sabato 7 gennaio 2012

Enrique: «De Rossi non si muove» Domenica la sfida contro il Chievo

ROMA - «De Rossi non si muove, né a gennaio né a giugno». Parola di Luis Enrique, che alla vigilia della gara col Chievo (domenica, ore 15, allo stadio Olimpico) non può sottrarsi alle immancabili domande sulla questione che a Roma tiene banco ormai da mesi, e cioè il rinnovo del contratto di Capitan Futuro. DANIELE RESTA - «E’ il mio pensiero - chiarisce subito Luis Enrique - ma per me Daniele rimarrà alla Roma. Non ho nessun dubbio anche se non ne ho parlato con la dirigenza. Il suo è un contratto che doveva essere rinnovato tantissimo tempo fa. La sua è una bella storia perché è romano e romanista, anche se ci sono tanti calciatori che non pensano solamente ai soldi. Lo vedo sereno, i compagni scherzano su questa cosa del contratto. Via a gennaio? Mi sento di escluderlo». SFOLTIRE LA ROSA - Per un De Rossi che, secondo Luis Enrique, resta, ci sono altri giocatori che vanno. Se prima non ci sarà qualche altra cessione non arriverà nemmeno un rinforzo in attacco, dopo l’infortunio di Osvaldo. «Non ho chiesto nessun attaccante alla società, ci sono tanti giocatori bravi nella Primavera che possono crescere. Dispiace per Osvaldo, perché stava diventando un giocatore importante per la squadra. Se Borriello non fosse andato alla Juve non sarebbe cambiato molto, non era titolare nemmeno quando non ha giocato Osvaldo. L’obiettivo ora è ridurre ulteriormente l’organico. Chi preferisco tra Amauri e Quagliarella? Messi...». PIZARRO - Uno che potrebbe partire è David Pizarro. Il Pek in settimana è stato protagonista di un diverbio con l’allenatore prima di partire per il Cile a causa di gravi problemi familiari. Al suo ritorno potrebbe non essere più un calciatore giallorosso. «Per me è un calciatore della Roma, e come tutti deve rispettare alcune regole. Noi siamo come una famiglia e le regole vanno seguite. Ora è in Cile perché ha un problema personale che spero risolva il prima possibile». OCCHIO AL CHIEVO - Prima della sosta si è vista la migliore Roma della stagione, con il Chievo si dovrà proseguire su quella strada. «Prima della sosta stavamo vivendo il nostro momento migliore, ma la pausa ci è servita per guardarci alle spalle e fare un bilancio del nostro lavoro. La squadra l’ho trovata bene, tutti hanno fatto il lavoro che avevamo assegnato. Stiamo bene. Con il Chievo sarà una partita difficile, è una squadra organizzata e abile a sfruttare le ripartenze. Ci sarà un Olimpico con tanta gente, e dobbiamo fargli vedere qualcosa. La chiave giusta è allenarsi al meglio durante la settimana. I tanti infortuni? Il calcio è uno sport durissimo e i giocatori devono fare una vita quasi monacale e vivere ogni momento della loro vita in maniera professionale». PROBABILE FORMAZIONE - Vista l’assenza di Osvaldo, si dovrebbe ripartire dal tridente Totti-Lamela-Bojan, a meno che Luis Enrique non decida di schierare Pjanic alle spalle di due punte: in quel caso sarebbe Bojan a rischiare la panchina. In difesa ci sono da verificare le condizioni di Rosi, che è tornato ad allenarsi dopo due giorni di assenza a causa della febbre. LA PRIMA DI PALLOTTA - La gara col Chievo sarà anche la prima all’Olimpico di James Pallotta. L’imprenditore americano, socio forte della cordata proprietaria della Roma, è nella capitale da venerdì e ci rimarrà fino a metà della prossima settimana. Chissà se nel frattempo si sarà raggiunto l’accordo per il rinnovo di De Rossi.

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