonsenso, altrimenti sarà difficile spiegare a milioni di persone il motivo per cui non inizia il campionato".
Sul contributo di solidarietà, Abete non ha dubbi: "In un momento come questo, penso che sia giusto che chi ha di più possa dare di più. Come presidente della Federcalcio credo che sia giusto che tutti i contributi siano ricondotti ai lavoratori. In ogni caso il problema riguardo la metà delle società, 10 su 20 infatti hanno stipulato i contratti sulla base del lordo e senza garantire il netto. E allora dico, d'ora in poi si parli solo del lordo e il problema non si pone più". A questo proposito Abete rivolge un appello al ministro della Semplificazione legislativa Calderoli: "gli chiedo di fare una bella legge che dice che nei contratti sia indicato il lordo, in questo modo risolveremo il problema a monte".
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In precedenza si era espresso anche il presidente dell'Aic Damiano Tommasi, che al termine della riunione di oggi a Milano con una rappresentanza di capitani di serie A aveva sintetizzato la linea dei calciatori con riferimento all'articolo 7 del contratto collettivo, al centro della divisione tra Aic e Lega.
"Noi ribadiamo la nostra posizione: se il contratto sarà firmato, sabato e domenica si giocherà, altrimenti staremo a casa". "Mi auguro che l'interpretazione di Abete (aveva detto prima che il presidente della Federcalcio iniziasse la sua conferenza stampa), che a nostro avviso non era necessaria, soddisfi la Lega e li convinca a mettere una firma in calce a degli accordi presi ormai da mesi. I tempi tecnici ci sono, visto che mercoledì è in programma un consiglio federale ed anche la Lega pare abbia convocato una riunione".
Tommasi ha poi espresso la linea dell'Assocalciatori rispetto al contributo di solidarietà “Abbiamo ribadito che, in qualità di normali contribuenti, come calciatori pagheremo il contributo di solidarietà, se ci sarà e se verrà approvato. Si è fatto un polverone strumentale da parte della Lega su questo argomento. In realtà io non ho mai sentito nessun giocatore dichiarare di non voler pagare questo contributo. Noi calciatori abbiamo sempre pagato le tasse nei tempi e nei modi previsti dalla legge".
Intanto la Lega di Serie A ha reso noto che la prosecuzione dell'Assemblea Straordinaria del 19 agosto scorso sospesa, prevista per mercoledì presso l'Hotel Parco dei Principi a Roma avrà inizio alle ore 14.00, anziché alle ore 10.00.
Italpress

Notizia riportata da: http://it.eurosport.yahoo.com

Calciomercato - Forlan "Io in vendita? Non ne so nulla"


Samuel Eto'o sta per andarsene (gli emissari dell'Anzhi arriveranno in serata a Milano per chiudere) così l'Inter deve riempire uno spazio in attacco e, come già si è detto nei giorni scorsi, l'obiettivo pare essere Diego Forlan dell'Atletico Madrid.
Durante la giornata, l'agente di Forlan ha avuto un breve incontro con i dirigenti dell'inter, incontro che pare essersi concluso con un panino e una stretta di mano.
Qualcosa però nella storia non quadra, perché l'attaccante dei colchoneros, intervistato da As, lancia invece messaggi contrastanti rispetto a quanto detto nei giorni scorsi. "Ho due anni di contratto e non posso dire ciò che accadrà. La mia idea è di rimanere qui e provare a portare a termine il contratto - dice l'uruguayano - Offerte da parte dell'Inter? Nessuna".
Che succede, dunque? "A me nessuno ha detto direttamente che sono in vendita - dice ancora - lo farò felice di tutto quello che ho ottenuto con questa squadra. Ma sono tutte voci, nessuno da parte del club è venuto per dirmi che me ne devo andare".
La situazione, perciò, è intricata, ma come sempre non resta che aspettare per vedere come si svilupperà la vicenda.
Eurosport

Notizia riportata da:http://it.eurosport.yahoo.com

domenica 21 agosto 2011

Mourinho non è pentito "Difende solo il Real"


Nessun pentimento, anzi. Eladio Parames, portavoce di Josè Mourinho, smentisce quanto pubblicato ieri da "Marca" sul presunto ravvedimento del tecnico portoghese per quanto accaduto mercoledì scorso. Stando al quotidiano sportivo di Madrid, infatti, lo Special One avrebbe capito di aver sbagliato, al punto da dirsi profondamente pentito per l'aggressione nei confronti del secondo di Pep Guardiola, Tito Vilanova, e per le dichiarazioni rilasciate in sala stampa sempre sul vice-allenatore del Barça. Niente di più falso, replica oggi Parames dalle pagine del "Mundo".

"DIFENDE IL REAL" — "Josè non chiede scusa, sa benissimo che sta difendendo il Real Madrid e questo comporta affrontare tutte le aggressioni verbali che possono prodursi", la versione del portavoce di Mou. Il riferimento è alle provocazioni che sarebbero arrivate dalla panchina blaugrana, da Guardiola e soprattutto da Vilanova che si sarebbe avvicinato allo Special One dicendo: "siete una banda di figli di put...". "A Josè - continua Parames - interessa solo il lavoro e far sì che il club in cui lavora vinca il più possibile. Ma quando alcuni avversari ricorrono a certi mezzucci sa che non può rimanere impassibile. Non importa quello che dice la stampa, conta quello che pensa il popolo del Real". Nonostante la tempesta mediatica contro di lui, infatti, il tecnico di Setubal, in un recente sondaggio, conta sull'appoggio di oltre il 90% della tifoseria dei blancos. "A un portiere del Real hanno tirato di tutto a Pamplona più di vent'anni fa e al Camp Nou hanno lanciato una testa di maiale quando l'allenatore era Del Bosque - ha aggiunto Parames - Mourinho lavora per il club più importante d'Europa, quello che ha più tifosi ma anche il più odiato dai suoi avversari. E lui lo difenderà fino alla morte".

Raul, rimango allo Schalke


(ANSA) - ROMA, 21 AGO - Lo spagnolo Raul rimarra' allo Schalke 04 fino alla scadenza del suo contratto, nel 2012. L'attaccante ha dato l'annuncio con una nota diffusa dal sito del club tedesco. ''E' sicuro che rimarro''', spiega Raul nel comunicato mettendo fine alle numerose voci di mercato che lo riguardavano, amplificatesi dopo che non era stato schierato nel match del preliminare d'Europa League contro l'Hjk Helsinki. Resta da sanare il rapporto fra Raul e il tecnico Ralf Rangnick, incrinatosi negli ultimi tempi.

