domenica 31 luglio 2011

Amichevoli - Mancini ne fa 3 alla sua vecchia Inter


Arriva alla sesta uscita stagionale la prima sconfitta per l’Inter di Gian Piero Gasperini. Dopo i successi contro la Rappresentativa del Trentino, quella contro il Mezzocorona, la Cremonese e il Celtic, oltre al pareggio contro il Galatasaray, la nuova Inter del Gasp cade nel giorno in cui si conclude l’avvicinamento alla prima sfida ufficiale della nuova stagione: la Supercoppa italiana di sabato prossimo a Pechino contro il Milan. E le indicazioni che arrivano da Dublino, nella gara che decideva la Dublin Super Cup contro il Manchester City del vecchio amico Roberto Mancini, non sono particolarmente positive.
Va detto che i Citizens arrivavano a questa partita con più giorni di preparazione nelle gambe, che Gasperini ha fatto giocare tre ragazzi della Primavera dall'inizio (Crisetig, Caldirola e Bianchetti) e che la Premier League inizia due settimane prima della Serie A, ma l’Inter - che comunque disputerà la prima gara ufficiale sabato prossimo – è parsa onestamente una squadra parecchio indietro. In tutti i sensi. Pronti via e il City si vede annullare un gol per via di un fuorigioco di Balotelli sulla conclusione di Silva dalla sinistra: Julio Cesar, alla prima da titolare, è battuto, ma l’ex interista era al di là di tutta la linea difensiva al momento del tiro-cross dello spagnolo. Eto’o prova a svegliare la sua squadra, ma il suo sinistro da posizione defilata trova solo l’esterno della rete. Al 18esimo, altro gol annullato al City, con Dzeko che mette dentro con il piattone il cross dalla sinistra di Kolarov: tutto inutile però, la bandierina del guardalinee si alza e la rete del bosniaco viene annullata. Il City continua ad attaccare, sfiora il gol in un paio di occasioni con Silva e Balotelli, poi nel finale del primo tempo lo trova grazie a Balotelli, che evidentemente alla prima partita contro i suoi vecchi compagni teneva parecchio. Sugli sviluppi di un angolo messo dentro da Kolarov è proprio di Super-Mario la zuccata vincente che lascia di sasso Julio Cesar e che manda le squadre a riposo.
Nemmeno due giri di orologio dall’inizio della ripresa e il City trova anche il gol del raddoppio: l’assist – magico – è di Silva (votato miglior giocatore in campo a fine partita), il destro angolato a tu per tu con Julio Cesar di Edin Dzeko, che al 46esimo di fatto chiude i giochi per il successo finale. L’Inter cerca di tornare in partita con un paio di conclusioni di Snejider e Stankovic, ma Hart non corre mai grandi rischi. Alvarez praticamente non si vede, Eto’o gioca larghissimo e si accentra raramente: l’occasione più importante della partita dell’Inter capita a Pazzini, che pochi minuti dopo il suo ingresso in campo corregge di testa un cross di Mariga dalla trequarti. Hart è però ben posizionato e fa sua la sfera con sicurezza. Gasperini, che aveva provato a organizzare la difesa prima di ogni altra cosa, nel finale fa ruotare i suoi uomini, ma non riceve nel complesso le risposte che si aspettava. Nel finale arriva anche il gol del 3-0 dei Citizens grazie alla combinazione di due nuovi entrati: assist dalla sinistra di Wright Phillips per l’appoggio comodo comodo di Johnson a porta sguarnita. Finisce così, con il City che vince il trofeo e l’Inter che chiude terza superata anche dal Celtic. In vista della Supercoppa italiana le indicazioni non sono incoraggianti, ma manca ancora una settimana. Già, ma una settimana ha solo sette giorni: basteranno per arrivare a Pechino con una condizione migliore di quella mostrata a Dublino?

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