giovedì 25 agosto 2011

Pozzo e il sogno svanito ''Non è colpa del mercato"

UDINE - Dopo l'eliminazione nei preliminari di Champions League, c'è delusione nell'ambiente dell'Udinese, ma il patron Gianpaolo Pozzo chiede di rialzarsi subito.

"E' MANCATA LA FORTUNA" - Pozzo parla del k. o. contro l'Arsenal, ma anche del mercato bianconero e della stagione che vedrà i ragazzi di Guidolin impegnati in campionato e in Europa League. "C'è tanta amarezza per non essere riusciti a qualificarci alla fase a gironi soprattutto perché, secondo me, l'Udinese aveva le potenzialità per andare di pari passo con le big d'Europa - spiega Pozzo in un'intervista pubblicata dal sito internet del club friulano - Cos'è mancato? Un pizzico di fortuna. Ci siamo presentati a questo appuntamento fondamentale, a due gare da giocare su ritmi molto alti con giocatori contati sia in difesa che in attacco e abbiamo pagato dazio". "Probabilmente, ma questa è una mia opinione personale, ha contribuito anche il cambio di modulo a cui abbiamo costretto l'allenatore. Guidolin, vista la carenza d'organico in cui si è trovato a lavorare, ha dovuto modificare il suo amato 3-5-1-1, tattica che i giocatori ormai conoscevano a memoria, e anche questo fattore può aver inciso. In ogni caso credo che lo staff e i giocatori non abbiano nulla da recriminare. Hanno dato il massimo e sono usciti dal campo a testa alta dopo aver fatto un'ottima figura contro una delle formazioni più forti del nostro continente".

"MOLTI GIOCATORI HANNO RIFIUTATO" - Partiti Zapata, Inler e Sanchez, qualcuno pensa che sul mercato in entrata poteva essere fatto qualcosa in più. "Questa è una critica che, regolarmente, ci viene fatta ogni estate da 25 anni a questa parte - dice Pozzo - Ma comprare un calciatore non è come comprare un'automobile In quel caso si sceglie il modello, il colore, la cilindrata e si passa alla cassa. No, nel calcio i contratti si fanno in tre. Avevamo individuato i giocatori che facevano al caso nostro, tra l'altro con un valore di mercato non da poco, ma hanno sempre rifiutato il trasferimento a Udine. Non dimentichiamoci, inoltre, che noi eravamo convinti di poter contare su elementi fondamentali che o non hanno recuperato in tempo, vedi Barreto e Basta, o si sono infortunati a pochi giorni dalla gara di Londra come Floro Flores e Domizzi".

"NON COMPRIAMO TANTO PER COMPRARE" - Le cessioni hanno portato a diversi milioni di euro in cassa. "Innanzitutto chiariamo che questi soldi non sono già stati incassati dalla società, ma si tratta di pagamenti dilazionati negli anni e vincolati, in alcuni particolari, ai cosiddetti "bonus". In secondo luogo - spiega Pozzo - ribadisco quello che ho sempre sostenuto e cioè che noi non avevamo la necessità di vendere, visto che possediamo i nostri tradizionali canali di introito economico. Ma sono stati i giocatori a chiederci la cessione perché ritenevano o di aver concluso un ciclo a Udine o di voler proseguire la loro carriera in un club più grande del nostro. Accettiamo le critiche, ma noi non compriamo tanto per comprare o per accontentare i cronisti e siamo convinti che più di così, prima di ferragosto, proprio non potessimo fare".

"ATTENDIAMO TORJE, IL MESSI DELLA ROMANIA" - Il mercato è ancora aperto. "In questi giorni ufficializzeremo l'arrivo del tanto agognato trequartista, e cioè il romeno Torje, quello che tutti chiamano il Messi della Romania, e stiamo ancora cercando un difensore sempre tenendo in considerazione che in infermeria ne abbiamo ancora tre. La cessione di Denis? Ha chiesto lui di andare a Bergamo visto che la passata stagione ha giocato poco e noi lo abbiamo accontentato". Un problema in più per l'Udinese è la Coppa d'Africa che si disputerà a gennaio e che priverà Guidolin di diversi giocatori. "Sappiamo bene che Badu, Asamoah, Benatia e forse Doubai non saranno a nostra disposizione ad inizio 2012. E proprio per questo motivo stiamo già lavorando per garantirci per gennaio delle alternative all'altezza. Soprattutto a centrocampo dove è evidente che allora avremo la necessità di rinforzarci". Archiviato il "sogno" Champions League è tempo, adesso, di pensare al campionato. Pozzo è sereno: "la rosa è forte e ben assortita, ne sono convinto. E allo stesso tempo sono convinto che i ragazzi scenderanno in campo in campionato e in Europa League con la stessa grinta e la stessa determinazione".

Notizia riportata da: http://www.repubblica.it

Nessun commento:

Posta un commento

Archivio blog