Notizia riportata da: http://www.ansa.it

Serie A - Milan-Juve, riecco la sfida dell'estate


Milan-Juventus, ventunesimo atto. Almeno per quello che attiene al Trofeo “Luigi Berlusconi”, il più classico degli appuntamenti dell’estate pallonara del Belpaese (dal 1994 sono queste due formazioni ad affrontarsi, dopo le parentesi Real Madrid, Bayern Monaco e Inter). Una sfida tra due delle squadre italiane più titolate di sempre, un anticipo sfizioso di quella che potrebbe essere (perchè no?) un leit motiv della stagione, con i bianconeri di Antonio Conte che lanciano il guanto al Milan campione d’Italia in carica di Max Allegri.
PRECEDENTI: MILAN IN TESTA - Il bilancio dei precedenti dice 11 successi rossoneri contro i 9 della Vecchia Signora, che l’anno scorso si aggiudicò il match a San Siro ai calci di rigore dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari. La soluzione dei penalty per aggiudicare il trofeo si è ripetuta in altre 5 occasioni e qui la Juventus è in vantaggio: 4 le vittorie colte dagli 11 metri contro le 2 del Diavolo. Trofeo Berlusconi, per una strana tradizione, fa anche rima con cabala, quella che vuole che il vincitore della partita perdere poi lo Scudetto. Un’evenienza che si è ripetuta anche l’anno scorso ed è stata smentita solamente in tre occasioni (dal Milan nel 1992 e nel 1993, dalla Juve nel 2001).
Uno dei grandi assenti dell’appuntamento sarà Pippo Inzaghi, che è il miglior marcatore in attività del torneo con 7 reti realizzate, di cui 4 con la maglia del Milan e 3 con quella juventina. Fuori lui, il compito di aggiornare le rispettive statistiche è dei due capitani di stasera, Alex Del Piero (4 gol per lui) e Massimo Ambrosini (fermo a quota 2).

CONTE LANCIA LA SFIDA - L’ultima occasione che ha visto le due contendenti darsi battaglia è stata la minipartita del Trofeo Tim di giovedì scorso, vinta dai bianconeri grazie alla rimonta firmata da Vidal e Matri dopo l’acuto di Antonio Cassano. In sfide ufficiali, invece, è stato il Milan a prevalere l’ultima volta: era il 5 marzo, 28a giornata di campionato, e a Torino risolse il gollonzo di Gattuso, favorito dalla mezza papera di Buffon. Grande curiosità, soprattutto, per la nuova Juventus di Conte che, in attesa di definire gli ultimi colpi di mercato, ha già mostrato ampi margini di crescita nel triangolare di Bari e vuole mandare altri segnali alla concorrenza. E poi sarà la prima di Andrea Pirlo da ex nel suo vecchio stadio, San Siro...
Lavori in corso anche per Allegri, che stasera vara un inedito 4-3-3 senza prime punte, viste le contemporanee indisponibilità di Ibrahimovic, Inzaghi, Pato e Robinho. A Cassano, coadiuvato da Boateng e Emanulson, il compito di guidare il reparto offensivo e dimostare al suo allenatore di essere un punto fermo per la stagione che si appresta a cominciare. Primo “Berlusconi” anche per il neo-acquisto Taye Taiwo, che non ha convinto del tutto nelle prime uscite pre-campionato e dovrà dimostrare attributi importanti di fronte all’esigente pubblico del “Meazza”.



Notizia riportata da: http://it.eurosport.yahoo.com

Lavezzi: Siamo da scudetto. Messi mi chiede di Napoli


NAPOLI, 21 agosto - L'unica cosa in gradi di dividere Lavezzi dal Napoli sono trentadue milioni di euro. A tanto ammonta la clausola re­scissoria del Pocho. Una cifra importante che fino adesso nessuno ha messo sul tavolo. Restano dieci giorni per far cambiare il corso della storia professionale dell'argentino. Se non arriverà il 'malloppo' richiesto, Lavezzi non si muoverà da Napoli.

In attesa di incantanre ancora il popolo del San Paolo, il Pocho è pronto alla sfida contro i campioni di tutto del Barcellona. Domani sera al Camp Nou l'attaccante argentino sarà uno dei protagonisti più attesi, assieme a gente come Messi e Iniesta, tanto per capirci. Lui non vede l'ora di sfidare il Barça e non ha difficoltà ad ammetterlo: «Il trofeo Gamper ci servirà per capire a che punto della prepa­razione siamo arrivati. Sarà un’amichevole importante sotto quel profilo perché vorremmo arrivare bene alla prima di campionato», ha detto il Pocho al Corriere dello Sport-Stadio. «Quella contro il Barça sarà una gara speciale ma contro di loro mi piacerebbe giocare in Champions, non in amichevole».

«Noi come il Barça? No, ancora non lo siamo. Per esserlo bisogna aver vinto dei titoli e noi non ab­biamo ancora vinto niente. Tra qualche anno è possibile. In campionato quest'anno possiamo lottare per lo scudetto», ha ammesso il Pocho. «E' la prima volta che sfido Messi da avversario anche se ci conosciamo da picco­li. Mi chiede di Napoli ma credo che voglia finire la carriera lì dove l'ha iniziata: al Barça».

Notizia riportata da: http://www.corrieredellosport.it

Il “ribelle” Totti rientra nei ranghi


Roma - Francesco Totti si è allenato regolarmente a Trigoria, dopo il chiarimento con l’allenatore Luis Enrique. Sembra quindi rientrato il “caso” dopo le polemiche degli ultimi giorni.
Il capitano romanista era stato escluso dall’undici titolare in occasione dell’esordio stagionale della Roma in Europa League a Bratislava. Sabato era arrivato a Trigoria, centro sportivo della roma, indossando una maglietta con la scritta: “Basta”, interpretata come un messaggio alla società e al suo allenatore.

Il chiarimento tra l’allenatore e il numero 10 avrebbe dato esito positivo, visto che Totti ha poi preso parte anche alla partitella che ha concluso la seduta di allenamento.

Fiducia a Totti è stata espressa anche dal patron della Roma Thomas DiBenedetto, che ha dichiarato che il capitano «è fondamentale, uno dei più grandi, di cui la squadra ha bisogno soprattutto in campo».

Notizia riportata da: http://www.ilsecoloxix.it

martedì 9 agosto 2011

Casillas: "Cassano fenomeno" Alcantara sfida la "sua" Italia


Il capitano e la promessa. La Spagna campione del mondo in conferenza stampa a Bari, alla vigilia dell’amichevole di lusso con l’Italia, presenta il portiere fenomeno Iker Casillas e l’ultimo prodigio, che - piccola consolazione o ulteriore beffa, fate voi, per il Belpaese, che fatica a sfornare giovani talenti - è nato proprio qui vicino, a San Pietro Vernotico, nel 1991: Thiago Alcantara.

CASILLAS — "Domenica c’è una partita importante, ma chi è assente (Xavi e Sergio Ramos, che non hanno risposto alla convocazione di Del Bosque per acciacchi dell’ultim’ora, scatenando le illazioni dei colleghi spagnoli sull’ipotesi che potessero risparmiarsi per l’andata della Supercoppa, in programma domenica al Bernabeu, ndr) lo è perché è infortunato per davvero, anche se la prudenza in questi casi è inevitabile. Però quella di domani sera è sì un’amichevole, ma contro una rivale importante, prestigiosa. Abbiamo tutto da perdere da campioni del mondo, e ben poco da guadagnare, ma la mia testa è anzitutto qui, poi penserò alla Supercoppa spagnola di domenica tra Barcellona e Real Madrid. Chi mi piace tra gli azzurri? Cassano. Ha talento, è un peccato che ogni tanto vada fuori di testa (i due sono stati compagni di squadra a Madrid, ndr), ma è un fenomeno. Se ho parlato con Mourinho di Balotelli? Mi ha raccontato qualche aneddoto su di lui, ma rimane tra noi".

