mercoledì 11 gennaio 2012

Calcio scommesse - Doni vs Cassano, e poi "Non sono un corrotto"

Si ricomincia. A Cremona sono ripartiti i primi interrogatori del 2011 nell'ambito dell'inchiesta sul Calcioscommesse. A dare il via ai confronti nella Procura lombarda è stato l'uomo simbolo della vicenda, l'atalantino Cristiano Doni, interrogato alle 11:30. Nel pomeriggio, intorno alle 16:30, è invece fissato l'incontro con Nicola Santoni, ex preparatore dei portieri del Ravenna. L'impressione è che ci saranno nuovi e importanti sviluppi, anche perché Doni si è ormai deciso a collaborare con il gip Guido Salvini. MASSIMA COLLABORAZIONE DI DONI - L'ex capitano dell'Atalanta è arrivato accompagnato dal suo avvocato, Salvatore Pino. Proprio il suo legale aveva dichiarato che oggi il suo assistito avrebbe dato “massima collaborazione". Già squalificato per tre anni e mezzo dalla giustizia sportiva, Doni lo scorso 20 dicembre aveva ammesso nell'interrogatorio di garanzia di fronte al gip Guido Salvini la combine di Atalanta-Piacenza (3-0) del 19 marzo 2011, aveva fornito una sua versione su Ascoli-Atalanta mentre su Padova-Atalanta aveva detto di non sapere. In questo modo a Natale aveva ottenuto gli arresti domiciliari in Alto Adige. Ammissioni parziali con una premessa: "Intendo rispondere e credo che sia giusto anche innanzi la mia squadra e i tifosi dell'Atalanta spiegare il mio coinvolgimento e il senso che ha avuto". L’interrogatorio è durato circa tre ore. AVVOCATO DONI "CRISTIANO NON E' CORROTTO" - "Doni ha collaborato fattivamente - ha detto all'uscita dall'aula del tribunale l'avvocato dell'ex atalantino Salvatore Pino - ha tenuto la sua linea che è quella iniziale di ammissione, però ha ulteriormente voluto specificare che non e' un giocatore corrotto e che non ha mai venduto le partite. Cristiano ha avuto conoscenza del fatto che Atalanta-Piacenza potesse essere una partita più semplice per la sua squadra e che ritiene di aver agito per il bene dell'Atalanta, perché ne è il capitano e il simbolo della squadra e ha commesso un passo falso". Non è escluso che nei prossimi giorni Doni, scaricato anche dai tifosi bergamaschi, possa cercare di fare chiarezza: "Cristiano vuole specificare che non si sente un giocatore corrotto e ha ripetuto più volte al procuratore Di Martino che non si era mai trovato in una situazione del genere - ha concluso l'avvocato Pino -, è stato spinto dall'essersi ritrovato in serie B e dal desiderio irrefrenabile di tornare in A". TNAS: UDIENZA DONI E ATALANTA IL 18 GENNAIO - Il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport ha fissato per mercoledì 18 alle ore 14.30, presso la Sala Udienze del Tnas a Roma, l'udienza per le controversie tra Atalanta e Figc e quella tra Cristiano Doni e la Figc. Notizia riportata da: http://it.eurosport.yahoo.com

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