lunedì 22 agosto 2011

Serie A - Abete "Spero vinca il buonsenso"


"Per me questo dell'interpretazione dell'articolo 7 è un problema in cui un po’ di buonsenso determinerebbe una chiara lettura. Dare questa interpretazione è un mio dovere come presidente della Federcalcio. Come cittadino, dico che il Paese con la situazione che sta attraversando non meritava questo problema".
Lo ha detto Giancarlo Abete, nel corso della conferenza stampa indetta oggi per illustrare il testo interpretativo dell'articolo 7, riguardante i giocatori fuori rosa. "Si capisce chiaramente la ratio della norma – continua Abete - se non si firma il contratto collettivo per l'articolo 7 evidentemente c'è altro. Ci possono essere altri motivi ma se ci sono sarebbe meglio esplicitarli in modo chiaro. Sono convinto che alla fine prevarrà una logica di buonsenso, altrimenti sarà difficile spiegare a milioni di persone il motivo per cui non inizia il campionato".
Sul contributo di solidarietà, Abete non ha dubbi: "In un momento come questo, penso che sia giusto che chi ha di più possa dare di più. Come presidente della Federcalcio credo che sia giusto che tutti i contributi siano ricondotti ai lavoratori. In ogni caso il problema riguardo la metà delle società, 10 su 20 infatti hanno stipulato i contratti sulla base del lordo e senza garantire il netto. E allora dico, d'ora in poi si parli solo del lordo e il problema non si pone più". A questo proposito Abete rivolge un appello al ministro della Semplificazione legislativa Calderoli: "gli chiedo di fare una bella legge che dice che nei contratti sia indicato il lordo, in questo modo risolveremo il problema a monte".
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In precedenza si era espresso anche il presidente dell'Aic Damiano Tommasi, che al termine della riunione di oggi a Milano con una rappresentanza di capitani di serie A aveva sintetizzato la linea dei calciatori con riferimento all'articolo 7 del contratto collettivo, al centro della divisione tra Aic e Lega.
"Noi ribadiamo la nostra posizione: se il contratto sarà firmato, sabato e domenica si giocherà, altrimenti staremo a casa". "Mi auguro che l'interpretazione di Abete (aveva detto prima che il presidente della Federcalcio iniziasse la sua conferenza stampa), che a nostro avviso non era necessaria, soddisfi la Lega e li convinca a mettere una firma in calce a degli accordi presi ormai da mesi. I tempi tecnici ci sono, visto che mercoledì è in programma un consiglio federale ed anche la Lega pare abbia convocato una riunione".
Tommasi ha poi espresso la linea dell'Assocalciatori rispetto al contributo di solidarietà “Abbiamo ribadito che, in qualità di normali contribuenti, come calciatori pagheremo il contributo di solidarietà, se ci sarà e se verrà approvato. Si è fatto un polverone strumentale da parte della Lega su questo argomento. In realtà io non ho mai sentito nessun giocatore dichiarare di non voler pagare questo contributo. Noi calciatori abbiamo sempre pagato le tasse nei tempi e nei modi previsti dalla legge".
Intanto la Lega di Serie A ha reso noto che la prosecuzione dell'Assemblea Straordinaria del 19 agosto scorso sospesa, prevista per mercoledì presso l'Hotel Parco dei Principi a Roma avrà inizio alle ore 14.00, anziché alle ore 10.00.
Italpress

Notizia riportata da: http://it.eurosport.yahoo.com

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