THIAGO ALCANTARA — "E’ bello, ma casuale, che il debutto con il Barcellona B sia avvenuto a Vigo - dove ha vissuto a lungo - e quello con la nazionale avvenga proprio a Bari" - città a lui ben nota, perché è nato in Puglia, quando suo padre (il centrocampista brasiliano ex Lecce e Fiorentina, è stato anche campione del mondo con la Seleçao nel 1994) giocava in serie A -. "Non ho mai pensato di giocare la Nazionale perché sono cresciuto in Spagna e lì mi sono formato da calciatore (in realtà non avrebbe potuto diventare azzurro neanche se lo avesse voluto, per via delle regole vigenti in materia, ndr). Semmai un pizzico di cuore è con il Brasile, per le orgini familiari. La mia posizione ideale in questa squadra? Voglio solo giocare". E domani al San Nicola potrebbe anche farlo dal 1’, da esordiente.

DEL BOSQUE — Poi arriva in sala stampa Del Bosque. Solito sguardo saggio, soliti toni pacati, in questo le similitudini con Prandelli - stessa allergia per l’iperbole - sono evidenti, anche se il c.t. spagnolo, se non altro per aver portato la Roja in vetta al mondo del pallone, assomiglia già ad un santone. Le prime parole sono subito accomodanti. "Se Giuseppe Rossi meritava il Barcellona? Gioca comunque in una grande squadra, il Villarreal. L’Italia è una formazione che si sta rinnovando. Ha perso Cannavaro, Zambrotta, Grosso, mentre la Spagna continua più o meno con la formazione collaudata. Ma l’Italia è sempre la nazionale capace di diventare quattro volte campione del mondo. Prandelli? Mi piace, la sua Italia sta facendo bene, praticamente è già qualificata per l’Europeo. Abbiamo visto i video, ha cambiato un po’ il modo di giocare. Come vantaggio la mia Spagna ha quello di essere più affiatata. Thiago Alcantara? Abbiamo tanti ottimi centrocampisti, da noi, lui ha talento e lo mette a disposizione della squadra. E’ capace di creare, di difendere e di rendersi pericoloso sottoporta. Farò sei cambi, dunque cinque giocatori dovranno giocare 90’, non posso risparmiare tutti. Rivalità tra giocatori del Real Madrid e quelli del Barcellona? In nazionale sono tutti uniti, non inciderà. Quanto influiranno i 30 gradi? La Spagna è qui per giocare la migliore partita possibile. Se temo che la crisi economica spagnola possa incidere anche nel calcio? La crisi è mondiale, ma nello sport, e nel calcio, non sta incidendo. E’ un momento super per il pallone in Spagna". Impossibile dargli torto.

dal nostro inviato
Riccardo Pratesi

Notizia riportata da: gazzetta.it

Sabatini: «Nilmar è molto distante»


ROMA - «Nilmar è un calciatore del Villarreal ed un ottimo giocatore. La distanza? È quella che intercorre tra qui e il posto in cui devo andare. Moltissima». Questa la risposta del ds giallorosso, Walter Sabatini all'uscita del centro sportivo di Trigoria. Una risposta che, almeno in apparenza, ha quasi il sapore della rinuncia definitiva alle mire romaniste di portare l'attaccante brasiliano nella Capitale. A pensarla così è anche il quotidiano spagnolo 'Marcà secondo cui il Villarreal avrebbe rifiutato un'offerta di 20 milioni di euro della Roma per Nilmar. «Nilmar deve concentrarsi sul Villarreal - ha ammesso il centrocampista del sottomarino giallo, Marcos Senna - anche se sarebbe disposto a trasferirsi per un progetto importante come quello della Roma». Presa di posizione chiara anche quella del tecnico degli spagnoli, Juan Carlos Garrido: «A meno di un'offerta irresistibile, Nilmar rimarrà con noi al 99%».

Notizia riportata da: ilmessaggero.it

Calciomercato - Juve-Alex, ballano ancora 4 milioni


Il difensore brasiliano Alex, di proprietà del Chelsea, rimane nel mirino della Juventus, ancora alla ricerca di un giocatore di qualità ed esperienza per puntellare il reparto difensivo.
La Vecchia Signora si è vista rifiutare un’offerta di 8 milioni dai Blues per il cartellino del centrale 29enne, con il club londinese che ha risposto chiedendone 12. La differenza tra le parti non sembra insormontabile, ma Marotta vuole essere certo di non far partire un’asta al rialzo.
Di conseguenza il dg bianconero sta per tornare alla carica con un ultimo tentativo da 10 milioni, facendo ben presente al Chelsea che se non si chiude a questa cifra la Juventus tornerà a concentrarsi sull’affare con il Fenerbahce per l’acquisto di Diego Lugano, su cui tra l’altro pare essersi inserita nelle ultime ore anche l’Inter (ma questo pare più un elemento di disturbo per far lievitare l’ingaggio).
Eurosport

Notizia riportata da: it.eurosport.yahoo.com

Barbara e l'amore con Pato "Quante ipocrisie su noi due"

Non pensavo a una nuova relazione ma è successo. Ho assecondato le mie impressioni e il mio cuore
Forse da una manager laureata in Filosofia, considerata l'intellettuale di famiglia, non ci si aspettava un calciatore per fidanzato. "Che ipocrisia: perché dovrei scegliere il mio compagno secondo un cliché? Preferisco assecondare le mie impressioni. E il mio cuore". Lui è Alexandre Pato, 22 anni non ancora compiuti, brasiliano, attaccante del Milan. Lei è Barbara Berlusconi, 27, che siede nel Cda della società di calcio di famiglia, e che da qualche mese fa coppia con il campione.

LA SEPARAZIONE — A Vanity Fair, che le dedica la copertina del numero in edicola da domani, racconta per la prima volta come è iniziata la love story, e come è finita - dopo dieci anni d'amore - quella con Giorgio Valaguzza, padre dei suoi figli, Alessandro e Edoardo. "La separazione è stata un passaggio doloroso per tutti. Ma sia io che Giorgio abbiamo sempre dato il massimo: evidentemente non è bastato e doveva andare così (...) Siamo cresciuti insieme, io avevo 16 anni e lui 22 (...) Con il passare del tempo ci siamo formati, siamo cambiati nel carattere e nelle aspirazioni (...) Dopo 10 anni ci siamo ritrovati più maturi, ma distanti".


Questa relazione non è un colpo di testa. Se non fossi innamorata non starei con un uomo. Mi sento una ragazza normale
MOSSA AZZARDATA — Da mesi la sua relazione con Alexandre Pato riempie le copertine. Era pronta a incontrare un nuovo amore? "No, ma è successo (...) Questa relazione non è un colpo di testa". Allora è una cosa seria? "Se non fossi innamorata, non starei con un uomo". Come vive questi momenti? "Sono felice. Alexandre è una persona con cui è bello condividere". È arrivata al Milan e poco dopo ha cominciato a uscire con uno dei suoi campioni. Una mossa azzardata? "Mi sento una ragazza normale che si innamora di un ragazzo che la colpisce".

