domenica 21 agosto 2011

Mourinho non è pentito "Difende solo il Real"


Nessun pentimento, anzi. Eladio Parames, portavoce di Josè Mourinho, smentisce quanto pubblicato ieri da "Marca" sul presunto ravvedimento del tecnico portoghese per quanto accaduto mercoledì scorso. Stando al quotidiano sportivo di Madrid, infatti, lo Special One avrebbe capito di aver sbagliato, al punto da dirsi profondamente pentito per l'aggressione nei confronti del secondo di Pep Guardiola, Tito Vilanova, e per le dichiarazioni rilasciate in sala stampa sempre sul vice-allenatore del Barça. Niente di più falso, replica oggi Parames dalle pagine del "Mundo".

"DIFENDE IL REAL" — "Josè non chiede scusa, sa benissimo che sta difendendo il Real Madrid e questo comporta affrontare tutte le aggressioni verbali che possono prodursi", la versione del portavoce di Mou. Il riferimento è alle provocazioni che sarebbero arrivate dalla panchina blaugrana, da Guardiola e soprattutto da Vilanova che si sarebbe avvicinato allo Special One dicendo: "siete una banda di figli di put...". "A Josè - continua Parames - interessa solo il lavoro e far sì che il club in cui lavora vinca il più possibile. Ma quando alcuni avversari ricorrono a certi mezzucci sa che non può rimanere impassibile. Non importa quello che dice la stampa, conta quello che pensa il popolo del Real". Nonostante la tempesta mediatica contro di lui, infatti, il tecnico di Setubal, in un recente sondaggio, conta sull'appoggio di oltre il 90% della tifoseria dei blancos. "A un portiere del Real hanno tirato di tutto a Pamplona più di vent'anni fa e al Camp Nou hanno lanciato una testa di maiale quando l'allenatore era Del Bosque - ha aggiunto Parames - Mourinho lavora per il club più importante d'Europa, quello che ha più tifosi ma anche il più odiato dai suoi avversari. E lui lo difenderà fino alla morte".

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