martedì 5 luglio 2011

Serie A - Gasperini "Se Sneijder parte ci rafforziamo"


Il solito sorriso era sempre quello. Spontaneo, sincero. Uno di quelli che viene dal cuore. Ma il posto era ben diverso dal solito. Il primo giorno di Gian Piero Gasperini alla Pinetina è iniziato con lo stile inconfondibile del nuovo tecnico interista. Un allenatore che non sarà mai un guru come qualche suo predecessore, ma che di classe ne ha comunque da vendere. E di entusiasmo, a giudicare dalle sue prime parole da nerazzurro.
NESSUNA IMPOSIZIONE TRANNE IL DIVERTIMENTO – Con semplicità, Gasperini ha presentato la sua Inter nella prima conferenza stampa ad Appiano Gentile. L’ex genoano è uno che ama il gioco, la tattica. Ma non ha intenzione di fare crociate: “Non mi fossilizzo sui numeri, cercheremo di cambiare assetto spesso anche nel corso della partita. Qui ci sono grandi giocatori, quindi la rosa non avrà problemi a cambiare modulo. Tutti sanno giocare in uno o due posizioni. Lo stesso Sneijder l’anno scorso ha giocato in ruoli diversi. L’importante è che ci siano giocatori importanti. L’importante è la mentalità, la voglia di fare risultato. Voglio riproporre la difesa a tre, ma non sono i numeri che contano. Contano i grandi giocatori e noi ne abbiamo parecchi. La difesa a tre non sarà un’imposizione. Con me si gioca a 100 all’ora? Non credo che i miei ex giocatori fossero super-atleti. Qui ci sono giocatori che non hanno nulla da invidiare a quelli che ho già allenato. Quella di giocare in velocità è soltanto una sensazione. Quando una squadra sta bene dà quella impressione perché mantiene certe distanze facendo meno fatica. Non sono preoccupato. Io voglio soltanto iniziare a lavorare per togliere tutti questi pensieri sul mio conto. Con le mie squadre abbiamo sempre messo davanti il risultato ma anche l’idea di allenarci e creare un ambiente positivo. Vogliamo divertirci giocando a calcio. Con lo stesso spirito affronto quest’avventura”.
TUTTI CONFERMATI TRANNE SNEIJDER – Impossibile non toccare l’argomento mercato. Gasperini parte piano e non alza i toni, ma qualche messaggio lo lancia eccome. Partendo dall’affare ormai concluso per Ricky Alvarez e Palacio: “Non parlo dei giocatori che non sono ancora stati ufficializzati, però Alvarez è forte. Ma quello che conta è che la squadra così com'è è già forte. Non è ancora partito nessuno e ci sarà voglia di rivalsa per come è andata la scorsa stagione. Abbiamo bisogno di esprimerci al meglio. Palacio piace a me e piace all’Inter, ma per sapere quante possibilità ci sono di vederlo qui dovete chiedere a Branca”. Diverso il fronte-cessioni. Occhio però a una frase su Sneijder: “E’ un grande giocatore, ma quello che accadrà da qui ai prossimi cinquanta giorni è difficile da prevedere. È tutta intenzione della squadra uscire dal mercato ancora più forte di prima. Penso a quello che è successo due anni fa, quando andò via Ibrahimovic e la squadra fu rafforzata. La questione non mi preoccupa”. Dunque, Sneijder come Ibrahimovic? Può essere, dubbi comunque anche su Thiago Motta: “Oggi è un giocatore dell’Inter, ma quello che dice il mercato è difficile da prevedere e non soltanto per noi. Kharja? Adesso è un giocatore del Genoa, è stato solo in prestito qui. L’ho allenato, ma si è fatto male spesso”. Freddino.

LA STIMA PER MOURINHO – Le preoccupazioni a cui alludeva Gasperini erano basate sul post-Mourinho, un periodo nel quale anche un grande come Rafa Benitez ha faticato. Ma il tecnico dribbla tutti gli eventuali interrogativi sull’argomento: “Dai miei predecessori ho qualcosa da imparare perché da imparare c’è sempre. Poi ognuno cerca di portare la propria metodologia, di avere rapporti con la squadra in un certo modo. Ma ci sono tutte le condizioni per poter fare bene. L’Inter ha un gruppo solido, anche caratterialmente. Lo ha dimostrato nelle difficoltà dell’anno scorso. Sono ragazzi molto positivi. Certo, l’anno scorso c’è stata una flessione. Ma comunque hanno vinto tre titoli. Credo che quest’anno con delle motivazioni in più e un po’ di rivalsa possa rifarsi. C’è stato qualche acciacco di troppo, speriamo che non ci sia quest’anno”. Ma con lo Special One come la mettiamo? “Mourinho ed io non ci siamo mai frequentati. Ci siamo trovati sempre sul campo e ci siamo stimati reciprocamente anche quando piovevano critiche su di lui proprio come allenatore. Ho sempre sostenuto che fosse un grande allenatore a livello tecnico, non solo mediatico. Poi uno può avere caratteristiche migliori in un frangente piuttosto che in un altro. La mia per lui è una stima disinteressata”.
IL PASSATO JUVENTINO E CALCIOPOLI – Gasperini non ha tanta voglia di parlare delle vicende degli ultimi giorni, talmente difficili da spingere Massimo Moratti a non presenziare alla conferenza. “Sono situazioni dolorose – dice il nuovo tecnico interista - ma noi abbiamo la fortuna di pensare al campo. Alla gente piacciono le partite, le azioni e il bel calcio. Noi ci dobbiamo occupare di questo”. Il suo passato da juventino, però, gli ha creato qualche problema al momento di scegliere lo staff, con Ventrone e Rampulla tagliati per motivi diplomatici. “Ho allenato la Juventus ma nel settore giovanile e non è la stessa cosa – replica Gasperini -. Ci sono stati tanti allenatori che sono passati da una panchina all’altra senza aver avuto la fama di juventino come nel mio caso. Il mio è un percorso indipendente. Se ho un attaccamento professionale è per il rossoblù: del Crotone e del Genoa”.

LA NUOVA SFIDA AL MILAN – Si chiude parlando di futuro. E quindi anche della prima sfida ai rossoneri in Supercoppa Italiana. Gasperini è sereno: “Il Milan ha vinto lo scudetto meritatamente, ma sul finire della stagione ha avuto delle difficoltà. Su queste però sono stati bravi a costruire il loro successo. Vi posso assicurare che noi faremo una stagione all’altezza della nostra storia”. Ma che Inter vedremo in Supercoppa? “Vedrò chi schierare in base a come andranno i nostri i Coppa America. Ma l’intenzione è quella di affidarsi a quelli che inizieranno la preparazione subito. Gli altri arriveranno dopo un po’ di riposo necessario. L’anno scorso hanno fatto molte partite e hanno giocato anche il Mondiale. In questo momento constato che nel mese di agosto il gruppo non sarà completo, ma sarà un’occasione per valutare i tanti giovani. Chissà che non ci sia qualche sorpresa”. Bella, s’intende...

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