Questione di status? Forse alle scelte di noi donne si applicano categorie di giudizio differenti
ALIMENTI — "Non ne farei una questione di status o di etichetta violata (...) Forse - prosegue Barbara Berlusconi - alle scelte di noi donne si applicano categorie di giudizio differenti. Ma se avrò commesso un errore lo scoprirò da me: non posso certo vivere secondo i criteri che altri si arrogano di scegliere". Però suo fratello Piersilvio avrebbe detto di recente che Pato è incedibile perché è "uno di famiglia". "Tutti sono cedibili, Pato non fa differenza". È rimbalzata in Italia la notizia che avrebbe problemi con la ex moglie per via degli alimenti stabiliti dalla sentenza di divorzio. "Questa è una vicenda delicata che non mi riguarda. Preferisco non parlarne (...) Abbiamo entrambi un passato sentimentale importante ma, giorno dopo giorno, guardiamo solo avanti".

Notizia riportata da: gazzetta.it

Calcioscommesse/ Atalanta, la rabbia dei super tifosi


Bergamo, 9 ago. (TMNews) - Corre l'amarezza tra i tifosi bergamaschi dopo la sentenza di primo grado della commissione disciplinare che condanna la squadra a iniziare la serie A da - 6 punti e squalifica Cristiano Doni per tre anni e mezzo e Thomas Manfredini per tre anni. Una sentenza che rischia di sancire la fine della carriera per il capitano atalantino. Si definisce "incazzato" Daniele Belotti, assessore regionale all'Urbanistica e super tifoso atalantino. "Quando le sentenze sono scandalose bisogna dirlo e questo è il caso. Di fronte al nulla, al niente più assoluto, l'Atalanta viene penalizzata e si disonora la carriera di un grande campione. Mi sembra davvero folle anche la penalizzazione per la Cremonese".

Sperava invece in "qualcosa di meglio" il segretario regionale della Cisl, il bergamasco Gigi Petteni: "Più che alle singole persone penso alla squadra e alla società. Una società che sta facendo di tutto per giocarsela al meglio e adesso viene penalizzata. Credo che la marcia dei tifosi non sia stata un errore: era un modo di sostenere la squadra e i calciatori anche nei momenti difficili".

Notizia riportata da: tmnews.it

lunedì 8 agosto 2011

"Totti in panchina perché era pigro"


ROMA - Sono passati sei mesi dal giorno del divorzio sportivo dalla sua città. Eppure, Claudio Ranieri sembra proprio non aver ancora digerito il boccone amaro mandato giù a Roma. E, soprattutto, non sembra aver dimenticato la frattura silenziosa con il vero simbolo della città e della squadra: Francesco Totti. Facendo propria una sentenza di moda: "Era pigro".

RANIERI: "TOTTI IN PANCHINA PERCHE' PIGRO" - L'esclusione di San Siro contro il Milan, l'ingresso in campo a un minuto dalla fine a Genova con la Samp, sono solo alcune delle ferite nella carriera di Totti, sotto la gestione Ranieri. Proprio l'ex tecnico romanista, cavalcando la recente polemica tra il capitano e il neo dg romanista Franco Baldini, prova a motivare le esclusioni del numero dieci: "Gli attuali dirigenti lo hanno definito pigro, è un giudizio che condivido. A volte non si allenava con i dovuti ritmi da lunedì a sabato, per questo lo mandavo in panchina". Per spiegare meglio il senso delle proprie parole, Ranieri scomoda addirittura il paragone con Del Piero: "Alex, dopo una seduta intensa, non andava via ma continuava a chiamare compagni e a giocare, tirare in porta, provare punizioni e rigori, impegnare i portieri. Totti invece andava subito via. Se gli chiedevi uno sforzo supplementare, prendeva il pallone, ti diceva "lo metto là", l'esercizio gli riusciva e poi rientrava negli spogliatoi". Un attacco duro e gratuito, attraverso un'intervista rilasciata alla Gazzetta del Sud. Lontano, quindi, dagli echi della capitale.

NESSUNA REPLICA - A Roma, però, le parole di Ranieri sono arrivate forti e chiare, nonostante il tentativo dell'ex tecnico e commentatore Rai - inizierà il nuovo ruolo con la sfida di mercoledì tra gli Azzurri e la Spagna - di nasconderle tra qualche complimento ("è un bravissimo ragazzo, generoso e il giocatore più grande che abbia allenato: altrove avrebbe vinto parecchi palloni d'oro). Le ha lette anche Totti, che però ha preferito non replicare, proprio come accaduto dopo l'intervista di Baldini a Repubblica. A lasciare perplesso il capitano, semmai, è che le stesse parole Ranieri non le avesse riservate a chi a volte gli era stato preferito, nonostante una vita fuori dal campo particolarmente attiva, al contrario di quella sul rettangolo verde.

ALLENAMENTI RUOLO PER RUOLO - Il tempo, però, ha restituito alle cose il giusto ordine. Così, quando stamattina la Roma è tornata in campo dopo una giornata di libertà, il capitano era al suo posto. Come sempre. Non nel pomeriggio, però. Da oggi, e per tutta la settimana, Luis Enrique ha studiato allenamenti ruolo per ruolo in cui dividere la numerosa rosa romanista. "Trabajo e Sudor" per tutti, in mattinata. Poi, nel pomeriggio, via libera al nuovo: ad aprire la sagra dell'allenamento differenziato per ruolo, sono stati i difensori. A loro, Luis Enrique chiede movimenti particolari, qualcosa di simile a quanto in Europa fa vedere il Barcellona: per gli esterni, lavoro di proiezione offensiva sulla verticale, ai centrali il compito di dare stabilità a una metà campo altrimenti esposta alle incursioni avversarie, in una squadra particolarmente sbilanciata in avanti. Una scelta, quella di dividere il gruppo, dovuta anche - chissà - al numero di giocatori a disposizione del tecnico. Concentrarsi su un reparto per non lasciare nessuno a guardare: chissà che la formula Luis Enrique non sia quella giusta - anche - per una pace tra Lega e Assocalciatori.

Notizia riportata da: repubblica.it

Cagliari: Cellino 'Suazo? deluso, vicenda mi ha ferito'


(ANSA) - CAGLIARI, 8 AGO - ''Una vicenda che mi ha profondamente ferito: per un po' di tempo ho dato ascolto al sentimento e all'affetto, ma per fortuna mi sono svegliato dal sonno e ho capito, devo ammetterlo, che mi stavo sbagliando''.

Il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, commenta con l'ANSA il divorzio tra David Suazo, l'attaccante honduregno che dal 18 luglio si stava allenando con i rossoblu', e la societa', avvenuto proprio alla vigilia della gara amichevole con gli spagnoli del Rayo Vallecano. Nella serata di ieri il colpo di scena e la rottura definitiva con la societa'.(ANSA).

