domenica 4 settembre 2011

"Difesa impenetrabile Nesta e Cannavaro lontani"

FIRENZE - Lo striminzito 1-0 con cui l'Italia ha archiviato la pratica Far Oer compiendo di fatto un ulteriore passo avanti verso le qualificazione agli Europei del 2012, non hanno scoraggiato la compagine azzurra rientrata in Italia per preparare al meglio l'impegno con la Slovenia, che potrebbe dare agli uomini di Prandelli la matematica certezza della rassegna continentale. Ne è consapevole Andrea Ranocchia, 23 anni e destinato a diventare una colonna della nazionale futura. "Volevamo arrivare alla qualificazione il prima possibile e siamo sulla buona strada - attacca Ranocchia - Per l'incontro con la Slovenia saremo quindi caricati al punto giusto. Sicuramente i nostri avversari verranno qua per vincere. Finora stiamo facendo molto bene, fa piacere aver subito un solo gol, ma per arrivare alla difesa dei Nesta, dei Cannavaro e dei Materazzi ci vorrà tempo - spiega il nerazzurro - ma siamo giovani e possiamo migliorare. In questo ricambio generazionale ci sono passate tutte le squadre". DIFESA IMPENETRABILE - "Per l'incontro con la Slovenia saremo quindi caricati al punto giusto - afferma Ranocchia -. Sicuramente i nostri avversari verranno qua per vincere. Sì, certamente troveremo più spazi di gioco rispetto al match con le Far Oer quando abbiamo trovato una squadra tutta ammucchiata dietro. Da parte nostra, dovremo mettere in mostra dei miglioramenti ed esprimere un gioco più ordinato e più veloce". A giudizio del difensore nerazzurro è il CT Cesare Prandelli una delle chiavi di questo cammino finora trionfale dell'Italia nel girone di qualificazione. "Prandelli ti insegna sempre ad avere certi valori sia dentro che fuori dal campo - continua Ranocchia - e questo è importantissimo perché noi rappresentiamo l'Italia e quindi dobbiamo dare il buon esempio. Personalmente mi ha insegnato l'ordine, inteso sia dal punto di vista tattico che da quello della disciplina mentale, sia negli allenamenti che nelle partite". IL BARCA E' L'ESEMPIO - Un ordine che sta dando buoni frutti soprattutto sul piano difensivo, dove l'Italia in sette gara è apparsa letteralmente una saracinesca per gli attaccanti avversari. "Da parte mia non ho difficoltà ad adattarmi alla difesa a 4 dell'Italia rispetto alla difesa 3 che viene applicata all'Inter. Come difesa qui in Nazionale siamo molto uniti". Unicità che sembra far rima con identità. Se sabato Prandelli aveva chiarito sui paragoni con il Barcellona, anche Ranocchia si schiera con il pensiero del tecnico ma non può esimersi dall'ammirare il gioco dei blaugrana. "E' bello vedere giocare il Barca - ammette - molte squadre in Europa si ispirano al loro modello. Credo che siano unici se pensiamo che i tre finalisti dell'ultimo Pallone d'Oro era tutti giocatori del Barcellona. Sì, credo che il loro sia un modello esportabile, ma per raggiungerlo dobbiamo partire dai vivai e dalle squadre giovanili, cosa che in Italia ancora non avviene". CASSANI E IL POSTO DA TITOLARE - Chi spera di scendere in campo contro la Slovenia è Mattia Cassani. "Far parte di questa partita sicuramente è una grande emozione, anche perché esordirò davanti al mio nuovo pubblico. Spero di scendere in campo, di fare un'ottima prestazione, per la nazionale e per farmi apprezzare dai miei nuovi tifosi". Il ballottaggio per una maglia da titolare contro la Slovenia sarà con Christian Maggio. "La sana concorrenza fa bene - ha aggiunto Cassani - Abbiamo caratteristiche differenti con Maggio ed il mister a seconda delle partite deciderà chi impiegare. Nella partita contro la Germania stavo facendo bene, era un test probante, visto l'importanza dell'avversario, mi sono fatto male al flessore della coscia e, anche non volendo, l'ho pagato nel club ed in Nazionale perché poi chi è subentrato, Maggio in questo caso, ha conquistato il mister. L'importante comunque è far parte di questo progetto, esserne parte integrante". EQUILIBRIO NEL GIOCO - La partita contro le Far Oer se da una parte ha lasciato di positivo il risultato, dall'altro ha dato segnali negativi sul gioco. "Abbiamo avuto contro le Far Oer un buonissimo approccio per i primi quindici-venti minuti, fino al gol - ha sottolineato il laterale destro di Borgomanero - Poi come ha detto il mister abbiamo fatto tanto possesso, un po' sterile, finalizzato a sé stesso e non alla finalizzazione e alla conclusione. I nostri due esterni secondo me hanno bene, sicuramente abbiamo cercato molto la percussione centrale, ma loro si sono chiusi bene ed era difficile penetrare. Prendiamo pochi gol, questo è positivo ed è così che si costruiscono grandi successi, dimostrando ciò anche contro grandi nazionali. Siamo una squadra votata all'equilibrio pur con la partecipazione dei vari singoli. Contro la Slovenia dovremmo avere un buon approccio e non foga di dover chiudere la qualificazione a tutti i costi qui". Notizia riportata da: http://www.repubblica.it

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