Notizia riportata da: ansa.it

Calcio: sciopero, Tommasi a Coverciano, non siamo casta

FIRENZE - "Noi una casta? Sembra che i contratti dei calciatori siano una loro colpa e per questo non possano parlare: non diamo spazio alla demagogia e a certe dichiarazioni dei politici e cerchiamo piuttosto di arrivare a questa firma".

Damiano Tommasi ha parlato oggi a Coverciano dove ha incontrato i giocatori azzurri in ritiro per preparare l'amichevole di mercoledì contro la Spagna: oltre al presidente dell'Assocalciatori, era presente anche Paolo Conti che presiede la nuova organizzazione sindacale dei calciatori, l'Anc.

Al centro di tutto ovviamente l'accordo collettivo e la mancata firma, ad ora, della Lega Calcio che ha spinto i 38 capitani di A a minacciare uno sciopero per la prima di campionato. "Ho letto e sentito fare confronti fra la nostra categoria e quelle di altri lavoratori ma questa è solo pura demagogia che lascia il tempo che trova - ha ribadito Tommasi - E comunque quel che ci preme non è rispondere a certi politici ma far sì che arrivi questa firma.

Per fortuna il presidente Abete si è esposto appoggiandoci a conferma degli impegni presi a suo tempo, credo dunque che ci sia tutto il tempo per siglare questo accordo, che la firma possa arrivare molto prima dell'inizio del campionato, vogliamo partire con il contratto collettivo in tasca, non sarebbe corretto fare altrimenti".

E su questo, ha fatto capire il presidente dell'Assocalciatori, c'é una linea comune che coinvolge anche l'altro sindacato. E che riguarda anche e soprattutto la norma sui fuori rosa: "L'articolo 7 parla chiaro, è diritto di ogni calciatore allenarsi con la prima squadra, purtroppo in alcuni club avvengono certe discriminazioni - ha ricordato Tommasi - Si tira fuori sempre questa norma, mi stupisce che certe parole arrivino da chi ha firmato quell'accordo a dicembre, confidiamo che le componenti della Lega si ricompattino".

D'accordo anche il ct Cesare Prandelli: "Certi politici parlano di miliardari che scioperano? I giocatori sanno di essere dei privilegiati e proprio per questo ci mettono la faccia per garantire una carriera dignitosa a quei colleghi meno fortunati e tutelati. Comunque non penso che ci sarà lo sciopero, si arrivera ad un accordo". Si schiera a sostegno della battaglia dei calciatori pure Gigi Riva: "E' una battaglia giusta, mi pare cha manchi solo la firma su un accordo che è nell'interesse delle società oltre che degli stessi giocatori. Beretta e la Lega hanno parlato di ricatto? Non la vedo così in questa situazione, c'é un regolare contratto sottoscritto un anno fa sul quale ripeto manca solo la firma". Quindi sul tema dei fuori rosa: "Battaglia giusta, credo che possano andare incontro a situazioni imbarazzanti, rischiando di non trovare squadre, di veder condizionata la propria carriera. E spesso - ha osservato Riva - uno finisce fuori rosa non per colpa sua bensì della società o per il fatto che ci sono troppi stranieri".

Notizia riportata da: ansa.it

Calciopoli: Prandelli, clima pericoloso


(ANSA) - FIRENZE,8 AGO - Cesare Prandelli lancia un appello al calcio italiano perche' chiuda la stagione dei veleni seguita a Calciopoli. 'Serve buonsenso, ma soprattutto la volonta'.

Avverto un clima pericoloso. Mi piace l'idea di Della Valle di sedersi attorno a un tavolo per chiuderla', dice il Ct dal ritiro di Coverciano. Il tecnico azzurro interviene anche sullo sciopero paventato dai giocatori per il mancato accordo sul contratto collettivo: 'La situazione e' delicata. Basta dialogare e si trovera' l'intesa'.

Notizia riportata da: ansa.it

Psg, Pastore si presenta: «Sono qui a caccia di titoli»


PARIGI, 8 agosto - "In questa settimana proseguirò il mio allenamento, spingendo il più possibile, e già dalla settimana prossima faremo un primo bilancio fisico sulla mia condizione, per essere al più presto a disposizione del mio allenatore", magari già dal prossimo incontro. Lo ha dichiarato Javier Pastore, da sabato ufficialmente ingaggiato dal Paris Saint-Germain per la cifra, record in Francia, di 42 milioni di euro, durante la conferenza stampa di presentazione al Parco dei Principi. Sabato sera, a poche ore dalla firma del contratto, l'argentino proveniente dal Palermo era apparso a bordocampo con la nuova maglia, la numero 27, in occasione dello sfortunato debutto in campionato del PSG, sconfitto in casa dal Lorient per 1 a 0.

NESSUN PASSO INDIETRO - "Sono venuto qui in cerca di titoli". Non frena l'ambizione Javier Pastore, nella sua prima conferenza stampa da giocatore del Paris Saint-Germain. "Credo che la Ligue francese non sia al livello dei campionati italiano, spagnolo e inglese - ha dichiarato - ma per me accettare il Psg non è stato un passo indietro tecnico". Il progetto "giovane e ambizioso" del club parigino, arricchito dall'arrivo degli investitori qatarioti, "mi ha convinto", ha concluso.

LEONARDO - Javier Pastore "è un giocatore di talento come Menez, Matuidi, Sirigu o Gameiro. La linea seguita dal club è perfettamente chiara. Javier ha già capito bene il progetto del PSG e vi si integra in modo coerente". Lo ha detto il nuovo direttore sportivo del club di Parigi, Leonardo, durante la conferenza stampa che si è tenuta oggi al Parco dei Principi, per presentare la nuova star argentina che ha appena firmato un contratto di cinque anni con il Psg. Per Leonardo, Pastore, che ha appena ricominciato ad allenarsi dopo due settimane di vacanze, è un giocatore "di livello mondiale importantissimo per noi. Siamo contenti - ha aggiunto il ct - che abbia scelto il PSG dopo il Palermo per portare avanti la sua carriera".

Notizia riportata da: corrieredellosport.it

domenica 7 agosto 2011

Chelsea: preso Lukaku dall'Anderlecht


(ANSA) - LONDRA - Il Chelsea hanno preso il diciottenne attaccante dell'Anderlecht Romelu Lukaku, che firmera' un contratto quinquennale. Anche il club belga ha confermato la conclusione della trattativa, senza specificare la cifra che verra' pagata dai londinesi, che potrebbe essere di circa 20 milioni euro. Ma il Chelsea lavora anche in uscita, cosi' oggi c'e' stato l'annuncio dei russi dell'Anzhi Makhachkala dell'arrivo di Yuri Zhirkov per circa 15 milioni di euro. Il calciatore firmera' un quadriennale.

Notizia riportata da corriere.it

Sergio Ramos salta amichevole con Italia


(ANSA) - MADRID, 7 AGO - Il laterale del Real Madrid, Sergio Ramos, convocato dal ct Del Bosque per l'amichevole Italia-Spagna del 10 agosto a Bari, non potra' mettersi a disposizione del tecnico. L'andaluso ha problemi ad una spalla che si sono riacutizzati durante l'amichevole del Real con i cinesi del Tianjin, e l'esito degli ultimi esami mette in dubbio la presenza di Ramos anche per la finale di Supercoppa spagnola contro il Barcellona, il 14 agosto. Al posto di Ramos, Del Bosque ha convocato Monreal (Malaga).

Notizia riportata da ansa.it

Tommasi replica a Beretta


(ANSA) – ROMA, 7 AGO – ‘‘In Lega di A sono incapaci di tirar lefila di 20 persone e metterle d’accordo’‘. Cosi’ Damiano Tommasireplica a Maurizio Beretta, presidente dimissionariodell’organismo che riunisce i 20 club della massima divisione.’‘Parla di sorpresa tornando da Pechino? Sembra sia stato fuoridall’Italia un anno – dice il presidente dell’Aic all’ANSA -Spieghi perche’ ha fatto un accordo che la sua assemblea habocciato’‘.

Notizia riportata da http://it.euronews.net

Come cambiare l’Inter. Come rinforzare il Milan


MILANO, 7 agosto - La premessa è che mancano ancora 3 settimane all’inizio del campionato e quello che abbiamo visto nella partita di Pechino può modificarsi nel corso naturale della preparazione. Difficile che possa peggiorare per il Milan, possibile (anzi, obbligatorio) che possa migliorare l’Inter.

SPONDA MILAN - Il calcio europeo e quello italiano sono oggi molto distanti. Il Milan è la sintesi ideale del nostro calcio, dov’è nata, per esempio, la figura del trequartista dinamico, un po’ rifinitore e un po’ mediano. Come Mauri, come Boateng, come Aquilani (in Nazionale). Non più tecnica pura (come Seedorf), ma molto muscolo (come Boateng). Questa linea, che si esalta nel calcio spiccio, non troppo ragionato, poco spettacolare e molto redditizio, ha portato il Milan a vincere l’ultimo scudetto, e anche la Supercoppa, grazie in buona parte a Zlatan Ibrahimovic che, ben lontano dalla linea di centrocampo, aspetta la palla per sbriciolare le difese avversarie. Questo stesso calcio, senza Ibra (o con Ibra giù di tono), diventa involuto e poco produttivo. Ma anche se lo svedese sta bene, una squadra che non cerca il palleggio, che non ha la cura, nè la pazienza del gioco a terra, ma punta alla soluzione più rapida con la verticalizzazione immediata, non fa strada in Europa. Almeno questo è successo finora. Migliorare il Milan si può. Con Montolivo un passettino avanti si potrebbe fare, ma solo con un giocatore tipo Sneijder, tipo Fabregas, tipo Nasri, (tipo Pirlo?), si farebbe il salto in alto. Quanto a Kakà, sarebbe suggestivo rivederlo in rossonero. Ma lui e Ibra, giocando insieme, chissà se riuscirebbero a dare il meglio di loro stessi.

SPONDA INTER - Qui il discorso è più societario che tecnico. Non si notano linee guida e siamo in attesa di sviluppi di mercato. Anche il Milan, certo. Ma nel suo caso sono dettagli, rifiniture. Nell’Inter di questo inizio di stagione non si percepisce la sostanza. Non si conosce il futuro di Eto’o e Sneijder, protagonisti delle ultime due stagioni. Non si intravvedono rinforzi per il centrocampo, settore fondamentale per il calcio del nuovo tecnico: nell’organico attuale, non ci sono giocatori in grado di sprigionare velocità e intensità come accadeva nel Genoa. Dov’è Juric? Dov’è Marco Rossi? Da non fraintendere: non stiamo parlando di valori assoluti (l’Inter ha giocatori ben più forti di quei due), ma di giocatori così dinamici e così reattivi. Se prende Kucka, è già un passo avanti. E’ Moratti che deve dare la linea. Per esempio, la decisione di lasciare i sudamericani a casa è stata presa contro l’Inter, di sicuro è stato un bel vantaggio per il Milan. Con Lucio e Maicon, sarebbe stata un’altra partita a Pechino. Ciò che vuole il Milan è chiaro: lo scudetto e un passo in più in Champions League (sono 4 anni che esce agli ottavi). Ed è ancora più chiaro il metodo con cui vuole raggiungere i suoi obiettivi: la forza. L’Inter deve spiegare prima a se stessa e poi all’esterno qual è la via che ha deciso di percorre.
Notizia riportata da corrieredellosport.it

Al Manchester United il Community Shield


(ANSA)-LONDRA, 7 AGO- Il Manchester United si e’ aggiudicato perla 19/a volta nella sua storia il ‘Community Shield’, laSupercoppa inglese, battendo a Wembley i ‘cugini’ del ManchesterCity per 3-2 (0-2). 1/o tempo a favore degli uomini di Manciniche vanno in doppio vantaggio, al 38’ con Lescott e al 45’ conDzeko. Nella ripresa grande rimonta dei Red Devils, che primaaccorciano con Smalling (52’) e poi pareggiano con Nani (58’).Ancora Nani, protagonista del match, sigla il definitivo 3-2 incontropiede al 90’.

Notizia riportata da http://it.euronews.net

martedì 2 agosto 2011

Udinese: Domizzi, risentimento muscolare


(ANSA) - UDINE - Sono meno preoccupanti del previsto le condizioni di Maurizio Domizzi uscito per un problema al bicipite femorale sinistro durante l'amichevole di sabato che l'Udinese ha giocato sabato a Nizza. La diagnosi parla di risentimento muscolare. Il difensore fino a domenica non si allenera' e non partecipera' alla tournee in Spagna, dove l'Udinese sara' impegnata nel quadrangolare di Cadice. Domizzi dovrebbe riprendere a lavorare da lunedi', non e' in dubbio la sua presenza nei preliminari di Champions.

Notizia riportata da: corriere.it

Roma 10 e lode: 'Stekelenburg al top'


Finito il lungo interregno dei brasiliani la Roma ha puntato, dopo i tentativi per Kameni e Viviano, su un portiere olandese: l’esperto Martin Stekelenburg.
“Ritengo sia sicuramente un ottimo acquisto per la Roma. E’ un portiere con un’ottima struttura fisica (197 cm. 84 kg) ed è uno dei portieri più completi nel panorama mondiale dei numeri 1, tanto che nella classifica della IFFHS è stato votato come quinto miglior portiere del globo. Arriva in Italia a 29 anni, età nella quale i portieri normalmente sono nella fase più completa della maturazione. Ha una grande esperienza internazionale sia a livello di club che di nazionale, è il portiere titolare della rappresentativa olandese ed ha disputato l’ultimo campionati del mondo in Sud Africa risultando tra i migliori 3 della manifestazione, con prestazioni di altissimo livello e qualche neo nell’incontro con l’Uruguay dove, in una partita in cui è risultato poco brillante, ha rischiato di compromettere un mondiale di altissimo livello”



E’ altissimo, ma non impacciato nel gioco a terra, perché?

“Stekelenburg è il classico portiere olandese, viene dalla scuola dell’Ajax che forma portieri molto bravi con i piedi, e che hanno una mentalità molto partecipativa al gioco con importanti ruoli tattici e di appoggio ai compagni nella fase di costruzione del gioco. Dotato di un rilancio profondo e veloce viene spesso utilizzato anche in fase di possesso palla soprattutto con la nazionale olandese dove arriva a giocare con i piedi circa 50 palloni a partita con una media di efficacia attorno al 75%. In fase di non possesso gioca abbastanza alto dalla porta difende discretamente lo spazio aiutando i compagni nella fase difensiva anche se non eccelle nelle traiettorie aeree. Dal punto di vista strettamente tecnico è, a differenza di altri portieri stranieri, ben impostato e con poche lacune e lavorando sotto la guida di un grande preparatore dei portieri come Franco Tancredi non potrà che completarsi ulteriormente. Copre bene molto bene la porta grazie alla stazza fisica che aggiunta ad un’ottima rapidità di azione lo porta ad essere molto efficace tra i pali dove risulta essere inoltre un ottimo pararigori”



Sembra un super portiere, la Roma puo’ stare tranquilla?

“Unico dubbio è un po’ la fragilità di questo gigante che nella sua carriera ha subito almeno 3 infortuni abbastanza importanti e con tempi di recupero di piuttosto lunghi. Il campionato italiano non è sicuramente facile per i portieri stranieri soprattutto al primo anno di militanza e molti N.1 titolati hanno trovato grandi difficoltà, salvo poi dimostrare il loro valore in altri campionati importanti come la Bundesliga o Premier League. La storia ricorda che il connazionale Van der Sar, che lo ha preceduto qualche anno fa giocando una stagione abbastanza deludente con la maglia della Juve, passò per portiere bidone, incontrando grosse difficoltà di adattamento sia alla gara che ai diversi metodi di allenamento, salvo poi dimostrare appieno il proprio valore in una delle squadre più forti del mondo il Manchester United. Spero che Stekelenburg riesca ad adattarsi in breve tempo al nostro calcio e risultare, con il suo modo moderno di interpretare il ruolo, uno dei portieri più brillanti del prossimo campionato 2011-2012”

Genoa, Capozucca: “Difficile arrivare a Gilardino”


Ai microfoni de Il Sussidiario, Stefano Capozucca fa il punto sulle trattative in corso per il Genoa.
Il direttore sportivo rossoblù ha negato ogni tipo di contatto con Antonio Cassano, mentre ha ammesso le difficoltà per arrivare a Gilardino: “Gilardino è un grande attaccante e visto che noi cerchiamo una punta ci interessa, ma è una trattativa difficile – ha dichiarato Capozucca – . Cassano? Niente di vero perchè non abbiamo mai parlato del giocatore del Milan. Kucka? Il presidente è stato molto chiaro riguardo al futuro di Kucka, non si muoverà da Genova in questa stagione, io posso solo confermare quanto dichiarato dal presidente. Palacio? Il discorso è chiuso, è venuto in ritiro con noi per restarci.”

Notizia riportata da: calcionews24.com

Luis Enrique: non sono Harry Potter


ROMA - ''Non sono Harry Potter, non ho la bacchetta magica e non so dire adesso dove potremo arrivare. Capitera' di cadere, ma l'obiettivo e' rialzarsi e farlo bene. Questa e' un'avventura meravigliosa, sono ottimista ma il nostro cammino e' lungo e tortuoso''. Queste le parole di Luis Enrique, alla vigilia della gara amichevole che la Roma giochera' domani sera a Budapest contro il Vasas.

L'allenatore asturiano, dopo aver rispolverato un vecchio parallelismo di Jose' Mourinho col mago protagonista dei best seller della scrittrice inglese J. K. Rowling, ha ammesso di attendersi ancora piu' di qualche innesto per rafforzare la rosa: ''Non so dire quanti giocatori mancano, ma sicuramente qualcosa andra' fatto per completare la rosa. Nomi? Non voglio dare indicazioni sui rinforzi che ci servono. Preferisco parlarne col ds Sabatini. Ma non mi interessa la carta di identita' degli acquisti, piuttosto io guardo alla carta d'identita' calcistica, quella che dimostrano di avere sul campo''. Sicuramente pero' spera di poter contare ancora a lungo su De Rossi, in trattativa con la societa' per il rinnovo di contratto in scadenza nel 2012: ''Daniele e' un punto di riferimento di questa squadra. Non so quando, ma credo che l'accordo arrivera'. Vedo come si allena, come si impegna, ho parlato con lui e mi ha detto che la Roma rappresenta la sua prima scelta''. Anche perche' per Luis Enrique, il centrocampista di Ostia e' il vero playmaker della nuova Roma: ''Per me lui e' un regista, che all'occorrenza puo' ricoprire anche il ruolo di intermedio''. Infine, sul nuovo sistema di gioco che la Roma si appresta ad adottare da quest'anno - sulla falsariga di quello del Barcellona, caratterizzato da tanto possesso palla -, Luis Enrique rifiuta l'etichetta di innovatore: ''Non credo che il mio calcio sia rivoluzionario, non ho inventano niente. Vedo la squadra lavorare bene, ricevo dai ragazzi input postivi. Poi quando arriveranno le gare ufficiali vedremo cosa accadra', ma sono pronto ad affrontare qualunque situazione''. Come quella che ha portato alla cessione di Vucinic alla Juventus: ''Se un giocatore non vuole restare qui e' giusto che parta - l'analisi di 'Lucho' -. Noi abbiamo bisogno di giocatori che si identifichino al 100% in questo progetto. Allo stato attuale non vedo giocatori che non vogliano restare con noi, ma non so se anche domani sara' cosi' ''. Riferimento forse alla situazione di Marco Borriello che, secondo rumor di mercato, potrebbe scegliere la stessa strada di Menez e accettare le sirene del nuovo Psg.

Notizia riportata da: ansa.it

Juventus, Vucinic: "Torneremo in Champions"


Mirko Vucinic, il nuovo colpo della Juventus, ha già le idee chiare sulla strada da percorrere. "Io un top player? Mi sento un professionista - dice durante la conferenza stampa di presentazione -, poi è il campo che dirà se sono al top o meno". Il montenegrino, che avrà la maglia numero 14, parla della fine della sua esperienza alla Roma. "Con i giallorossi era finito un ciclo - ammette l'attaccante -. Avevo già deciso di cambiare aria dopo aver parlato con l'ex direttore sportivo Pradè. Ringrazierò per sempre Rossella Sensi, ma ora sono nella squadra più famosa al mondo e più amata dagli italiani. Quando il mio procuratore mi ha parlato della Juve non ho avuto dubbi".

Sugli obiettivi stagionali dei bianconeri Vucinic è molto deciso: "Qualificarci per la Champions - dichiara -, come vuole la tradizione della Juventus, un grandissimo club e non lo scopro certo io. Siamo fatti per vincere. Il fatto che non giochiamo in Europa non mi pesa, quest'anno la squadra è forte. Cercheremo di arrivare almeno terzi e di vincere più partite possibile".

Notizia riportata da: ilsole24ore.com

lunedì 1 agosto 2011

Buffon: mi piacerebbe futuro da ct


(ANSA)-ROMA, 1 AGO- Dopo Gattuso, anche Gigi Buffon sogna diallenare la nazionale azzurra. ‘‘Nel mio futuro, l’allenatore diun club non mi piacerebbe farlo, ho gia’ fatto troppi ritiri.Invece, un lavoro come ct mi piacerebbe molto’‘, ha confessatoil portiere a Sky. ‘‘In questo caso, a parte l’Italia, chesarebbe il sogno, penso anche a Stati Uniti e Cina, soprattuttoper la quantita’ di popolazione’‘. Poi un pronostico dopo ilsorteggio per le qualificazioni ai Mondiali 2014: ‘‘Passeremo ilturno in modo agevole’‘.

Notizia riportata da: it.euronews.net

Inter, anche Zanetti a Pechino Ecco i 25 per sfidare il Milan


Operazione Supercoppa. L'Inter è in viaggio verso Pechino, dove sabato alle 14 italiane affronterà il Milan nel match che assegna il primo trofeo della stagione. Per il primo derby dell'anno, diretto dal bolognese Nicola Rizzoli, Gian Piero Gasperini ha scelto 25 giocatori, compreso il capitano Javier Zanetti, che reduce dalla Coppa America (come Cambiasso, Milito, Maicon e Lucio) sarebbe dovuto rientrare solo dopo la sfida col Milan.

LA LISTA DEI 25 — Il 37enne argentino, chiamato a sostituire l'infortunato Nagatomo (lussazione alla spalla destra sabato contro il Celtic, mercoledì consulto a Hiroshima per cercare di scongiurare l'operazione e due mesi di stop) è la sorpresa, ma per il resto le scelte di Gasperini erano previste. Ecco l'elenco. Portieri: Julio Cesar, Castellazzi, Orlandoni. Difensori: Cordoba, Caldirola, Ranocchia, Samuel, Chivu, Faraoni, Santon, Bianchetti, Zanetti, Natalino. Centrocampisti: Stankovic, Thiago Motta, Sneijder, Alvarez, Mariga, Obi, Crisetig, Muntari. Attaccanti: Pazzini, Eto'o, Pandev, Castaignos.


IL PROGRAMMA — L'Inter si è mossa da Dublino, reduce dalle due gare della Dublin Supercup, all'ora di pranzo, e dopo uno scalo a Parigi ha preso la via della Cina, dove arriverà nella tarda serata italiana (notte fonda in Cina). Da domani un allenamento al giorno per i nerazzurri (il primo alle 11 ora italiana), che hanno in programma anche eventi promozionali come la cena di gala all'Ambasciata di giovedì, gli incontri con i tifosi e la presentazione della maglia da trasferta. Secondo i bookmakers l'Inter non ha i favori del pronostico: un successo dei nerazzurri paga 2,20 contro l'1,60 dei rossoneri. E il k.o. di ieri col City non ha aiutato.

SERGIO RAMOS DICE INTER — Intanto il madridista Sergio Ramos ha inserito i nerazzurri nella sua personale e ristretta lista di pretendenti alla Champions: "Il Barcellona e penso l'Inter saranno molto competitivi". Detto da un campione del mondo fa ancora più effetto

Gasport

Notizia riportata da: gazzetta.it

Buon compleanno Napoli "Orgogliosi della storia"


NAPOLI - Ottacinque anni e non sentirli. Il Napoli, del resto, festeggia il suo compleanno proprio nel momento di massimo splendore dai fasti di Diego Maradona. Terzo posto e Champions League, questa la dote per i tanti tifosi appassionati che oggi celebrano il club azzurro. Il presidente Aurelio De Laurentiis l'ha fatto stamattina con una lunga lettera: "Il pensiero va oggi a tutti i protagonisti della storia azzurra scandita da momenti importanti: imprese, trofei, e suggestioni, ma anche dalla forza dei napoletani di sapersi rialzare e ripartire. Per me è un onore poter celebrare questo anniversario, alla luce della rinascita che ha riportato il Napoli sui palcoscenici internazionali che merita. Guardo con rispetto e ammirazione al grande passato, ma sono anche proiettato al futuro con serenità ed entusiasmo per continuare ad essere interprete della vostra infinita fede".

I bigliettini 'virtuali', poi, si sprecano. Il più prestigioso arriva direttamente dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: "L'85esimo anniversario di fondazione del Napoli rappresenta una felice occasione per consolidare i valori di lealtà, spirito agonisitico e rispetto delle regole che debbono costantemente caratterizzare tutte le attività sportive. E' con questo spirito che rivolgo ai dirigenti della SSC Napoli, agli azzurri partenopei, all'allenatore e all'intero staff - con sentimento di partecipazione da napoletano - l'augurio di poter offrire ai tanti appassionati nuovi momenti di emozioni e di successi". Alla lista non poteva mancare il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, senza dimenticare le tante icone del passato: dal presidente scudettato Corrado Ferlaino, a Bruno Pesaola (giocatore e mitico allenatore con il cappotto) e Beppe Bruscolotti (primatista assoluto di presenze con 511 partite nel Napoli).

Roma, Fenucci: "De Rossi? Vogliamo trattenerlo"


La Roma non è concentrata soltanto sul mercato in entrata. Da risolvere c'è anche la questione del rinnovo di contratto di Daniele De Rossi, capitan futuro, il cui accordo con il club giallorosso scadrà nel 2012. ''Abbiamo presentato un'offerta di rinnovo a De Rossi e credo che ci sia l'interesse da entrambe le parti di proseguire questo rapporto - ha commentato l'amministratore delegato romanista Claudio Fenucci -. Si tratta solo di trovare gli equilibri giusti, ma sono convinto che alla fine riusciremo a venirne a capo''.

Il dirigente giallorosso, al termine dell'assemblea dei soci, ha aggiunto che "come sempre accade nelle trattative c'è una richiesta da parte del giocatore e un'offerta da parte della società. Si tratta di strutturare il contratto secondo quello che è il nuovo orientamento: un contratto flessibile che vada incontro ai desideri del giocatore e alle compatibilità della Roma del futuro".

L'accordo con De Rossi per prolungare la permanenza del mediano della Nazionale è una priorità per la società e una speranza per i tifosi: "Penso che la volontà di Daniele sia di rimanere alla Roma, la nostra è quella di trattenerlo qui, quindi bisognerà trovare una soluzione - afferma Fenucci -. Chiudere entro Natale? Speriamo, per il bene della Roma e del calciatore, che si arrivi a una conclusione positiva della negoziazione prima dell'inizio della stagione agonistica".

Vucinic ha firmato per la Juve, bianconero fino al 2015


(ANSA) - TORINO, 1 AGO - Mirko Vucinic ha firmato oggi pomeriggio il contratto che lo lega alla Juventus per quattro anni. Lo ufficializza il club bianconero precisando di ''avere perfezionato l'accordo con la Roma per l'acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del giocatore''.

La Juventus dara' al club giallorosso 15 milioni di euro, pagabili in tre stagioni sportive.(ANSA).

Notizia riportata da: Ansa.it

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